Stangata Rc Auto: le regioni dove costa di più e di meno

Ecco la classifica regionale delle medie costo per l'assicurazione auto. Il primo posto, in negativo, è davvero preoccupante: si paga il 73% in più della media nazionale

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’aumento dei prezzi è ormai quasi all’ordine del giorno. Si moltiplicano le proteste, considerando come il livello degli stipendi resti fisso e rivolto verso il basso rispetto agli altri principali Paesi europei.

Non dovrebbe stupire, dunque, il fatto che sia stato registrato un innalzamento delle tariffe anche nel campo delle Rc Auto che, a seconda della regione, presentano fasce di costo ben differenti. Il confronto con il 2022 è impietoso e di seguito riportiamo l’analisi relativa all’intero territorio italiano, da Nord a Sud.

Rc Auto: quanto è aumentata in un anno

L’analisi condotta dall’Osservatorio di Facile.it, in relazione a un campione superiore a 11 milioni di preventivi, ha evidenziato un notevole aumento dei costi per le Rc Auto dal 2022 al 2023. A confronto lo stesso periodo, a un anno di distanza. Il risultato? In media il 27.9% d’aumento, il che si traduce, da settembre a settembre, in circa 130 euro versati per lo stesso tipo di copertura assicurativa.

Lo sguardo rivolto all’Italia intera ha ovviamente evidenziato delle nette differenze. Basti pensare a Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, i cui dati non risultano determinanti ai fini statistici. Ciò vuol dire che la situazione, favorevole, è rimasta immutata per lo più. Di seguito vediamo in quali regioni sono stati registrati invece i maggiori aumenti, in quali i minori, tra quelli statisticamente rilevanti, e cosa si nasconde nel mezzo, che rappresenta dunque la media nazionale.

Rc Auto, la classifica dei prezzi regionali

Eccezion fatta per Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, dunque, nella parte bassa della classifica c’è il Friuli-Venezia Giulia. È questa la regione ad aver subito il minimo aumento statisticamente rilevante. È la regione meno cara, con una media costo annuale di 415.92 euro per un veicolo a quattro ruote.

Di poco superiore il Trentino-Alto Adige, con media costo di 443.88 euro. Si avvicinano invece nettamente a quota 500 euro, che per alcune regioni sarebbe un sogno, Lombardia e Veneto. Siamo rispettivamente a quota 474.38 e 498.90 euro annuali. Da qui in poi i costi, in media, per un veicolo a quattro ruote superano la soglia dei 500 euro. Di poco in Abruzzo, 509.76, e in misura notevole nelle Marche, 563 euro. Nel mezzo Emilia-Romagna, Sardegna e Piemonte, rispettivamente a quota 521.14, 539.35 e 556.01 euro.

Arriviamo quindi alla parte alta della classifica, dove le regioni sfiorano e superano ampiamente quota 600 euro. L’unica al di sotto è l’Umbria, con 570.69 euro di media. Seguono Liguria, Sicilia, Lazio e Toscana, con 614.83, 617.24, 639.91 e 651.84 euro annuali. Terzo posto per la Puglia, con 665.36 euro e medaglia d’argento per la Calabria, a quota 673.07 euro.

Ben poca sorpresa, infine, nell’annunciare l’ennesima maglia nera per la Campania. È a dir poco sorprendente come la media nazionale, oggi pari a 614.39 euro, venga superata del 73%. Per essere chiari, ciò ammonta a una spesa annua per un veicolo a quattro ruote, in media, di 1.062.49 euro. Da anni si discute in merito alle disuguaglianze regionali sul fronte dell’Rc Auto, ma nulla è mai stato fatto in merito. Nell’ambito assicurazione pesano le statistiche delle truffe, stando a quanto si ripete da anni, ma è assurdo pensare che un cittadino onesto non possa “ripulire” il proprio file assicurativo, cancellando la colpa di vivere in Campania (in alcune province, in realtà, ndr), neanche dopo anni senza incidenti o addirittura in prima classe.