Il Bonus Natale esclude i genitori conviventi: i dubbi sul testo dell’emendamento

Il testo dell'emendamento che introduce il Bonus Natale non chiarisce i requisiti per i genitori conviventi

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’emendamento al decreto Omnibus che sancisce l’anticipo del cosiddetto Bonus Befana a Natale è stato approvato in commissione al Senato. Se il testo non dovesse essere modificato in fase di approvazione, si passerebbe quindi all’attuazione definitiva di questo benefit che i lavoratori dipendenti possono richiedere ai propri datori di lavoro.

All’interno del testo del decreto però ci sarebbero alcune incertezze per quanto riguarda i beneficiari del Bonus Natale, in particolare le coppie. Per come è scritto, l’emendamento esclude dalla platea dei beneficiari i genitori conviventi. Una scelta complessa da applicare, perché già in passato norme con questo tipo di esclusione sono state modificate dalla giurisprudenza. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate potrebbe precisare meglio i criteri, ma bisognerà attendere l’approvazione della legge.

Chi potrà ricevere il Bonus Natale: dubbi sui genitori conviventi

La maggioranza di Governo ha inserito all’interno del decreto Omnibus l’anticipo del Bonus Befana all’interno della tredicesima, facendolo quindi diventare un Bonus Natale. L’emendamento che ha permesso l’aggiunta di questa norma ha al suo interno indicazioni precise su chi potrà ricevere il bonus. Proprio queste limitazioni stanno però causando confusione.

Secondo il testo infatti, hanno diritto al Bonus Natale i lavoratori dipendenti che percepiscono meno 28mila euro all’anno, e che soddisfano una delle seguenti condizioni relative alla situazione familiare.

  • Avere un coniuge a carico non separato e almeno un figlio;
  • Essere un genitore single con almeno un figlio a carico.

Se il testo non dovesse essere modificato, dal bonus rimarrebbero escluse le coppie con figli che convivono ma non sono sposate. Soltanto una circolare dell’Agenzia delle Entrate potrebbe portare a una diversa interpretazione del testo, ma per l’emissione di un documento simile è necessario attendere che la norma sia inserita in Gazzetta Ufficiale. Fino ad allora non si avrà certezza su questa questione.

A quanto ammonta e come ottenere il Bonus Natale

Il Bonus Natale ammonta in tutto a 100 euro che vengono inclusi nella tredicesima dei lavoratori dipendenti che ne fanno richiesta. Per ottenere questo benefit infatti è necessario richiederlo direttamente al proprio datore di lavoro. Saranno loro a versare i 100 euro nella tredicesima e a verificare poi se questa spettasse effettivamente o no al lavoratore.

In caso il datore di lavoro rilevasse che in realtà il dipendente non rispettava i requisiti per ottenere il Bonus Natale, la cifra ricevuta sarà recuperata in seguito. Spetta quindi al lavoratore stesso verificare se il benefit gli spetta oppure no. Per questa ragione l’incertezza presente nel testo dell’emendamento al decreto Omnibus potrebbe rappresentare un problema per le famiglie.

La cifra di 100 euro, che è spesso indicata come fissa, è in realtà quella massima che può raggiungere questo bonus. Essendo legato alla tredicesima, che si calcola con il numero dei mesi lavorati durante l’anno, anche il Bonus Natale è legato a questo parametro per quanto riguarda il suo importo. L’impatto dei mesi è proporzionale, quindi ogni mese che non si è lavorato per l’azienda che fornisce il bonus vale un dodicesimo in meno sulla cifra totale.