Inflazione Bce, al rialzo le attese per il 2025

Secondo Christine Lagarde, l’inflazione fluttuerà attorno ai livelli attuali nel prossimo periodo, mentre le aspettative di lungo periodo rimangono ancorate al 2%

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Andrea Celesti

Giornalista economico-sportivo

Giornalista esperto di economia e sport. Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo, scrive per diverse testate online e cartacee

Pubblicato: 31 Gennaio 2025 16:38

Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime sull’inflazione per il 2025. Le nuove proiezioni indicano un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti, raccolte in un sondaggio condotto nel quarto trimestre del 2024. Questa revisione suggerisce che, nonostante i tagli dei tassi, la BCE rimane attenta all’andamento dell’inflazione e pronta ad adeguare la sua politica monetaria di conseguenza.

Al rialzo le attese sull’inflazione

La Banca Centrale Europea (BCE) ha continuato la sua politica di allentamento monetario, abbassando nuovamente i tassi di interesse di 25 punti base nella sua prima riunione del 2025. Una decisione che segna il quinto taglio consecutivo dei tassi, con una serie di riduzioni che riflettono gli sforzi della banca centrale per stimolare l’economia europea.

“L’inflazione fluttuerà attorno ai livelli attuali nel prossimo periodo”, ha dichiarato Christine Lagarde, mentre le aspettative di lungo periodo rimangono ancorate al 2%. Tradotto: i prezzi non si muoveranno di molto nel breve termine.

All’indomani del primo incontro, la Bce ha pubblicato i risultati dell’ECB Survey of Professional Forecasters, un sondaggio condotto tra economisti, analisti di banche e società finanziarie, con l’obiettivo di raccogliere le loro previsioni sull’andamento di inflazione, PIL e disoccupazione nell’Eurozona, e definire una politica monetaria più precisa e mirata.

Le stime sull’inflazione headline per il 2025 sono state riviste al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al precedente sondaggio, condotto nel quarto trimestre del 2024. Gli esperti interpellati dalla BCE prevedono un’inflazione del 2,1% nel 2025, seguita da un 1,9% nel 2026 e da un 2% nel 2027.

Le previsioni relative all’inflazione headline per il 2026 sono rimaste invariate rispetto alle precedenti stime. Per quanto riguarda l’inflazione core, ovvero la misura che esclude le componenti più volatili come i prezzi dei beni energetici e alimentari, le aspettative per il 2025 e il 2026 non hanno subito modifiche. Di conseguenza, le stime attuali indicano una crescita al ritmo del 2,2% nel 2025 e del 2% sia nel 2026 che nel 2027.

Per quanto riguarda le aspettative di inflazione headline nel lungo termine (periodo che, come specificato dalla BCE, si estende fino al 2029), gli economisti interpellati hanno confermato una previsione del 2%. Tuttavia, le previsioni relative all’andamento dell’inflazione HICP core nel lungo termine sono state leggermente riviste al ribasso, portandosi all’1,9%.

Le aspettative dei consumatori

Le indagini della BCE evidenziano come le aspettative medie dei consumatori per la crescita economica nei prossimi 12 mesi rimangano stabili su valori negativi, attestandosi al -1,3%. Per quanto riguarda l’andamento di redditi e consumi, l’indagine della BCE evidenzia come le aspettative di crescita per i prossimi 12 mesi siano rimaste stabili al +1,1% nel mese di dicembre.

Parallelamente, non si sono registrate variazioni nella crescita percepita delle spese negli ultimi 12 mesi, che si attesta al +5,2%. Anche le aspettative di crescita delle spese per i prossimi 12 mesi sono rimaste invariate, mantenendosi al +3,5%.

Secondo la BCE, i consumatori si aspettano che i prezzi delle abitazioni continuino a crescere nei prossimi 12 mesi, con un tasso previsto del 2,9%. Anche in questo caso, si tratta di un livello stabile rispetto alle rilevazioni precedenti. Capitolo tassi di interesse sui mutui: le aspettative di aumento rimangono invariate al 4,6% per i prossimi 12 mesi, un valore rimasto costante da ottobre 2024.