Questa diretta è stata chiusa alle 18 di martedì. Qui le notizie in diretta di Borsa di mercoledì 10 ottobre.
Le Borse europee chiudono tutte in territorio negativo nella giornata dell’8 ottobre, appesantite dalle tensioni internazionali e dall’assenza di stimoli all’economia da parte della Cina. Milano si mantiene poco sotto la parità a -0,25%, mentre fa meglio il Dax di Francoforte a -0,11%. Parigi riesce a riprendersi parzialmente da un’apertura complicata e si ferma a -0,74%. Profondo rosso per Londra, che chiude in peggioramento a -1,37%.
A Milano è Italgas a guidare i titoli in maggiore crescita, chiudendo al +3,34%. Segue Monte dei Paschi che tocca in chiusura il 2,40% di aumento. Limita i danni quello che per lunghi tratti della giornata è stato il peggior titolo della Borsa italiana, Moncler, che chiude a -1,38%. Molto peggio alcuni titoli energetici: Sapiem il peggiore, -2,48%, segue Eni a -2,14%. Male anche Stellantis, -1,85% e STMicroelectronics, -1,82%.
Borsa ore 12: l’Europa limita le perdite, male Moncler
La mattinata delle borse europee ha continuato in negativo, anche se buona parte dei listini dell’Ue è riuscita a contenere le perdite. Il Dax di Francoforte riduce il calo di apertura recuperando parte del terreno perduto e attestandosi su un calo dello 0,30%. Riduce leggermente le perdite anche il Cac 40 di Parigi, che torna sotto l’1% di perdita a -0,94%. Peggiora soltanto Londra, che rallenta fino a toccare -1,17%.
Anche Milano si accoda al resto delle Borse europee e, dopo aver sfiorato un calo di mezzo punto, recupera con il Ftse Mib che si attesta attorno al -0,28%. Conferma la frenata dell’apertura Moncler, con un miglioramento marginale a -2,33%. Male ancora anche Campari, ancora a -1,30%, Iveco -1% e Nexi, -1,02%. Si distinguono tra i migliori ancora Italgas, Bper e Monte dei Paschi, che mantengono gli aumenti dell’apertura, mentre anche Ferrari inizia ad accumulare una crescita importante a +0,83%
Borsa ore 9:00: Milano parte piano, male il resto d’Europa
Inizio debole per la Borsa di Milano, con l’indice principale Ftse Mib che si attesta attorno al -0,20% in apertura. Ancora agitata Moncler, il peggiore in apertura con un calo di quasi il 3% sulla fine delle contrattazioni di ieri. Sono in difficoltà anche Campari e STMicroelectronics, che cedono entrambe circa l’1,4%.
Bene invece Italgas che si attesta attorno a un rialzo del 1,5%, seguita da Bper banca al +1,15%. Sopra l’1% anche Diasorin, mentre appena sotto, a +0,84% c’è Monte dei Paschi di Siena, come previsto dopo la comunicazione della partecipazione di Barclays attorno al 5% delle azioni dell’istituto di credito italiano.
Anche il resto d’Europa è però in rosso principalmente a causa dell’aumento delle tensioni internazionali, in particolare in Medio Oriente. Il Dax di Francoforte perde lo 0,80%, nonostante i dati postivi della produzione industriale tedesca di agosto. Fa peggio il Cac40 di Parigi, che in apertura l’1,01%, unica grande Borsa europea a scendere sotto il punto percentuale. Londra non è però lontana, con il Ftse 100 che apre a -0,85%.
Spread in leggero rialzo a 133 punti base
Lo spread tra i BTp e i Bund tedeschi è in lievissimo rialzo a 133 punti, dopo che nella giornata di ieri si era mantenuto stabile sulla quota di 131 punti base. L’aumento del differenziali tra i buoni del tesoro decennali di Roma e quelli di Berlino è dovuto a un aumento dei rendimenti dei primi, che toccano il 3,55% dopo essersi attestati a 3,52% nella giornata di ieri
Borse asiatiche a due facce dopo l’exploit cinese
Inizio giornata caratterizzato dal pessimismo verso l’apertura delle Borse europee. Dopo una chiusura leggermente positiva nella giornata di ieri, Milano potrebbe partire ancora in negativo, in scia con la settimana difficile appena conclusa. I titoli che potrebbero mettersi in mostra sono i bancari, con Unicredit che e Monte dei Paschi che reagiranno alle notizie dell’espansione di due partecipazioni straniere, rispettivamente Goldman Sachs Group e Barclays.
La giornata asiatica è stata caratterizzata da una crescita improvvisa dei listini cinesi, con rialzi tra il 10% e il 12% di Shanghai Shenzhen. Un exploit atteso, dato che le contrattazioni in Cina sono ferme da una settimana per la Golden Week e che lo Stato si prepara a nuovi stimoli per rilanciare l’economia. Sia Hong Kong che Tokyo si avviano però a una chiusura in negativo, appesantite dalle incertezze sul Medio Oriente e dal prezzo del petrolio.