Fiducia dei consumatori in crescita ma gli italiani hanno paura di non arrivare a fine mese

Cresce la fiducia dei consumatori in Italia a maggio, ma rimane per quasi tutti i parametri sotto i livelli del 2021, in linea con il 2023

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Gli ultimi dati Istat sulla fiducia dei consumatori fanno registrare un aumento a maggio, dopo il calo di aprile. Quasi tutti gli indicatori considerati dall’istituto di statistica per calcolare questo parametro sono risultati in crescita, anche solo leggermente, tranne però un singolo parametro.

Le prospettive sul bilancio familiare infatti continuano a non essere positive, raggiungendo il dato più basso da inizio anno. In generale la fiducia dei consumatori è più bassa rispetto al confronto con il 2021, considerato il dato di paragone in questa rilevazione. Anche all’interno del solo 2024 non si tratta di un dato positivo, rimanendo sotto la soglia del 97 fissata a febbraio come dato massimo.

La fiducia dei consumatori a maggio

Cresce su base mensile la fiducia dei consumatori in Italia, raggiungendo 96,4 contro i 95,2 di aprile. Un risultato che conferma l’andamento degli ultimi anni. Dopo una netta ripresa dal crollo del dato nel 2022 infatti, dovuto al picco dell’inflazione, le rilevazioni non hanno raggiunto, se non per alcuni singoli valori, i dati del 2021 a cui sono paragonati.

La rilevazione sulla fiducia dei consumatori infatti prende come riferimento il dato del 2021, assegnandoli il valore di 100. Su quello viene poi calcolata la variazione, che quindi porta a un paragone con la media di quell’anno. Il dato rimane quindi simile a quello del secondo anno della pandemia, anche leggermente inferiore.

Per i consumatori italiani, è il clima economico a essere quello più positivo. Questo parametro si basa sul semplice andamento del sistema produttivo del Paese e dell’occupazione, ed è l’unico a superare i 100 punti, attestandosi si dati migliori di quelli del 2021. Il climi personale, corrente e futuro si attestano invece tutti sotto quella soglia, rispettivamente a 94,4, 97 e 95,7. Tutti questi parametri mostrano comunque una crescita rispetto al mese di aprile, il peggiore dall’inizio del 2024.

I dati Istat scorporati: le paure degli italiani

La fiducia dei consumatori si basa su 9 parametri di rilevazione in totale, che vanno a comporre i 4 “climi”. Anche in questo caso, nel mese di maggio è stato mostrato un miglioramento rispetto ad aprile piuttosto generalizzato, con la sola eccezione del bilancio familiare. Le prospettive sulle finanze del nucleo sono peggiorate nell’ultimo mese, passando da un saldo di +15,6 sul 2021 a uno di +12,5.

Non si tratta però del dato peggiore rispetto a tre anni fa. Tra le sensazioni più negative c’è quella sulla situazione economica dell’Italia, valutata 66,8 punti in negativo. Negative anche le aspettative future sull’economia italiana, a -34,9 punti, in miglioramento su aprile ma in chiaro peggioramento sull’inizio dell’anno, quando si attestava attorno ai -25 punti. Male anche il giudizio sulla situazione economica della famiglia, a -35 punti.

Il dato con la variazione più positiva in assoluto è quello sulle opportunità di risparmio, che raggiunge la cifra massima dall’inizio del 2024 a +146,7 punti di saldo. Variazione molto negativa anche sull’acquisto di beni durevoli, a -73 in linea con i risultati del resto del 2024. Pesa su quest’ultimo dato l’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce per contrastare l’inflazione. Una circostanza che dovrebbe cambiare a breve, con diverse figure della Banca centrale europea che hanno segnalato un possibile taglio dei tassi già a partire da giugno.