Primi investimenti (sicuri), quali scegliere per non sbagliare

Consigli pratici per muovere i primi passi nel mondo degli investimenti: ecco come approcciarsi con pochi rischi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 9 Luglio 2024 10:30

Muovere i primi passi nel complesso mondo degli investimenti non è cosa semplice. Film e fuffaguru (venditori di corsi online che millantano risultati incredibili e rapidi) vendono spesso un’immagine non veritiera del mondo della finanza, il che può generare enormi rischi.

Per questo motivo si consiglia sempre di affidarsi a dei consulenti certificati, magari mettendosi in contatto con uno specifico dipartimento della propria banca di riferimento. I servizi di consulenza sono oggi particolarmente comuni e dalla facile accessibilità. Approfittarne vuol dire non lasciare il proprio capitale immobile, alla mercé di interessi e svalutazioni.

Per quanto il consiglio dato rappresenti la regola aurea (affidarsi a dei professionisti), di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per chi volesse cimentarsi in “investimenti sicuri”. Un modo per ispirare anche i giovani a guardare alla finanza non come a un mondo chiuso e inaccessibile.

Primi investimenti nel 2024

Viviamo attualmente in un contesto di profonda incertezza economica. Ciò non vuol dire, però, che sia impossibile individuare una giusta e “sicura”, per quanto possibile, via d’investimento dei propri risparmi.

I titoli di Stato sono generalmente considerati sicuri. Spesso se ne fa riferimento come obbligazioni governative. Rappresentano di certo un’opzione da prendere caldamente in considerazione, qualora i propri risparmi siano limitati e, in questa fase, non si intendano correre grandi rischi. Garantiscono, per quanto possibile, un rendimento fisso o variabile prevedibile. Risultano inoltre decisamente validi anche per una fase successiva d’investimento, più complessa. È possibile infatti renderli uno dei tasselli del proprio portafoglio diversificato, composto anche da azioni.

Per quanto i mercati siano di norma imprevedibili (diffidare da chi sostiene di aver individuato il giusto schema, esatto e preciso, in pieno stile Matrix), i Buoni del Tesoro Poliennali, ovvero i ben noti BTP, sono visti da molti come interessanti, in quanto con un rapporto rischio-rendimento positivo. Sono titoli a medio-lungo termine che lo Stato emette, rimborsabili in un’unica scadenza. Una soluzione da considerare soprattutto con scadenza a 1-2 anni.

A molti giovani investitori alle prime armi, però, viene consigliato come primo passo un investimento in ETF. In questo caso tali fondi replicano un paniere di titoli di Stato. In termini semplici, si consente al singolo risparmiatore di non dover acquistare singole obbligazioni.

La Gen X era solita investire in BFP, ovvero buoni fruttiferi postali. Un’opzione ancora valida, certo, con rendimento fisso garantito. Un sistema che funziona proprio come i titoli di Stato, ma tutto passa attraverso Poste Italiane. Di fatto rappresentano alcuni degli strumenti di investimento più sicuri nel nostro Paese. Un investimento sul lungo periodo, per sé o propri cari. Si ricorda inoltre che è possibile procedere al rimborso in ogni momento, accettando però di perdere parte degli interessi maturati.

Indichiamo inoltre ulteriori soluzioni, da valutare con il proprio consulente:

  • conto deposito ad alto rendimento;
  • fondo monetario;
  • certificato di deposito.

Dove investire 10mila euro

Dopo alcuni anni si è messo da parte un gruzzoletto e, in assenza di spese immediate, non lo si vuole vedere “marcire” sul proprio conto deposito bancario. Diecimila euro rappresentano un ottimo punto di partenza, soprattutto se si è giovani. Ciò perché si ha il tempo di lasciar maturare degli interessi e investire sul lungo periodo.

Sotto la guida esperta di un professionista, si potrebbe optare per degli investimenti collettivi. Fondi comuni ed ETF rientrano in questa categoria. Si mettono insieme i capitali di più investitori, in parole povere. Generalmente il portafoglio vanterà questi tipi di asset: obbligazioni, materie prime, azioni e immobili.

Allo stato attuale si sconsiglia di tentare il mercato immobiliare, in assenza di esperienza e connessioni. Ciò a causa dell’enorme aumento di prezzi registrato negli ultimi anni. Optare per dei bond è invece un modo intelligente per generare un rendimento in conto capitale extra, dietro una guida esperta (ci teniamo ancora a sottolinearlo).

Il rifugio “sicuro” dei mercati è di certo rappresentato dall’oro e dalle materie prime, mentre si consiglia di stare bene alla larga dalle criptovalute. Questo è un ambito da maneggiare con cura ma soprattutto capacità. Il crollo di cui tutto il mondo ha parlato ha gravato infatti enormemente proprio sui piccoli investitori.

Ciò che si consiglia, ai giovani alle prime armi soprattutto, è quello di investire sul lungo termine. Cercare di arricchirsi rapidamente è cosa per le sceneggiature di Hollywood e i grandi investitori, capaci di muovere cifre enormi. Investire vuol dire puntare al futuro, lasciandosi guidare al fine di garantirsi almeno un 10% sul proprio investimento su base annua.

Centomila euro in 30 anni non sarebbero affatto male, ma potrebbero essere di più garantendo un aumento di capitale regolare. Per questo si consiglia di iniziare presto a ragionare su cosa fare dei propri risparmi, perché si ha dalla propria l’asset più importante al mondo: il tempo.