Negli ultimi anni non sono mancati casi di attività colpite da ondate di recensioni false, come accaduto di recente alla Taverna Santa Chiara della signora Nives Monda, bersagliata da commenti artefatti e negativi dopo che la proprietaria aveva espresso pubblicamente il suo sostegno alla causa palestinese.
Garantire trasparenza e fiducia nelle recensioni online di hotel, ristoranti e strutture turistiche è diventato urgente. Ed è così che c’è il nuovo Codice di condotta europeo, sottoscritto da piattaforme digitali e operatori del settore.
L’Italia, che già aveva anticipato i tempi con una propria normativa, vede ora Bruxelles seguire la stessa strada, anche se con alcune correzioni rispetto alla linea dura voluta dal governo italiano.
Il documento apre una nuova stagione per il turismo digitale, con strumenti più chiari per i consumatori e garanzie più solide per le imprese, chiamate a difendersi da pratiche scorrette e recensioni fasulle.
Indice
Codice di condotta europeo, per ora volontario
L’adesione al Codice europeo è per ora facoltativa, ma chi deciderà di sottoscriverlo dovrà attenersi a regole condivise. Le indicazioni sono state scritte a Bruxelles insieme a piattaforme di prenotazione, albergatori e rappresentanti del turismo, e si vuole coinvolgere in seguito anche le associazioni dei consumatori.
Chi accetta il Codice si impegna a collaborare per sviluppare strumenti in grado di controllare l’autenticità dei commenti, distinguendo meglio chi ha davvero soggiornato in una struttura da chi non vi è mai stato.
Durante la firma ufficiale, diversi attori dell’ecosistema turistico europeo hanno definito il provvedimento “un passo importante per assicurare giudizi affidabili e sicuri” nel mondo dell’accoglienza.
L’impatto delle recensioni nel mercato turistico
Le recensioni online sono diventate un punto di riferimento decisivo. Secondo il Centro studi del Mimit influenzano oltre l’80% delle prenotazioni negli alberghi e circa il 70% delle scelte nei ristoranti. Altri dati indicano che il 44% degli italiani legge almeno cinque commenti prima di prenotare un locale, segno di quanto questa pratica sia ormai parte delle abitudini quotidiane. Queste le parole del commissario europeo dei Trasporti, Apostolos Tzitzikostas:
Le recensioni online affidabili sono essenziali per la fiducia nel turismo. Con questo nuovo Codice di condotta, alziamo gli standard in tutta Europa, garantendo che solo gli ospiti autentici possano lasciare recensioni. Ciò significa informazioni più chiare, più eque, più affidabili, più trasparenti e più attendibili per tutti.
Il commissario ha definito l’iniziativa “una vittoria per i viaggiatori e per gli operatori del settore, un passo avanti per un turismo più solido”.
La posizione di Bruxelles sulla norma italiana
Parallelamente, la Commissione europea ha chiesto al governo italiano di rivedere alcune parti della legge sulle recensioni. In particolare, Bruxelles ha fatto notare che l’obbligo di identificare chi scrive un commento online non sarebbe in linea con le norme sulla privacy e sulla libertà di espressione.
Nelle ultime modifiche al ddl in discussione al Senato questo vincolo è stato tolto, insieme al divieto di associare recensioni a servizi diversi da quelli realmente provati. Restano però i requisiti di dimostrare l’avvenuto utilizzo, ad esempio con una ricevuta, e il divieto di comprare o vendere commenti, così come di offrire incentivi per condizionare i giudizi.
A giugno la ministra Daniela Santanchè aveva ricordato che la Commissione aveva inviato all’Italia un parere dettagliato, confermando sostegno agli obiettivi generali del disegno di legge inserito nel pacchetto Pmi.