Stellantis sospende la gigafactory nello stabilimento di Termoli per la produzione di batterie elettriche

La decisione di Stellantis, in joint venture con Mercedes e Total, è sospendere la gigafactory nello stabilimento di Termoli almeno fino a fine anno

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 11 Giugno 2024 20:33

Era stato annunciato come un nuovo avveniristico progetto, ma si è già arenato. Le trattative sulla gigafactory nello stabilimento Stellantis di Termoli, che avrebbe dovuto portare alla produzione di batterie elettriche per le auto – in un progetto che vede coinvolte anche Mercedes e Total con la joint venture Acc (Automotive cells company) – si è arenato. A darne notizia sono stati i sindacati di categoria che, amareggiati dalla decisione, chiedono al governo di intervenire. Lo stesso esecutivo aveva già stanziato 400 milioni di euro attinti dai fondi del Pnrr per sovvenzionare il progetto che richiede un ammontare complessivo di circa 2 miliardi.

Stellantis, la gigafactory dello stabilimento di Termoli si ferma

Acc, nel corso delle trattative, si è detta indisposta a portare avanti qualsiasi discussione sulla gigafactory di Termoli almeno fino alla fine dell’anno. Ha di fatto congelato il negoziato che, solo poche settimane fa, sembrava aver trovato una quadra. Il progetto prevede che la produzione di batterie per le auto elettriche venga effettuata nello stabilimento molisano di Stellantis e, almeno nella speranza di governo, sindacati e lavoratori, rappresentava un passo in avanti mostrato dal gruppo nei confronti degli stabilimenti italiani. Tale possibilità, al momento, sembra essersi spenta.

I sindacati attaccano Stellantis

La ferma decisione della joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total sulla gigafactory di Termoli ha fatto infuriare i sindacati di categoria. Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, nello specifico, spiegano che nel corso dell’incontro avuto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Acc ha avuto “atteggiamento assai sfuggente” da quale si evince “che il progetto di costruzione della gigafactory a Termoli non è semplicemente rinviato di qualche mese, ma sospeso per lo meno fino alla fine dell’anno senza alcuna certezza per il futuro”.

Fonti ministeriali fanno inoltre sapere che il dicastero ha appreso delle volontà di Acc solo all’ultimo momento, nonostante il progetto sia già stato approvato nella programmazione del Pnrr. Il ministero si riserva dunque di valutare la situazione anche con la Commissione europea, per verificare se le modifiche apportate al piano possano essere compatibili con i tempi e le modalità del finanziamento già stanziato dai 400 milioni di euro. Vi è dunque una comunione di intenti, in questo caso, tra le forze sindacali e l’esecutivo italiano nel non condividere la decisione presa da Stellantis, Mercedes e Total.

Gigafactory di Termoli, per Acc lo stop è dovuto al calo della domanda

Pur prendendo atto delle critiche da parte di sindacati e ministero, Acc giustifica la propria scelta facendo riferimento sia al rallentamento netto della domanda di veicoli elettrici che alla necessità di un aggiornamento tecnologico in merito alle batterie che dovrebbero essere prodotte in Molise.

La decisione di Acc è tuttavia in controtendenza rispetto a quanto stabilito dalla sola Stellantis non molto tempo fa in merito alla produzione di veicoli elettrici nello stabilimento di Termoli. Proprio in Molise, infatti, verrà prodotta la nuova Fiat 500 ibrida (avvio commerciale a fine 2025), così come è stato deciso di allungare la vita commerciale della Fiat Panda ibrida fino al 2029.

Le altre gigafactory di Stellantis

I sindacati chiedono al governo di forzare la mano su Acc e a Stellantis “di assumersi fino in fondo le sue responsabilità, di chiarire quali motori produrrà a Termoli e per quanti anni”. La paura è quella che lo stabilimento possa perdere centralità, visto che nel frattempo Stellantis ha già inaugurato la sua gigafactory sito francese di Douvin ed è in fase avanzata per l’avvio di un’altra in Germania.