Il via alle domande per ottenere il bonus elettrodomestici 2025 si avvicina, ma il click day previsto per fine febbraio potrebbe saltare. A chiedere una modalità diversa di assegnazione dell’incentivo fino a 200 euro per l’acquisto di prodotti a maggior risparmio ed efficienza energetica sono i rivenditori, che pongono la questione di una possibile penalizzazione per le famiglie meno pratiche nell’uso di procedure online.
Il Mimit e il Mef sono al lavoro per definire i decreti con le istruzioni di invio della domanda e starebbero prendendo in considerazione le obiezioni degli esercenti.
Il bonus elettrodomestici 2025
Finanziato con un fondo da 50 milioni di euro con la manovra 2025, il bonus elettrodomestici prevede per quest’anno un incentivo pari al 30% della spesa per un elettrodomestico non inferiore alla classe energetica B e prodotto in Europa.
Il contributo arriva fino a un massimo di 100 euro è destinato a tutti i nuclei familiari che ne fanno richiesta, con un limite che arriva a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro.
Ogni nucleo può richiedere soltanto un bonus per un elettrodomestico di classe energetica B o superiore prodotti in Europa, tra queste tipologie di prodotti: lampade e lampadine, apparecchi per il riscaldamento, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugabiancheria, condizionatori d’aria e ventilatori, display elettronici, televisori, elettrodomestici da cucina e anche pneumatici.
Contestualmente all’acquisto, valido per tutto il 2025, il vecchio apparecchio da sostituire deve essere dismesso.
Il click day che non piace ai venditori
Il ministero del Made in Italy e il ministero dell’Economia sono al lavoro per il decreto con le modalità di erogazione del bonus elettrodomestici, che devono essere stabilite entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.
Per questo, entro la fine del mese di febbraio è atteso il via libera all’invio delle domande, che da previsioni iniziali dovrebbe essere effettuato con un click day, dunque secondo il principio cronologico della presentazione della richiesta.
Una procedura che sarebbe però messa in dubbio dopo le richieste dell’Aires, l’associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati, che raccoglie le principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo in Italia, da Euronics a Mediaworld, da GRE (Trony e Sinergy ) a Unieuro, fino a Expert.
Secondo quanto spiegato dal direttore generale dell’associazione, Davide Rossi, “con il click day sono penalizzate le famiglie che hanno poca dimestichezza con gli strumenti informatici e si rischia un accumulo di pre-ordini“, senza un riscontro successivo in termini di acquisti effettivi.
Al posto del click day per il bonus elettrodomestici 2025, l’Aires avrebbe quindi proposto al Mimit di applicare lo stesso metodo utilizzato per l’erogazione del bonus Tv nel 2021, che permetterebbe all’acquirente di recarsi fisicamente al negozio con il codice fiscale e la dichiarazione di smaltimento del vecchio apparecchio, ricevendo uno sconto applicato in tempo reale sul prodotto dal rivenditore, che recupera la cifra dallo Stato.
Una procedura “più chiara e trasparente”, che eviterebbe l’effetto “cashback”, secondo Rossi, che esclude il pericolo dell’esaurimento immediato dei fondi: “Con 50 milioni a disposizione si potranno comprare fino a 500mila elettrodomestici. La nostra previsione è che ci vorrà almeno un mese per esaurire il budget”.