Gli incidenti stradali costano un punto di Pil all’anno: i dati del 2023

Ogni anno gli incidenti stradali costano un punto di Pil all'Italia: i nuovi dati relativi al 2023

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 25 Luglio 2024 15:54Aggiornato: 25 Luglio 2024 16:02

Gli incidenti stradali costano quasi un punto di Pil ogni anno in Italia. La tendenza che emerge dalle ultime rilevazioni è quella di un calo dei sinistri rispetto al 2022, ma di una difficoltà nel far scendere il numero delle vittime della strada. Anche nel 2023 infatti, sono state oltre 3mila.

Il costo sociale dei sinistri è stato valutato in circa 18 miliardi di euro, un punto percentuale sul prodotto interno lordo nazionale, ma se si aggiungono i danni materiali causati dagli incidenti stradali, la cifra cresce ulteriormente. L’Italia inoltre è tornata fuori target rispetto agli obiettivi di sicurezza europei.

I dati sugli incidenti stradali in Italia

Istat ha pubblicato i dati relativi ai sinistri stradali nel 2023. Dopo tre anni di crescita di incidenti e morti, i dati si sono stabilizzati. Questo andamento rispecchia quello della ripresa dei trasporti dopo la fine dei lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19. Dati che però non proseguono il trend di calo che si era avviato prima del 2020, segnalando una stagnazione anche nei dati delle vittime.

La crescita del numero dei sinistri e dei feriti, in aumento fin dal 2021, quando furono rimossi i primi limiti alla mobilità dopo la pandemia da Covid-19, si conferma anche nel 2023, anche se con cifre marginali. Sono oltre 226mila i feriti e 166mila gli incidenti stradali, aumentati rispettivamente dello 0,5% e dello 0,4%.

Rispetto all’anno precedente, nel 2023 cala invece il numero dei morti. Le vittime sono state 3039, -3,9% in confronto al 2022, una riduzione concentrata soprattutto sulle autostrade, dove gli incidenti mortali si sono ridotti del 19% rispetto ai 12 mesi precedenti. Lieve ma ancora presente il calo in confronto al 2019, quando i feriti erano stati 241mila, i feriti 172mila e i morti 3.173. Rimangono però lontani i target europei che dovrebbero portare, entro il 2030 ad avere non più di 1.586 morti sulle strade ogni anno. L’Italia presenta un eccesso di circa 500 vittime, dato che il target italiano dovrebbe essere 2.500 morti nel 2023.

Il costo sociale e materiale degli incidenti stradali

Il rapporto Istat sugli incidenti stradali ha anche stimato, con il supporto dell’Aci, dalla polizia di Stato, della polizia locale e dei carabinieri, il costo sociale e materiale che questo numero di incidenti stradali ha per l’Italia ogni anno. Secondo i calcoli, le sole morti causate dai sinistri comportano una spesa di 18 miliardi di euro, pari a circa l’1% del prodotto interno lordo nazionale.

A questa cifra, secondo quanto ricostruito da Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), vanno aggiunti più di 4 miliardi di euro in danni materiali alle auto, agli altri mezzi coinvolti e all’arredo stradale. Il totale quindi supererebbe i 22,3 miliardi di euro nel 2023. Danni in crescita rispetto agli anni passati, quando il minor traffico dovuto alle restrizioni pandemiche aveva alleviato anche le conseguenze degli incidenti stradali.

Spese che pesano sul nostro Paese più che altrove in Europa, dato che l’Italia rimane soltanto diciannovesima tra i Paesi con meno morti per incidenti stradali in Europa. Per ogni milione di abitanti nell’Ue si verificano ogni anno 45 morti. Nel nostro Paese invece i dati portano questa cifra a 52 morti per milione.