Con il via libera dell’Inps è iniziato il pagamento del Bonus asilo nido 2024 ai primi beneficiari. Tutte le domande accolte verranno progressivamente evase. I ritardatari e chi abbia bisogno della misura nel corso dell’anno hanno ancora tempo per presentare l’istanza.
Bonus asilo nido, cos’è e a cosa serve
Il Bonus asilo nido è una misura a sostegno delle famiglie con figli in tenera età. È finalizzato ad aiutare i genitori a sostenere la spesa delle rette degli asili nido pubblici (e privati con autorizzazione degli enti locali) e alla fruizione di assistenza domiciliare per bambini con meno di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo dell’incentivo varia a seconda dell’Isee e del numero dei figli.
Chi ne ha diritto
Il Bonus asilo nido può essere richiesto dalle famiglie i cui coniugi siano sposati, conviventi o separati e che abbiano figli nati dall’1 gennaio 2016 in poi. Al momento della domanda il minore deve avere un’età inferiore ai 3 anni oppure deve essere affetto da patologie croniche gravi e certificate. Nel secondo caso, i genitori possono presentare la domanda anche nell’anno solare in cui il figlio compie il terzo anno di vita.
Come richiederlo
La domanda per il Bonus asilo nido va presentata entro il 31 dicembre 2024. Ci sono due vie per richiederlo: una è quella di rivolgersi a un Caf per ottenere assistenza; in alternativa si può fare da soli tramite una procedura semplice e veloce accedendo al portale dell’Inps e autenticandosi con Spid, Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi).
Il percorso: Home page > Sostegni, Sussidi e Indennità > Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Per inviare l’istanza è poi necessario cliccare il bottone “Utilizza il servizio”.
In fase di domanda è necessario presentare i seguenti documenti: l’atto di iscrizione all’asilo o in alternativa anche solo un atto che attesta l’inclusione del figlio nella graduatoria e la ricevuta che attesta il pagamento della retta dell’asilo per almeno un mese. Se il minore è stato inserito in un asilo nido aziendale, fa fede l’attestazione rilasciata dal datore di lavoro o da un suo delegato oppure ancora dall’asilo stesso. In sede di domanda vanno inoltre indicati denominazione e partita Iva dell’asilo nido, codice fiscale del minore, mese coperto dal pagamento, estremi del pagamento o quietanza di pagamento e nome del genitore che paga la retta.
In caso il figlio sia malato in modo grave e cronico e si chieda un supporto domiciliare è necessario presentare un certificato del pediatra che attesti lo stato di salute dal quale risulta che il minore non può frequentare gli asili nido.
Gli importi
Come detto, l’importo del Bonus asilo nido varia in base all’Isee. Queste le relative fasce:
- fino a 25.000,99 euro: fino a 3.000 euro in 10 rate da 272,73 e una da 272,70;
- da 25.001 a 40.000 euro: fino a 2.500 euro in 10 rate da 227,27 e una da 227,30;
- oltre i 40.000 euro, o con Isee non dichiarato o recante omissioni o dati non corretti: fino a 1.500 euro, in 10 rate da 136,37 e una da 136,30.
La misura prevede poi degli importi maggiorati ove vi sia un figlio nato dall’1 gennaio 2024 e vi sia almeno un figlio under 10:
- fino a 40.000 euro: fino a 3.600 euro in 10 rate da 327,27 e una da 327,30;
- oltre i 40.000 euro, o con Isee non dichiarato o recante omissioni dati non corretti: fino a 1.500 euro, in 10 rate da 136,37 e una da 136,30.
In considerazione del fatto che i posti disponibili negli asili in Italia scarseggiano il governo Meloni intende aggiungerne altri 100.000.