Il mercato del lavoro USA conferma: Fed manterrà i tassi fermi a dicembre

La crescita di 119.000 posti di lavoro a settembre ha confermato un mercato del lavoro che cresce lentamente e l'aspettativa di un nulla di fatto della Fed sui tassi a dicembre

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Redazione

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Il mercato del lavoro USA è risultato più resiliente del previsto a settembre, confermando una crescita degli occupati moderata, ma anche un tasso di disoccupazione in aumento. Questo ha rafforzato le attese di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel 2026, ma è compatibile an che con l’aspettativa di un nulla di fatto a dicembre. I risultati del Job Report sono stati salutati con un certo ottimismo dal mercato azionario, che ha accelerato, mentre i rendimenti dei Treasury sono calati sul mercato obbligazionario.

I risultati del Job Report

Secondo il  rapporto pubblicato dal Bureau of Labor Statistics americano, l’economia statunitense ha creato 119.000 posti di lavoro a settembre, notevolmente superiore alle aspettative, dopo aver evidenziato una variazione di soli 4.000 posti di lavoro persi ad agosto dopo una revisione al ribasso della stima preliminare. Le stime di consensus per settembre erano di 50.000 unità. Anche il totale di luglio è stato rivisto al ribasso a 72.000, con un calo di 7.000 unità rispetto alla precedente pubblicazione

Il tasso di disoccupazione invece è leggermente salito al 4,4%, il livello più alto da ottobre 2021, includendo anche il lavoro part-time e coloro che non cercano lavoro (inoccupati). La retribuzione oraria media è aumentata dello 0,2% nel mese, rispetto ad un consensus dello 0,3%, e del 3,8% rispetto all’anno precedente contro un’attesa del 3,7%.

Nel complesso, il Job Report mostra che il mercato del lavoro è entrato nei mesi autunnali più o meno sullo stesso piano del resto dell’anno: un ritmo lento ma costante, con le aziende riluttanti ad assumere nuovi lavoratori o a licenziare la forza lavoro esistente in un periodo di insolita volatilità economica. Il rapporto pone fine ad un lungo periodo di assenza di dati, durante lo shutdown, ed illumina la strada alla Federal Reserve, che potrà decidere più serenamente la direzione della politica monetaria.

Un altro report del Dipartimento del Lavoro sulle domande di sussidio di disoccupazione ha evidenziato un aumento di 220.000 unità nella settimana conclusasi il 15 novembre, in calo di 8.000 unità rispetto al periodo precedente e inferiori alle previsioni di consensus di 227.000 unità.

La reazione positiva dei mercati

Wall Street ha aperto in rialzo in scia a questi dati, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono rimasti per lo più in calo, poiché gli operatori hanno continuato a scommettere che la Federal Reserve non abbasserà i tassi nella riunione del 9-10 dicembre e che potrebbe invece far slittare un altro intervento al 2026.

L’indice Nasdaq ha avviato gli scambi in rialzo del 2,2%, mentre l’indice S&P 50o avanza dell’1,8% ed il Dow Jones dell’1,3%. I rendimenti dei Treasury decennali sono in calo di 2,1 punti base al 4,112%, dopo essersi mossi fra un minimo del 4,105% ed un massimo del 4,168%.

I verbali del FOMC

I verbali dell’ultima riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, tenutasi il 28-29 ottobre 2025, hanno confermato l’incertezza sulla probabilità di un taglio dei tassi a dicembre, date le persistenti divisioni all’interno del comitato sulla percezione relativa all’inflazione ed alla disoccupazione.

Diversi funzionari della Federal Reserve hanno sostenuto che sarebbe opportuno mantenere i tassi di interesse invariati per il resto del 2025 e si sono mostrati contrari alla riduzione del tasso di riferimento della Fed in quella riunione. Tuttavia, altri partecipanti hanno affermato che un altro taglio “potrebbe essere appropriato” a dicembre, se l’economia si evolvesse più o meno come previsto prima della prossima riunione.