Bonus genitori separati 2026, a chi spettano fino a 800 euro e come fare domanda

Il contributo per genitori separati o divorziati senza casa familiare sarà rinnovato anche nel 2026 con un importo fino a 800 euro

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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Separazioni e divorzi sono in aumento e gli affitti sono sempre più cari, pesando sui bilanci familiari soprattutto per chi deve affrontare da solo le spese di una nuova abitazione continuando a sostenere economicamente i figli. Per tanti genitori separati o divorziati, la fine di un matrimonio non significa soltanto una frattura emotiva, ma anche difficoltà economiche. Per questo, da anni esiste un bonus per i genitori separati: un contributo dedicato a chi deve affrontare spese maggiori, come quelle di un affitto dopo essere uscito dalla casa familiare.

Anche nel 2026 è previsto il bonus genitori separati, dal valore di 800 euro. Dal 1° gennaio entrerà quindi in vigore il nuovo contributo per tutti coloro che non hanno più l’assegnazione della casa familiare e devono pagare l’affitto. Le risorse sono pari a 20 milioni di euro l’anno e vanno a sostegno di padri e madri in un momento di fragilità finanziaria. Ci sono dei requisiti specifici da possedere, anche se non c’è ancora un decreto attuativo. Iniziamo però a dare le prime indicazioni per usufruire del bonus.

Chi ha diritto al bonus genitori separati?

Il primo aspetto da chiarire è a chi spetta il nuovo bonus genitori separati pensato per la Manovra 2026. Insieme ad altri bonus per famiglie e genitori, come il congedo parentale e il supporto alle madri, ci sono dei chiari requisiti da rispettare.

In questo caso specifico, ne hanno diritto madri e padri separati o divorziati che presentano i seguenti requisiti:

  • non hanno mantenuto la casa familiare dopo la separazione;
  • hanno figli fiscalmente a carico fino al raggiungimento (e superamento) dei 21 anni;
  • vivono in affitto e sono in una condizione economica difficile certificata con ISEE aggiornato.

La misura è quindi pensata per chi continua a sostenere economicamente i figli ma non può accedere alla propria unità abitativa ed è costretto a una spesa extra come l’affitto di una nuova casa.

Come richiedere il bonus da 800 euro?

Al momento, purtroppo, non si conoscono le modalità per la richiesta del bonus. Si attende il decreto attuativo da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo è atteso per i primi mesi del 2026, data che lascia intendere come il bonus non partirà dal 1° gennaio ma nei mesi successivi, con possibilità di recupero degli arretrati.

Il bonus, come in passato, dovrebbe arrivare fino a 800 euro al mese. È probabile che, viste le risorse limitate, sarà erogato in ordine cronologico fino a esaurimento del fondo.

Anche se non c’è ancora un decreto attuativo, grazie ai precedenti bonus per i genitori separati e conoscendo in generale le modalità di domanda ed erogazione dei bonus, si può delineare come prepararsi alla domanda. In questo modo, anticipando il decreto attuativo, ci si potrebbe avvantaggiare con la raccolta dei documenti necessari e arrivare pronti al momento dell’apertura delle richieste.

Per presentare la domanda potrebbe essere necessario possedere alcuni documenti. Tra questi:

  • la sentenza di separazione o di divorzio;
  • il nuovo contratto d’affitto regolarmente registrato;
  • l’Isee aggiornato;
  • i documenti fiscali dei figli a carico.

Quando pagano il bonus genitori separati?

Così come per le modalità di presentazione della domanda, anche l’entrata in vigore del bonus resta subordinata alla pubblicazione del decreto attuativo. In teoria da gennaio 2026, nella pratica potrebbe volerci di più e l’erogazione potrebbe quindi partire in primavera.

C’è infatti un precedente, ovvero il vecchio bonus genitori, che è rimasto bloccato per anni e i cui pagamenti sono arrivati solo ad aprile 2025.