Chiusura in leggero rialzo per le Borse europee, mentre continua a sovraperformare Londra, che termina la giornata con un buon guadagno. L’attenzione degli investitori è sulle trimestrali, che stanno entrando nel vivo anche in Europa. Stamattina, Eni ha annunciato l’incremento del programma di buyback del 20% dopo risultati del terzo trimestre superiori alle attese, Natwest ha registrato un aumento del 30% degli utili del terzo trimestre e migliorato il suo obiettivo di performance per l’anno, Sanofi ha annunciato un utile nel terzo trimestre superiore alle aspettative degli analisti.
Le novità odierne
Sul fronte macroeconomico, l’evento clou è stato il rilascio dell’inflazione USA: i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente meno del previsto a settembre, contribuendo a mantenere la Federal Reserve sulla buona strada per un ulteriore taglio dei tassi di interesse la prossima settimana. In Eurozona ad ottobre i PMI flash hanno sorpreso al rialzo: l’indicatore manifatturiero è salito a 50 (contro attese di stabilità a 49,8), quello dei servizi a 52,6 (contro attese di marginale calo a 51,2) e quello composito a 52,2 (contro attese di marginale calo a 51,1).
Novità anche sulle mosse di Donald Trump: la Casa Bianca ha confermato che il presidente USA incontrerà il presidente Xi Jinping la prossima settimana, in vista di un’imminente scadenza per l’imposizione di ulteriori tariffe statunitensi del 100% sulle importazioni cinesi; inoltre, Trump ha dichiarato che avrebbe immediatamente interrotto tutti i negoziati commerciali con il Canada, citando una pubblicità canadese contro il suo piano tariffario in cui era presente la voce dell’ex presidente Ronald Reagan.
I listini europei
Tra i listini europei sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un moderato +0,13%, passi in avanti per Londra, che segna un incremento dello 0,70%, e resta vicino alla parità Parigi (0%).
Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,25%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,22%, portandosi a 45.119 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,37%); sulla stessa linea, poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,34%).
I titoli a Milano
Tra i best performers di Milano, in evidenza Lottomatica (+2,68%), Stellantis (+2,34%), Banca Popolare di Sondrio (+2,14%) e BPER (+2,07%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Saipem, che ha terminato le contrattazioni a -4,08%. Vendite su Unicredit, che registra un ribasso dell’1,67%. Seduta negativa per STMicroelectronics, che mostra una perdita dell’1,58%. Giornata fiacca per Tenaris, che segna un calo dell’1,08%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Ferragamo (+13,32%), Ferretti (+6,86%), Comer Industries (+3,93%) e Maire (+2,94%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Safilo, che ha chiuso a -5,93%. Sotto pressione LU-VE Group, che accusa un calo dell’1,61%. Scivola Cembre, con un netto svantaggio dell’1,58%. Piccola perdita per Banca Ifis, che scambia con un -1,43%.
Le banche centrali
La Fed probabilmente ridurrà di 25 punti base il suo intervallo obiettivo per i tassi, portandolo al 3,75-4,00%, al termine della riunione di due giorni del 29 ottobre. Intervenendo poco prima del blackout pre-riunione, il presidente della Fed Jerome Powell aveva dichiarato che “le prospettive per l’occupazione e l’inflazione non sembrano essere cambiate molto dalla nostra riunione di settembre”.
La riunione della BCE della prossima settimana sarà probabilmente relativamente tranquilla, poiché il Consiglio direttivo rimane in modalità attendista. I dati pubblicati dopo la riunione di settembre hanno confermato ampiamente lo scenario di base della BCE, indicando una crescita economica debole ma positiva e un’inflazione prossima al target.
La Bank of Canada potrebbe tagliare nuovamente i tassi di 25 punti base mercoledì, al 2,25%, ma la mossa è incerta. La Bank of Japan probabilmente rimarrà in attesa giovedì, con tassi allo 0,50%, aspettando le prime decisioni di politica fiscale del nuovo governo.
Il nuovo BTP Valore
I piccoli risparmiatori italiani hanno mostrato un solido interesse per l’ultimo collocamento del BTP Valore, facendo raccogliere al Tesoro 16,6 miliardi di euro dal titolo ottobre 2032 dedicato al retail. La domanda da parte di famiglie e imprese non finanziarie si è rivelata superiore a quella delle ultime due offerte dedicate ai retail di quest’anno: l’asticella si era fermata a 14,9 miliardi per il BTP Più a otto anni a febbraio e 6,53 miliardi per il BTP Italia in maggio. Nessuna sorpesa dal MEF a fine collocamento: i tassi annuali definitivi del titolo sono stati confermati sul livello annunciato lo scorso 17 ottobre: 2,60% per il 1°, 2° e 3° anno; 3,10% per il 4° e 5°; 4% per il 6° e 7° anno.