Borse negative: mercato del lavoro USA fragile. Cosa farà la Fed?

Si chiude una settimana negativa per le principali borse europee, alle prese con il dato sui disoccupati USA che ha mostrato una perdita di slancio nel terzo trimestre, dopo aver subito un drastico rallentamento nella prima metà dell'anno

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Redazione

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Settimana negativa per le principali borse europee, con la crescita dell’occupazione negli USA che è ripresa, a settembre, dopo il calo del mese precedente, e il tasso di disoccupazione è aumentato, evidenziando una serie di tendenze contrastanti in un mercato del lavoro fragile.

I dettagli del Non-Farm Payrolls

I dati del Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che le buste paga non agricole sono aumentate di 119.000 unità dopo la revisione al ribasso del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il massimo degli ultimi quattro anni al 4,4%, con la crescita della forza lavoro.

Impatti sulla Federal Reserve

I dati di ottobre e novembre non sono stati pubblicati, il Bureau of Labor Statistics ha annunciato che verranno diffusi insieme a dicembre. Ciò significa che la Federal Reserve, al suo meeting del 9-10 dicembre, avrà un quadro incompleto e dovrà decidere la politica monetaria basandosi soprattutto sul dato di settembre. Dai verbali del FOMC di ottobre, pubblicati in settimana, sono emerse “opinioni fortemente divergenti” sull’eventualità di mantenere i tassi invariati per quest’anno (dopo il taglio deciso in quella sede, riguardo al quale il documento ha riportato come “diversi” funzionari non fossero d’accordo): “molti partecipanti hanno suggerito che, in base alle loro prospettive economiche, sarebbe opportuno mantenere invariati i tassi di riferimento per il resto dell’anno”, mentre altri partecipanti hanno affermato che un’altra riduzione a dicembre “potrebbe essere appropriata se l’economia non si evolvesse più o meno come previsto”.

Nvidia mette a posto l’IA

Altro appuntamento clou della settimana è stata la pubblicazione dei conti di Nvidia: le sue previsioni per il quarto trimestre e i commenti decisamente ottimistici del CEO, che ha sottolineato che “la domanda di capacità di calcolo continua ad accelerare” e ha affermato che “l’intelligenza artificiale si sta diffondendo ovunque e può fare tutto”, hanno fornito rassicurazioni sull’andamento delle aziende collegate all’intelligenza artificiale.

Bitcoin ai minimi da 7 mesi sotto i 90 mila dollari

I dubbi sulle prossime mosse della Fed ha contribuito a far scendere il Bitcoin sotto i 90.000 dollari e toccare i livelli minimi da 7 mesi. Dai massimi visti nei mesi scorsi, la principale criptovaluta per capitalizzazione è scesa di circa il 30% dal picco di 126 mila dollari toccato alla fine di ottobre.

Dollaro forte spinge giù l’oro

Un trend condiviso anche dall’oro che sui mercati asiatici nell’ultima seduta ha ampliato le perdite, complice anche il rafforzamento del dollaro. Sul fronte dei metalli preziosi, il mercato prezza una probabilità crescente di tassi “higher for longer” e questo rende gli asset privi di rendimento meno attraenti rispetto ai Treasury. In parallelo, la forza del dollaro ha messo sotto pressione anche platino, argento e rame, che hanno invertito il recupero della scorsa settimana.

La performance settimanale delle borse

La peggiore performance della settimana viene registrata dalle piazze di Milano e Madrid entrambe in ribasso di oltre il 4%. Giù del 3,9% la borsa di Francoforte, mentre Parigi scivola del 3% e Londra del 2,7%. Il finale si prefigura in calo anche per la borsa di Wall Street.

I migliori e peggiori a Piazza Affari

A Piazza Affari, la peggiore performance viene registrata da Leonardo che lascia sul terreno il 10,3%, seguita da STM, Stellantis e Nexi, tutte in discesa dell’8%. Best performer, invece, è Azimut in salita del 3,2%. Bene, inoltre, i titoli delle utilities: Terna (+3,1%), Hera (+1,6%), Italgas (+2,3%), Snam (+1,2%), che hanno beneficiato della loro natura difensiva in un contesto di mercato incerto.