Maltempo, si contano i danni: frutta e verdura costano di più

Aumentano i prezzi di frutta e verdura dopo il maltempo di inizio estate, anche fino a +20% per alcuni prodotti

Foto di Giorgia Bonamoneta

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Sentiamo spesso parlare di come le condizioni meteorologiche influenzano i consumi e l’inizio anomalo dell’estate 2024, con pioggia, grandine e temperature basse, ne è un esempio recente e perfetto. Infatti il cattivo tempo ha avuto ripercussioni sui prezzi di frutta e verdura. Già a maggio l’indice dei prezzi all’ingrosso di Unioncamere e BMTI ha mostrato aumenti significativi nei costi di frutta, verdura, latte e carni avicole, mentre i prezzi delle carni bovine sono diminuiti e quelli di olio di oliva, riso e farine sono rimasti stabili. Le condizioni meteorologiche avverse di giugno hanno solo peggiorato la situazione.

Andamento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli: di quanto sono aumentati

Le condizioni meteorologiche avverse di maggio e poi di giugno non hanno favorito il consumo di frutta e ortaggi tipicamente estivi. Le grandinate hanno danneggiato parte della produzione, limitandone la disponibilità e contribuendo all’aumento dei prezzi. In particolare, i prezzi degli agrumi sono aumentati del 10% per le arance e dell’8,4% per i limoni. Le pesche hanno registrato un incremento di quasi il 15%, mentre i prezzi dei meloni e delle mele sono rimasti stabili. I frutti di bosco, invece, hanno visto una diminuzione del 15%.
Nel dettaglio:

  • arance +10%
  • limoni +8,4%
  • pesce +15%
  • meloni +0%
  • mele +0%
  • frutti di bosco -15%

Tra le verdure sono i prezzi di melanzane, peperoni e zucchine a essere saliti rispetto al mese precedente, mentre i pomodori da insalata hanno subito un calo, registrando in totale una diminuzione del 28,5% rispetto al 2023. I prezzi dei carciofi e dei fagiolini sono invece aumentati di quasi il 20%.

Nel dettaglio:

  • melanzane +5,5%
  • peperoni +5,5%
  • zucchine +5,5%
  • pomodori -14%
  • carciofi +20%
  • fagiolini +20%

Aumento prezzi anche nel settore lattiero-caseario e delle carni avicole

Nel settore lattiero-caseario, dopo i ribassi dei mesi scorsi, i prezzi del latte spot, il latte sfuso in cisterna, sono aumentati del 10,3% rispetto ad aprile, sostenuti dalla domanda per la produzione di formaggi freschi. Su base annua, la crescita è stata del 7,4%. Tra i formaggi, la crescita dei prezzi dei formaggi stagionati DOP è proseguita, con un aumento dello 0,9% rispetto ad aprile e ulteriori rialzi per Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Il buon andamento del consumo di carni bianche ha spinto a maggio i prezzi delle carni avicole. La carne di pollo ha registrato un aumento del 7,7% rispetto ad aprile, mentre il prezzo del tacchino è salito del 4%.

Maltempo: quanto incide davvero sui prezzi

Il maltempo e l’insieme di condizioni meteorologiche avverse come le alte temperature possono influenzare i prezzi di frutta e verdura, ma è importante distinguere tra reali conseguenze e quelle che diverse associazione per i consumatori definiscono “speculazioni”.

Gli eventi climatici come piogge intense, grandinate e abbassamenti di temperatura possono danneggiare seriamente i raccolti di frutta e verdura che maturano in primavera ed estate (come pesche, le susine, le zucchine e i pomodori sopra citati) ma dipende da come sono prodotti (a differenza del turismo, che subisce forti cali in caso di maltempo). Altri prodotti o prodotti già maturi e/o coltivati in serre e in idroponica sono molto meno vulnerabili.

Inoltre, la frutta e la verdura d’importazione, provenienti da regioni con condizioni climatiche più favorevoli, non dovrebbero subire aumenti di prezzo ingiustificati. È quindi fondamentale fare attenzione monitorare il mercato per evitare che gli allarmi climatici si traducano in rialzi speculativi dei prezzi.