Il presidente ucraino Zelensky potrebbe presto raggiungere un accordo con gli Stati Uniti per lo sfruttamento congiunto delle risorse minerarie del Paese, comprese le terre rare. Questo accordo prevede che l’Ucraina ceda il 50% dei profitti derivanti da queste risorse a un fondo destinato a investimenti interni nel Paese.
Si tratta di un compromesso importante, soprattutto se si pensa al suo valore. Ma di che cifre stiamo parlando? E perché è importante per l’America?
Il valore delle terre rare in Ucraina
L’Ucraina possiede riserve significative di minerali critici, tra cui terre rare, grafite e litio. Secondo l’Associazione dei geologi ucraini, il Paese detiene circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, nonostante occupi solo lo 0,4% della superficie terrestre. In particolare, dispone di 22 dei 34 minerali identificati come critici dall’Unione Europea, fondamentali per le tecnologie avanzate. Tuttavia, parte di queste risorse si trova attualmente sotto il controllo russo.
Secondo Yulia Svyrydenko, ministro dell’Economia ucraino, giacimenti di minerali per un valore di 350 miliardi di dollari (circa 332,89 miliardi di euro) si trovano oggi in territori occupati dalla Russia. Questo rappresenta una significativa perdita per Kyiv e un potenziale vantaggio per Mosca, che potrebbe sfruttare queste risorse per rafforzare la propria economia e industria tecnologica. Da qui, l’importanza dell’accordo con gli Stati Uniti.
L’importanza strategica delle terre rare
L’abbondanza di questi minerali rende l’Ucraina un potenziale fornitore chiave per gli Stati Uniti, che stanno cercando di ridurre la dipendenza dalla Cina, che attualmente domina il mercato globale, per l’approvvigionamento di materie prime critiche. Basti pensare che nel territorio ucraino si trovano 22 dei 50 materiali ritenuti critici dagli Stati Uniti.
L’accordo è di fondamentale importanza anche per Zelensky, cui collaborazione con l’America potrebbe accelerare lo sviluppo dei giacimenti minerari, fornendo una fonte di ricchezza essenziale per la ricostruzione economica post-bellica.
Tuttavia, permangono questioni aperte riguardo alle garanzie di sicurezza richieste da Kyiv come parte integrante dell’accordo. Infatti, il presidente ucraino è atteso a Washington nei prossimi giorni per finalizzare i dettagli dell’intesa con il presidente Donald Trump.
Cosa c’è di prezioso in Ucraina
L’Ucraina è uno dei Paesi più ricchi d’Europa in termini di risorse naturali e gioca un ruolo chiave nel mercato globale di minerali critici e terre rare. Tra i materiali più preziosi che il Paese possiede vi sono titanio, litio, berillio, manganese, gallio, uranio, zirconio, grafite, apatite, fluorite e nichel.
Le risorse più strategiche dell’Ucraina sono:
- il titanio, un metallo essenziale per l’industria aerospaziale e la difesa;
- il litio, fondamentale per la produzione di batterie per auto elettriche e dispositivi elettronici;
- berillio e gallio, elementi sono cruciali per l’industria high-tech e le telecomunicazioni;
- manganese e nichel, che sono componenti essenziali nella produzione di acciaio e leghe speciali;
- l’uranio, un materiale strategico per l’energia nucleare;
- la grafite che invece è necessaria per batterie, semiconduttori e altre applicazioni industriali avanzate.
Stiamo parlando di impieghi in settori tutti ormai fondamentali per lo sviluppo e l’economia delle principali potenze mondiali, ma soprattutto destinati a prendere sempre più piede. Per questo motivo la loro gestione è stata spostata al centro del dibattito e potrebbe cambiare le sorti geopolitiche di molti Paesi, persino quelle del conflitto bellico in atto tra Ucraina e Russia.