La Banca d’Inghilterra segue a ruota la BCE e taglia i tassi ad inizio 2025, con un aggiustamento dei tassi di 25 punti base, in linea con quello annunciato dalla Bce la scorsa settimana. Un taglio che tenta di rilanciare un’economia che stenta e che fa perno su un rallentamento dell’inflazione. Più cautela per i prossimi mesi, quando è consigliato un approccio cauto e graduale.
La sterlina si è svalutata dopo la decisione della BoE, attestandosi a 1,1956 contro euro (-0,5%) ed a 1,2398 contro il biglietto verde (-0,86%).
Una decisione presa a maggioranza
Il comitato di politica monetaria della Bank of England (BoE) ha votato per ridurre il tasso di interesse chiave di 25 punti base al 4,5% con una maggioranza di 7-2, centrando pienamente le attese degli analisti. Due membri avrebbero preferito ridurre il tasso di interesse di 50 punti base, ovvero al 4,25%. Nessuno ha votato per il mantenimento dei tassi sull’attuale livello.
Inflazione in calo
La decisione è stata presa dai banchieri centrali britannici grazie al calo dell’inflazione. “Negli ultimi due anni – spiega lo statement – si sono registrati notevoli progressi nella disinflazione, poiché i precedenti shock esterni si sono attenuati e la posizione restrittiva della politica monetaria ha frenato gli effetti di secondo round e stabilizzato le aspettative di inflazione a lungo termine”.
“Tali progressi hanno consentito al Monetary Policy Comittee di ritirare gradualmente un certo grado di moderazione politica, mantenendo al contempo il tasso di interesse di 0,25 punti percentuali in territorio restrittivo in modo da continuare a eliminare le persistenti pressioni inflazionistiche”.
Guardando avanti
La BoE prevede che i maggiori costi energetici globali e le variazioni regolamentate dei prezzi spingeranno l’inflazione CPI al 3,7% nel terzo trimestre del 2025, anche se si prevede che le pressioni inflazionistiche interne sottostanti diminuiranno ulteriormente. Mentre si prevede che l’inflazione CPI tornerà attorno al target del 2%, il Comitato presterà molta attenzione a qualsiasi conseguente segnale di pressioni inflazionistiche più duraturo.
Inoltre, si prevede che la crescita del PIL riprenderà da metà anno. Il mercato del lavoro ha continuato a rilassarsi e si ritiene che sia ampiamente in equilibrio. La crescita della produttività è stata più debole di quanto stimato in precedenza e il Comitato ritiene che la crescita della capacità di offerta dell’economia si sia indebolita. Di conseguenza, si ritiene che il recente rallentamento della domanda abbia portato solo a un piccolo margine di allentamento.
Strategia cauta e graduale
Sulla base delle aspettative in evoluzione sulle prospettive di inflazione a medio termine, i membri della BOE ritengono “appropriato un approccio graduale e cauto“, improntato all’ulteriore ritiro della restrizione della politica monetaria.