Saipem ha ottenuto due importanti contratti per un valore complessivo di circa 500 milioni di dollari. Come specificato dalla società in un comunicato, si tratta di due progetti offshore in Arabia Saudita nell’ambito dell’accordo a lungo termine attualmente in vigore con Saudi Aramco.
I dettagli dei due progetti in Arabia Saudita
Saipem si rafforza in Medio Oriente. La società, guidata da Alessandro Puliti, ha ottenuto due progetti offshore in Arabia Saudita nell’ambito dell’accordo a lungo termine attualmente in vigore con Saudi Aramco. Il valore complessivo di questi progetti ammonta a 500 milioni di dollari.
In particolare, per il primo progetto, Saipem si occuperà dell’ingegneria, dell’approvvigionamento, della costruzione e dell’installazione di una trunkline di greggio di circa 50 km con un diametro di 42” per il giacimento di Abu Safa.
Il secondo progetto riguarda invece i programmi di mantenimento della produzione nei giacimenti Berri e Manifa. L’assegnazione di questi progetti rafforza ulteriormente la posizione di Saipem in Medio Oriente. L’accordo ha permesso all’azienda italiana di aprire in positivo in Borsa, raggiungendo anche il 2,50%.
La nuova commessa arriva subito dopo l’annuncio della scorsa settimana della firma di un accordo tra Bp Exploration (Caspian Sea) Limited e un consorzio composto da Saipem Contracting Netherlands, Bos Shelf e Bos Shelf International Fzco per attività offshore in Azerbaijan. Questo accordo ha una durata iniziale di tre anni, con possibilità di estensione per ulteriori due anni. Il valore complessivo dei servizi richiesti dal cliente è stimato in circa 300 milioni di dollari, di cui 250 milioni relativi alla quota di Saipem.
I piani futuri di Saipem: cosa cambia per gli azionisti
Come abbiamo visto, Saipem ha esperienza nel concludere accordi con Paesi esteri, come quello in Azerbaijan. Questi progetti fanno parte del Piano Strategico 2024-2027 dell’azienda italiana, che si fonda su pilastri chiave supportati da valori come la salute, la sicurezza e l’etica aziendale.
Come Saipem stessa fa sapere attraverso il proprio sito internet, per affrontare potenziali flessioni del mercato e garantire una base finanziaria solida, adotta un approccio flessibile sia nelle operazioni che nella gestione finanziaria. Ciò implica mantenere un approccio capital-light nella gestione della flotta, razionalizzare la propria presenza globale e assicurare una forte disciplina finanziaria.
Ma tutto questo cosa porta agli azionisti? “Il nostro obiettivo è di condividere con i nostri azionisti una parte tangibile del valore che creiamo sotto forma di dividendi, distribuendo dal 30% al 40% del nostro cash flow a partire dal 2025 a valere sui risultati del 2024”. Gli ottimi risultati in Borsa dovuti ai due contratti, dunque, arricchiranno chi ha deciso di investire in Saipem.
Cosa fa Saipem
Saipem è un leader globale nell’ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell’energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore. Presente in oltre 50 Paesi nel mondo, la società dispone di 7 cantieri di fabbricazione, una flotta offshore composta da 21 navi da costruzione (17 di proprietà e 4 in gestione), e 15 impianti di perforazione, di cui 9 di proprietà.
Recentemente, ha comunicato i ricavi del 2023, pari a 11,87 miliardi di euro, con un incremento del 19% rispetto ai 9,98 miliardi ottenuti nell’anno precedente. Il management ha segnalato che il miglioramento è stato particolarmente significativo nei settori offshore, sia per l’engineering & construction che per il drilling. Anche il margine operativo lordo adjusted è cresciuto notevolmente, passando da 595 milioni a 926 milioni di euro.
Il risultato netto è stato positivo per 179 milioni di euro, rispetto alla perdita di 209 milioni di euro contabilizzata nel 2022; anche il risultato netto adjusted è stato positivo per 179 milioni di euro.