Negli ultimi anni, il mercato azionario cinese ha attraversato una fase complessa, caratterizzata da volatilità, incertezze normative e un contesto economico globale in trasformazione. Tuttavia, secondo Goldman Sachs, questa turbolenza potrebbe nascondere un’importante opportunità. Le azioni cinesi, oggi, appaiono sottovalutate rispetto ai fondamentali e la recente correzione del mercato potrebbe rappresentare un punto d’ingresso strategico per gli investitori con una visione di medio-lungo periodo.
Perché investire in azioni cinesi ora
Goldman Sachs ha recentemente ribadito che la redditività delle aziende cinesi e le loro fonti di ricavo globali rimangono solide, nonostante l’instabilità che ha colpito i mercati negli ultimi mesi. In un’intervista, Si Fu, strategist del portafoglio cinese di Goldman Sachs, ha sottolineato che “il principale motore del mercato continuerà a essere la crescita degli utili” e che “gli investitori dovrebbero acquistare nei momenti di debolezza, perché la volatilità offre un’opportunità di ingresso.”
Quindi, nonostante la percezione di fragilità del mercato cinese, i dati delle imprese (in termini di utili, liquidità e presenza internazionale) non giustificano un pessimismo eccessivo. Anzi, il divario crescente tra la performance economica reale e la valutazione di mercato potrebbe tradursi in una finestra di valore per chi sa guardare oltre le fluttuazioni di breve periodo.
Cosa suggeriscono i dati
Nel 2025, la Cina sta mostrando segnali di stabilizzazione macroeconomica. Gli ultimi dati indicano una ripresa graduale della domanda interna, sostenuta da politiche mirate di stimolo ai consumi e al credito. Il governo di Pechino, consapevole del rischio di una stagnazione prolungata, ha adottato un approccio più flessibile in materia fiscale e monetaria, con interventi volti a rafforzare la fiducia degli investitori e rilanciare il mercato azionario domestico.
A questo si aggiunge il ruolo strategico dei settori in crescita, quali tecnologia verde, semiconduttori, intelligenza artificiale, veicoli elettrici e biotecnologie. Questi comparti, che rappresentano il cuore della nuova economia cinese, continuano ad attirare capitali e a generare profitti significativi, confermando la capacità di innovazione del Paese.
Valutazioni e potenziale di recupero
Uno dei fattori più convincenti per guardare oggi al mercato azionario cinese è la valutazione borsistica. Gli indici cinesi, tra cui il CSI 300 e l’Hang Seng, si trovano su livelli storicamente bassi rispetto agli utili attesi, con multipli di prezzo (P/E) inferiori sia agli standard globali sia alla media degli ultimi dieci anni. Per gli investitori con orizzonti temporali di lungo periodo, questo significa poter acquistare aziende solide a sconto, con margini di rivalutazione potenzialmente elevati una volta che il sentiment tornerà positivo.
Goldman Sachs, in particolare, individua opportunità nei settori più orientati all’export e alle catene globali del valore, dove la redditività rimane elevata e la domanda internazionale, pur rallentata, continua a sostenere i margini. Aziende tecnologiche, produttori di beni di consumo e società legate alla transizione energetica sono tra i nomi più promettenti.
Inoltre, in Cina, la quota di popolazione che investe direttamente in azioni è ancora relativamente bassa rispetto agli standard occidentali. Ma è anche vero che la diffusione delle piattaforme di trading online, l’aumento dell’educazione finanziaria e la ricerca di rendimenti alternativi al mercato immobiliare stanno cambiando rapidamente le abitudini di risparmio.
Nel medio periodo, quindi, l’ingresso di milioni di piccoli investitori potrebbe aumentare la liquidità del mercato azionario, contribuendo a una maggiore stabilità e a una più efficiente formazione dei prezzi.