Con la fine del 2024 molti bonus edilizi sono destinati a sparire se non verranno rinnovati. La lista non è lunghissima, anche perché alcuni di questi verranno modificati e altri potrebbero essere aggiunti. In attesa di una conferma definitiva, cosa dobbiamo aspettarci dalle agevolazioni del settore edilizio?
Bonus per i lavori edilizi: dal 1° gennaio 2025 tante novità
Con l’arrivo del 2025 si prospettano importanti cambiamenti per gli incentivi nel settore edilizio. A partire dal 1° gennaio, sono previste modifiche significative alle detrazioni fiscali per i lavori edilizi. Mentre il bonus Casa subirà unicamente una riduzione dell’aliquota, Ecobonus e Sismabonus saranno destinati a concludere il loro percorso. Inoltre, si dice addio anche al bonus Verde e al bonus Mobili.
Alcuni incentivi godranno ancora di una proroga per un ulteriore anno. Tra questi il Superbonus al 65%, che rimarrà in vigore ma sarà limitato esclusivamente ai interventi condominiali. Anche il bonus Barriere al 75% sarà ancora disponibile.
Le modifiche rappresentano una riforma significativa nel panorama degli incentivi per il settore edilizio, delineando una nuova direzione per le agevolazioni legate agli interventi sulla casa, come previsto dall’emendamento del governo al decreto Superbonus.
I bonus che cambiano: bonus Casa, Sismabonus e Superbonus
Cambia il bonus Casa a partire dal 1° gennaio dell’anno prossimo. Il bonus per la ristrutturazione subirà importanti modifiche, a partire. dall’aliquota della detrazione che torna al 36%, come previsto dal Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Inoltre tetto massimo di spesa ammesso per l’agevolazione viene ridotto da 96.000 a 48.000 euro. La modifica riguarda tutti i lavori inclusi nella vasta categoria della detrazione per ristrutturazione, compresi i bonus settoriali come quelli per infissi, caldaie, climatizzatori, pannelli solari e sicurezza. Inoltre, a partire dal 2028, l’aliquota subirà una nuova temporanea riduzione al 30%, che sarà valida fino al 2033, mantenendo invariato l’importo delle spese. Al contrario, non è prevista alcuna temporanea riduzione dell’aliquota per l’acquisto di appartamenti all’interno di immobili ristrutturati da impresa.
Il prossimo anno vedrà la fine del Sismabonus con le aliquote maggiorate. Questo bonus consentiva agli immobili situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 di beneficiare di detrazioni per gli interventi di consolidamento fino all’80%, a seconda della riduzione della classe di rischio sismico ottenuta con i lavori. In assenza di ulteriori novità per questi interventi, l’aliquota ordinaria tornerà a essere quella prevista all’interno del bonus Casa. Tuttavia, già da quest’anno, la durata della detrazione è aumentata da cinque a dieci anni.
Infine per gli interventi di efficientamento energetico e consolidamento sugli edifici condominiali e assimilati, il Superbonus rimarrà ancora in vigore. In questo caso, l’aliquota prevista fino al 31 dicembre 2025 è del 65%. Anche in questo caso la durata della detrazione è stata estesa da quattro a dieci anni.
Bonus in scadenza: bonus Verde, Ecobonus e bonus Mobili
Scadono a fine anno, in modo definitivo, sia il bonus Mobili che il bonus Verde. Queste detrazioni erano state previste in via temporanea e senza eventuali aggiornamenti nella legge di Bilancio 2025, non sarà più possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili o per il rinnovo del giardino.
Anche l’Ecobonus con aliquote al 50% e 65% a seconda dei lavori è una detrazione temporanea e non a regime. Si tratta di un agevolazione prevista fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 tutti i lavori di efficientamento energetico sui singoli immobili rientreranno nell’ambito del bonus Casa.