Ilva venduta entro un anno, la promessa del ministro Urso: chi è interessato all’acquisto

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso promette la vendita dell'Ilva di Taranto entro un anno, mentre si riaccendono gli altiforni

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 29 Settembre 2024 10:35

Durante l’inaugurazione della Fiera del Levante di Bari, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha parlato della situazione dell’ex Ilva di Taranto, che si trova in questo momento in mano allo Stato. L’acciaieria più grande d’Europa sarà presto fatta ripartire, ma il Governo non vuole che rimanga in mani pubbliche per troppo tempo.

L’obiettivo, stando a quanto detto da Urso stesso, è quello di vendere ai privati almeno in parte l’azienda entro un anno, facendo al contempo ripartire la produzione. Tutte le ipotesi sono ancora considerate valide, anche quella di vendere diverse parti del colosso dell’acciaio ad altrettanti compratori.

Urso sull’Ilva: “Lo Stato non le porta fortuna”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro dell’ex Ilva, l’impianto siderurgico di Taranto finito in mano allo Stato lo scorso anno. L’occasione è stata l’inaugurazione della Fiera del Levante, sempre in Puglia, a Bari, dove Urso ha chiarito che le intenzioni del Governo sono di vendere l’acciaieria, senza però perderne del tutto il controllo.

“Fondamentale che ci sia un forte presidio all’interno della società e nelle sue attività da parte dello Stato per evitare gli errori del passato” perché “non si può lasciare un privato da solo a fare quello che gli pare” ha dichiarato Urso riferendosi alle ultime esperienze che hanno segnato l’ex Ilva di Taranto.

“Mi auguro che entro la prima parte del prossimo anno si possano assegnare questi asset a chi crede davvero nella siderurgia italiana, e nella sua grande potenzialità. Se questo avverrà avremo chiuso l’intera operazione in un anno, caso unico nella storia di questo Paese. Partecipano in questa prima fase di manifestazione di interesse 15 Paesi” ha poi continuato. Queste manifestazioni di interesse dovranno essere però vincolanti.

La questione ambientale

Uno dei nodi cruciali del rilancio dell’ex Ilva è la sua compatibilità con le nuove regole ambientali: “Ora inizia la fase del data room, per poi presentare entro novembre un’offerta sostanziata da un significativo piano ambientale di riconversione Green dello stabilimento, un piano industriale produttivo, ovviamente occupazionale e sociale. Nel frattempo si potranno aggiungere altri attori perché la procedura prevede che possano presentarsi in cordata con altri” ha dichiarato il ministro per le Imprese.

“Se tutto andrà come programmato, entro la prima parte del prossimo anno, e quindi nell’arco di appena un anno, potremo avere l’assegnazione ad un altro grande player internazionale che ripristini le capacità competitive di quella che era l’Ilva di Taranto, o meglio l’Ilva d’Italia” ha continuato Urso.

Il ministro del Made in Italy ha anche annunciato che i due altiforni dell’impianto di Taranto saranno presto riattivati: “È già partito il piano creditizio nei confronti delle imprese fornitrici, di AdI, in appena sei mesi. Stanno già ricevendo i crediti per le loro forniture, ora aspetto che la Regione faccia la sua parte. Tra pochi giorni, inoltre, sarà riattivato l’altoforno 1 che era stato chiuso quasi due anni fa. E poi toccherà all’altoforno 2 che è stato chiuso maldestramente, senza svuotarlo. Di questo chiederemo conto”.