Sono trascorsi 10 anni dal debutto in Borsa di Poste Italiane, avvenuto il 27 ottobre 2015, al termine di quella che si è caratterizzata come la più grande IPO d’Europa. Da quella data il titolo ha inanellato una serie di successi, aggiornando più volte il massimo storico, più che triplicando la capitalizzazione dagli iniziali 8 miliardi di euro e distribuendo circa 7 miliardi di dividendi ai suoi azionisti. Un trend che la società guidata da Matteo del Fante conta di proseguire negli anni a venire.
L’anniversario è stato celebrato oggi a Milano nella sede di Borsa Italiana. Presente oltre all’Ad di Poste Matteo del Fante e alla Presidente Silvia Maria Rovere, anche il Direttore generale Giuseppe Lasco, l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana Fabrizio Testa ed il Sottosegretario all’Economia Federico Freni.
“La quotazione in Borsa ha segnato l’inizio di un percorso di trasparenza e di dialogo costante con il mercato, nel pieno rispetto della nostra missione di servizio pubblico”
ha sottolineato la Presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere.
Un successo frutto di strategie vincenti
“Abbiamo concentrato la nostra azione sull’innovazione e sulla realizzazione di strategie sostenibili di business che si sono dimostrate vincenti, mantenendo in ogni caso la nostra identità di azienda a forte vocazione sociale radicata sul territorio”
ha commentato l’Ad Del Fante. Il manager ha voluto anche quantificare questo successo, spiegando che ogni 100 euro investiti 10 anni fa sono oggi diventati 540 tra dividendi e crescita del titolo, in seguito ad una crescita media annua del 15% del risultato operativo, del 14% del dividendo.
La trasformazione digitale al centro
La crescita di Poste Italiane è stata sostenuta da una trasformazione digitale senza precedenti, che ha permesso all’azienda di affermarsi come la più grande piattaforma di pagamenti in Italia, con oltre 3 miliardi di transazioni annue, e come il primo emittente di carte di pagamento con oltre 30 milioni di carte in circolazione. Poste Italiane ha, inoltre, consolidato la leadership assicurativa, con masse gestite per 165 miliardi di euro e ha rafforzato il ruolo di porto sicuro del risparmio, con oltre 450 miliardi di attività garantite dallo Stato.
Il mercato ha premiato il titolo
Dal debutto sul mercato con una capitalizzazione di 8 miliardi di euro, Poste Italiane in questi anni ha più che triplicato il proprio valore, portando la capitalizzazione a oltre 26 miliardi, al termine di un percorso nel quale ha distribuito oltre 7 miliardi di euro di dividendi, garantendo ai suoi azionisti una remunerazione costante e crescente, frutto di una visione strategica di lungo periodo basata su innovazione, diversificazione del business e solidità patrimoniale.
Prospettive positive: utili e dividendi in crescita
Parlando a margine della cerimonia, Del Fante ha affermato che “le prospettive per fine anno buone”. “Abbiamo rialzato a luglio gli obiettivi sia per margine operativo che per l’utile netto”, ha ricordato l’Ad, dicendosi “ottimista” per la trimestrale che sarà presentata il prossimo 13 novembre. E con l’aumento degli utili ci saranno anche più dividendi per gli azionisti.
“Abbiamo una politica di dividendi che è basata sul 70% dell’utile netto, quindi per definizione se sale l’utile netto ci sono più dividendi“
ha confermato Del Fante.
Altra trance sul mercato? Non se ne parla
Il numero uno di Poste ha risposto anche ad una domanda sull’eventualità che il MEF collochi un’ulteriore tranche di azioni ed ha ammesso che “se n’era parlato” un anno fa, ma “l’azionista (il MEF) non ci ha dato indicazioni recenti ulteriori“. Lo Stato detiene attualmente il 29,26% della società, mentre un altro 35% è nel portafoglio d Cassa depositi e Prestiti.