Fiducia dei consumatori in calo, le famiglie continuano a tagliare le spese

Ad agosto la fiducia degli italiani scende: cresce la preoccupazione per il futuro economico, la disoccupazione e le possibilità di risparmio

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Gli italiani continuano a non fidarsi dell’attuale situazione economica del Belpaese, passando da 97,2 a 96,2. Numeri che suonano come un campanello d’allarme, visto che storicamente i dati di agosto dell’Istat erano sempre in positivo, grazie anche all’effetto vacanze. Un segnale quindi che nemmeno le ferie hanno portato un minimo di benessere negli italiani.

Gli italiani tendono a risparmiare

Analizzando le diverse componenti dell’indice, emergono trend distinti. Tra i dati che saltano all’occhio ci sono quelli relativi al risparmio:

  • l’opportunità attuale del risparmio è molto elevata (+136,3);
  • le possibilità future di risparmio sono negative (-12,5).

Ciò suggerisce che le famiglie preferiscono accantonare ora (magari per cautela o per sfruttare rendimenti) e rimandano l’idea di risparmiare in prospettiva, in vista di spese importanti o semplicemente perché non hanno abbastanza soldi.

Fortemente negativa anche l’opportunità all’acquisto di beni durevoli (-60,0): la domanda per elettrodomestici, auto, arredamento è probabilmente contenuta, con effetti immediati su settore retail e produzione.

L’economia italiana spaventa

La situazione economica dell’Italia preoccupa le famiglie (-67,2 ad agosto), mentre i giudizi sul bilancio familiare risultano positivi (+22,6 ad agosto). Dati diversi, che stanno a significare come le famiglie percepiscano difficoltà a livello macro (come inflazione e contesto nazionale) ma ritengono di poter gestire relativamente meglio la propria situazione quotidiana.

Le attese sulla situazione economica della famiglia sono invece peggiorate (-19,6 ad agosto), segnale che la fiducia personale potrebbe deteriorarsi se il contesto generale non migliora. Le attese sulla disoccupazione sono elevate (+28,8), a indicare che molti auspicano un aumento dei posti di lavoro.

Le associazioni: “Nemmeno l’estate ha aiutato gli italiani”

Come ci sono dati positivi, altri sono invece negativi. Normalmente l’estate portava un po’ più di ottimismo tra gli italiani, ma quest’anno l’umore resta basso. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il dato Istat sulla fiducia di agosto:

Il fatto preoccupante, però, è che di solito in agosto si assisteva all’effetto vacanze. Le ferie, insomma, di regola sostengono l’ottimismo degli italiani fino a settembre, quando dopo il rientro dalla villeggiatura devono fare i conti con la prima stangata, quella della scuola. Stavolta, invece, anche nel mese tipico delle vacanze scende la fiducia. È ancor più allarmante, poi, che peggiorino anche le attese sulla situazione economica della famiglia, da -13,2 a -19,6, ben 6,4 punti percentuali in meno. Insomma, gli italiani non si attendono un futuro roseo.

Del resto, non poteva essere diversamente all’indomani di un’estate che gli italiani hanno trascorso all’insegna del risparmio e delle rinunce. Sulle condizioni delle famiglie sempre più precarie pesa anche il rientro a scuola, che comporterà esborsi notevoli: l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che per ogni studente, tra spese per i libri di testo e corredo scolastico, si arriverà a spendere in un anno circa 1.200 euro.

Proprio Federconsumatori lancia l’allarme:

Preoccupa l’assordante silenzio del Governo sulla crescente sofferenza economica delle famiglie e sulla preoccupante crescita delle disuguaglianze. Per questo riteniamo sempre più urgente avviare alcuni interventi immediati che aiuterebbero le famiglie, sostenendone il potere di acquisto e l’intero sistema economico, rilanciando la domanda interna.