Nuova Sabatini, dalla Manovra 400 milioni per sostenere le Pmi italiane

La Nuova Sabatini 2025 sostiene le Pmi italiane, con 400 mln per l’acquisto di macchinari e tecnologia per rafforzare la crescita produttiva nazionale

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 7 Novembre 2024 07:47

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy rilancia la misura denominata Nuova Sabatini per incoraggiare le piccole e medie imprese italiane a potenziare le proprie risorse con attrezzature e tecnologie all’avanguardia.

Dal 2013, questa agevolazione si pone l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso il finanziamento di macchinari, impianti, dispositivi digitali e sistemi di automazione, favorendo una ripresa concreta e tangibile per chi punta all’innovazione.

Nuova Sabatini: una spinta economica per le imprese che puntano a crescere

Nella Legge di bilancio 2025, l’articolo 75 rinnova l’impegno economico verso la Nuova Sabatini, con un’iniezione di fondi che arriva a 400 milioni per il 2025, seguiti da altri 100 milioni nel 2026 e ulteriori 400 milioni per ogni anno dal 2027 al 2029. Questo investimento non è solo un supporto economico, ma un vero incentivo alla modernizzazione per le piccole e medie imprese che ambiscono a restare competitive e produttive.

La misura, orchestrata dal Ministero delle imprese e del made in Italy, mira ad agevolare l’accesso al credito per le Pmi di ogni settore, tranne quello finanziario e assicurativo, rendendo meno gravoso per queste aziende l’acquisto e il leasing di beni strumentali necessari per il lavoro. Con la Nuova Sabatini, il Ministero guarda alla possibilità di creare un circolo virtuoso di crescita, dove ogni investimento in attrezzature e tecnologie si traduce in un vantaggio per il sistema produttivo.

Chi può beneficiare della Nuova Sabatini

Il rifinanziamento della Nuova Sabatini offre un segnale positivo per un comparto in cerca di stabilità. Tuttavia, restano limitate le risorse per la ricerca e sviluppo, con i fondi del Pnrr concentrati principalmente su progetti universitari, per un totale di 300 milioni. Sul piano fiscale, l’alleggerimento del cuneo contributivo è accolto favorevolmente dai lavoratori dipendenti, anche se per ora non sono previsti sgravi specifici per straordinari o mensilità aggiuntive.

Possono accedere alla misura tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, eccetto, come anticipato poco fa, quelle operanti nel settore finanziario e assicurativo. La Nuova Sabatini si apre anche a società estere pronte ad avviare una sede operativa in Italia, ampliando così il bacino dei potenziali beneficiari.

La spinta verso nuovi traguardi: oltre dieci anni di sostegno alle Pmi

Lanciata per la prima volta nel 2013, la Nuova Sabatini ha vissuto diversi aggiornamenti: il decreto del gennaio 2024 ha introdotto un’estensione mirata a rafforzare la struttura finanziaria delle Pmi che pianificano investimenti a lungo termine. Senza dubbio un segnale di fiducia verso le aziende che scelgono di espandersi.

Un’apertura strategica che invita ogni comparto a innovarsi, puntando su strumentazioni moderne per migliorare la produttività e l’efficienza.

Come funziona il finanziamento: tra banche e contributi pubblici

Il sistema prevede la collaborazione tra banche e intermediari finanziari aderenti alla convenzione stipulata con il ministero e Cassa Depositi e Prestiti, i quali offrono supporto economico alle Pmi attraverso finanziamenti agevolati.

A fronte di questo, il Ministero eroga un contributo sugli interessi maturati, riducendo il peso economico sugli investimenti. Le cifre vanno dai 20mila euro ai 4 milioni, e il prestito può essere garantito fino all’80% grazie al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.