Dura reazione del governo tedesco all’ultima mossa di UniCredit in Germania. La banca guidata da Andrea Orcel “ha intrapreso ancora una volta un’azione non coordinata e non amichevole”, ha detto un portavoce dell’esecutivo, dopo che UniCredit ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. La posizione complessiva di UniCredit ammonta ora a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati.
L’operazione di UniCredit
UniCredit ha spiegato che il prezzo medio di ingresso per l’intera posizione in Commerzbank è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti, si legge in una nota, dove viene sottolineato anche che l’esposizione economica di UniCredit è “quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità“.
Questa operazione “conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato” e “riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonché l’importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese”.
La posizione rimane al momento solo un investimento e non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM, viene sottolineato. La mossa di UniCredit è arrivata all’indomani della richiesta di Banco BPM alla CONSOB per l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima.
La posizione della Germania
Scendendo nei dettagli, il governo tedesco ha detto di essere impegnato per trovare una soluzione per Commerzbank e di rifiutare “l’approccio non coordinato e non amichevole” di UniCredit. Berlino, ha aggiunto il portavoce, sta lavorando a una soluzione per Commerzbank e deplora che la nuova iniziativa di UniCredit sia stata presa prima delle elezioni legislative tedesche che si terranno in febbraio.
“Il governo federale ha anche una visione critica dei piani di UniCredit perché l’integrazione di due grandi banche di importanza sistemica comporta sempre rischi considerevoli, ad esempio per i dipendenti”, ha aggiunto.
La nomina in Commerzbank
Sempre nelle ultime ore, il governo tedesco ha proposto che Sabine Lautenschlaeger venga eletta nel supervisory board di Commerzbank.
“Siamo molto lieti che Lautenschlaeger, in qualità di ex supervisore bancario e membro del comitato esecutivo della BCE, desideri contribuire con la sua vasta conoscenza ed esperienza al lavoro del supervisory board – ha detto Eva Grunwald, che fa parte del board dell’agenzia tedesca delle finanze.