Case, boom dei prezzi: dove costano di più e dove di meno

L'Istat registra un'impennata del costo delle abitazioni, in particolar modo un incremento a doppia cifra per quelle nuove

Pubblicato: 19 Settembre 2022 23:51

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il prezzo delle case decolla nel secondo trimestre del 2022, facendo registrare livelli record per le abitazioni più nuove. Lo riporta l’Istat sulla base dell’aggiornamento dell’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB): secondo le stime preliminari i costi degli immobili acquistati dalle famiglie italiani a scopo abitativi o per investimento, sono cresciuti del 2,3% rispetto a primi tre mesi del 2022 e del 5,2% se paragonato allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento diventa senza precedenti se si considerano le case di recente costruzione, che segnano una crescita del +12,1%.

Case, boom dei prezzi: la crescita dell’IPAB

Secondo quanto spiegato dall’Istituto di statistica, partendo da un +4,5% già segnalato nel primo trimestre 2022, è stata proprio la variazione a due cifre dei prezzi delle case più nuove a trascinare l’aumento tendenziale del costo generale delle abitazioni.

Tendenza confermata dai dati messi a disposizione dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, che ha registrato un incremento tendenziale nel secondo trimestre di quest’anno del +8,6%, a fronte del +12% dei tre mesi precedenti.

Come spiega l’Istat nella rilevazione, questi andamenti “si manifestano in un contesto di persistente e vivace crescita dei volumi di compravendita”.

Anche su base congiunturale, l’aumento dell’IPAB, è riconducibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono del 6,8% sia a quelli delle esistenti che aumentano dell’1,4%.

“Si conferma e accelera – scrive l’Istat – la crescita tendenziale dei prezzi delle abitazioni in atto ormai da tre anni, con quelli delle abitazioni nuove che registrano il tasso di crescita più alto da quando è disponibile la serie storica dell’IPAB (+12,1%). In attesa dei dati del terzo trimestre, questa dinamica dei prezzi, insieme con la rinnovata vivacità dei volumi compravenduti (+8,6%), mostra un mercato immobiliare residenziale ancora in espansione tra aprile e giugno di quest’anno, nonostante le tensioni internazionali e le difficoltà derivanti dall’elevata inflazione“. Il tutto avviene mentre c’è grande curiosità per il bonus affitto ovvero del contributo fino a 2500 euro per i docenti che si trasferiscono e per il leasing immobiliare che è una formula che prevede un contratto immobiliare molto particolare.

Case, boom dei prezzi: dove costano di più

I prezzi delle case crescono lungo tutta la Penisola, sia su base congiunturale sia su base annua, fatta eccezione per il Centro Italia.

Nel Nord-Ovest, nel Nord-Est e nel Sud e Isole continuano a registrarsi tassi tendenziali positivi e in veloce crescita: rispettivamente da +4,8% a +5,5%, da +5,4% a +6,8% e da +3,1% a +4,5% in confronto al primo trimestre dell’anno.

Unica area del Paese a segnare un decremento è il Centro dove l’incremento dei prezzi delle case diminuisce dal +4,5% al +4,0%.

Sul fronte cittadino, se si rileva un’impennata delle valutazioni immobiliari in tutti i centri nei quali si applica l’indice dei prezzi delle abitazioni, è nelle grandi metropoli che si registrano gli incrementi più rilevanti.

Prima in classifica risulta, infatti, Milano, dove il costo delle case schizza su base annua, dell’8,3%, rispetto al +6,4% del trimestre precedente con un rialzo ancora più marcato per le nuove abitazioni nuove  del +16,9%.

Di seguito si piazza Roma dove risulta una crescita tendenziale del +4,8% a fronte del +3,3% del primo trimestre.

Solo a Torino la crescita è più contenuta: +1,0%, in diminuzione dal +3,8% del trimestre precedente.