L’export dell’Italia a luglio 2024 segna un lieve calo su base mensile (-0,5%) mentre il dato, riferito alla base annua, mostra una crescita del +6,8% in valore e del +4,3% in volume. A certificarlo è l’Istat, che mostra come a luglio siano inoltre cresciute le importazioni (+1,1%). E nel trimestre maggio-luglio 2024 l’export è calato del -2,8% e l’import del -0,5%, rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo, la diminuzione su base mensile dell’export è più contenuta per l’area Ue (con una media del -0,2%) rispetto a quella dei Paesi extra Ue (-0,7%).
L’andamento dell’export in Italia
La crescita su base annua riguarda quasi tutti i settori produttivi con l’eccezione dei mezzi di trasporto e pelletteria. E riguarda anche tutti i maggiori partner commerciali dell’Italia, con l’esclusione dell’Austria.
I settori che contribuiscono maggiormente all’aumento dell’export italiano sono: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+21,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,7%), sostanze e prodotti chimici (+15,3%), macchinari e apparecchi cosiddetti “non classificati altrove” (+5,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,8%).
Le sole riduzioni su base annua riguardano le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-14,4%), autoveicoli (-7,5%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-2,1%).
Il saldo commerciale a luglio 2024 è pari a +6.743 milioni di euro (era +6.109 milioni a luglio 2023). Il deficit energetico si attesta a -4.792 milioni, da -4.849 milioni dell’anno prima. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici sale da 10.958 milioni di luglio 2023 a 11.535 milioni di luglio 2024.
Questa la top five dei Paesi che apportano i contributi maggiori alla nostra economia:
- Spagna (+12,6%);
- Paesi Bassi (+18,3%);
- Francia (+4,7%);
- Belgio (+15,2%);
- Asean (Paesi del sud-est asiatico +21,8%).
Contributi all’export
Di seguito la classifica di luglio relativa ai settori produttivi che hanno maggiormente contribuito all’export italiano:
Settore | Variazione |
---|---|
Farmaceutica | +21,4% |
Alimentari | +15,7% |
Chimica | +15,3% |
Macchinari | +5,3% |
Metalli | +7,8% |
Apparecchi elettrici | +13,6% |
Altra manifattura | +11,5% |
Abbigliamento | +6,6% |
Raffinazione | +11,1% |
Gomma-plastica | +6,2% |
Mobili | +5,9% |
Tessili | +4,6% |
Elettronica | +2,3% |
Prodotti minerali non met | +1,3% |
Pelletteria | -2,1% |
Autoveicoli | -7,5% |
Altri mezzi trasporto | -14,4% |
Contributi all’import
Di seguito la classifica di luglio relativa ai settori produttivi che hanno maggiormente contribuito all’import italiano:
Settore | Variazione |
---|---|
Chimica | +15,9% |
Farmaceutica | +24,6% |
Alimentari | +16,2% |
Metalli | +6,6% |
Agricoltura | +11,1% |
Altri mezzi trasporto | +8,4% |
Raffinazione | +11,3% |
Petrolio greggio | +5,2% |
Gomma-plastica | +9,3% |
Carta-stampa | +16,1% |
Elettronica | +3,3% |
Altra manifattura | +6,9% |
Autoveicoli | +2,0% |
Macchinari | +0,3% |
Pelletteria | -3,5% |
Apparecchi elettrici | -2,7% |
Gas naturale | -6,5% |
Abbigliamento | -7,2% |
A luglio i prezzi all’import tornano a crescere su base mensile, dopo l’interruzione di giugno, e mostrano un’accelerazione della crescita tendenziale. Il dato è spiegabile principalmente in relazione ai rialzi dei prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro, soprattutto petrolio ed energia elettrica.
Settori in crisi
I numeri, si sa, vanno interpretati. E al fine di avere un quadro chiaro della situazione economica, i numeri dell’export italiano di luglio vanno messi in relazione con altri dati, sempre certificati dall’Istat, dai quali emerge in particolare la sofferenza di due pilastri dell’economia italiana: quelli della produzione industriale relativamente al settore auto su base annua (-35%) e quelli dell’andamento del settore tessile-abbigliamento (-18%).
Nella moda, in particolare, Confartigianato certifica la perdita di 1,8 miliardi di euro nei primi 6 mesi del 2024. Le aziende, soprattutto quelle del Nord e del Centro-Nord, hanno visto crollare di 9,7 milioni di euro al giorno i ricavi delle vendite all’estero.