La Commissione europea ha nuovamente rivisto al rialzo la previsione di crescita del PIL dell’Italia di quest’anno, al 3,8%, ma di nuovo ha anche pesantemente ridotto la stima sul 2023, al +0,3%, mentre sul 2024 pronostica una crescita dell’1,1%. Le cifre sono contenute nelle previsioni economiche invernali, laddove lo scorso luglio l’esecutivo comunitario indicava una crescita italiana 2022 al 2,9% mentre sul 2023 prevedeva un più 0,9%, anche in quella occasione il dato di quest’anno era stato aumentato mentre quello del prossimo era stato rivisto al ribasso. L’Ue prevede che in Italia il tasso di disoccupazione cali all’8,3% quest’anno, che torni a salire all’8,7% nel 2023 per poi limitarsi all’8,5% nel 2024.
Rapporto deficit/Pil
Previsto che il deficit-Pil dell’Italia si moderi al 5,1% quest’anno, al 3,6% il prossimo (salvo ulteriori misure di bilancio che potrebbero essere adottate) per poi risalire al 4,2% nel 2024. In base a queste previsioni, che non incorporano ulteriori provvedimenti che potrebbero essere assunti dal nuovo esecutivo, il debito dell’Italia dovrebbe ridursi al 144,6% del Pil quest’anno, al 143,6% il prossimo e al 142,6% nel 2024. Le stime sono contenute nelle previsioni economiche autunnali dell’esecutivo comunitario.
L’importanza della continuità delle politiche
In Italia, “il percorso in calo del disavanzo pubblico, che è stato sostenuto anche dalla crescita economica, dovrebbe arrestarsi nel 2024, rallentando la riduzione del debito pubblico”. “Lo shock dei prezzi dell’energia e il peggioramento delle prospettive esterne – si legge nelle previsioni – sono destinati a farsi sentire e spingere l’economia italiana a una contrazione del Pil questo inverno”. Comunque, “grazie alla solida crescita nei primi tre trimestri dell’anno, la crescita del Pil reale è prevista al 3,8% nel 2022, prima di rallentare allo 0,3% nel 2023 e risalire all’1,1% nel 2024. Il tasso di inflazione dovrebbe salire all’8,7% quest’anno prima di scendere al 2,3% entro il 2024″. Le proiezioni, precisa la Commissione, “si basano su una assunzione di politiche invariate, in quanto le elezioni politiche di fine settembre e la successiva formazione del nuovo governo hanno ritardato l’adozione dei piani di bilancio per il 2023”.
Eurozona e caso Germania
Riviste al rialzo anche le previsioni di crescita dell’eurozona di quest’anno, al più 3,2%, ma ha pesantemente tagliato la previsione sul 2023 ad un più 0,3%, mentre sul 2024 stima una espansione del Pil aggregato dell’eurozona dell’1,5%. Da rilevare che l’esecutivo comunitario ha pesantemente tagliato la previsione sul Pil della Germania per cui ora prevede una recessione dello 0,6% nel 2023, dopo peraltro un moderato 1,6% su quest’anno, con una ripresa dell’1,4% sul 2024. Nelle previsioni di luglio scorso esecutivo comunitario indicava un Pil dell’eurozona al più 2,6% quest’anno un più 1,4% sul prossimo.
La Commissione europea ha rivisto al rialzo le previsioni di inflazione dell’eurozona, su cui ora prevede un carovita dell’8,5% sulla media di quest’anno, al 6,1% il prossimo e al 2,6% nel 2024. Anche su quest’ultimo anno, quindi, l’inflazione si attesterebbe a un valore superiore al livello perseguito dalla Bce (2% simmetrico) nella sua definizione di stabilità dei prezzi. I dati sono stati rivisti al rialzo di rispetto le previsioni di luglio.: 7,6% quest’anno e 4% il prossimo.
’Ue deve restare unita, se vuole affrontare con successo i “molti rischi e incertezze” gravano sull’economia europea, a causa dei rincari energetici e dell’inflazione, che preannunciano “un periodo molto difficile” anche dal punto di vista sociale. L’Ue deve restare unita. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando a Bruxelles le previsioni economiche d’autunno della Commissione. “Ci stiamo avvicinando – ha detto – alla fine di un anno in cui la Russia ha proiettato ancora una volta l’ombra oscura della guerra sul nostro continente. L’economia dell’Ue ha dimostrato grande resilienza alle onde d’urto che questo ha causato, grazie in gran parte alle decisioni politiche decise dall’inizio della pandemia, in uno spirito di unità e solidarietà”. “Tuttavia – ha avvertito il commissario -, l’impennata dei prezzi dell’energia e l’inflazione dilagante stanno ora avendo il loro impatto e stiamo affrontando un periodo molto difficile dal punto di vista sia sociale che economico. Le previsioni di oggi sono soggette a molteplici rischi e incertezze, ma di una cosa sono sicuro: se noi europei riusciamo a restare uniti, possiamo superare con successo queste difficoltà e uscirne più forti“, ha concluso Gentiloni.
Alla Commissione europea “siamo in attesa, nel senso che le le autorità italiane manderanno a Bruxelles entro la fine del mese, quindi immagino nel giro di 10-15 giorni, l’aggiornato progetto di legge di bilancio. E noi faremo la nostra valutazione” fuori dal quadro per gli altri paesi fuori e “dal complesso delle valutazioni che presenteremo il 22 novembre. Quella sul budget italiano la presenteremo ovviamente in dicembre”. “Quindi credo che sia molto difficile anticipare adesso decisioni di cui non conosciamo la la natura. Abbiamo avuto delle interlocuzioni positive con le nuove autorità di governo in Italia – ha aggiunto – ma aspettiamo di vedere le proposte i numeri del piano di bilancio”.