Doom, l’agenzia di Fedez quadruplica l’utile in un anno: 1,3 milioni di euro nel 2023

Doom di Fedez ha quadruplicato l'utile nel 2023, raggiungendo 1,3 milioni di euro. Crescono anche i ricavi, da 10 a 11,46 milioni di euro

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Nel 2023, Doom, l’agenzia di talenti di Fedez, ha segnato un anno di successi in campo economico. L’agenzia ha chiuso l’esercizio finanziario con utili di 1,3 milioni di euro, una crescita marcata rispetto ai 392.502 euro del 2022. Inoltre, i ricavi delle vendite sono aumentati da 10 a 11,46 milioni di euro.

Doom: l’agenzia di Fedez tra TikToker e influencer

Doom è un’agenzia di management specializzata nella gestione dei diritti e nella promozione di talenti nel settore dello spettacolo. Si focalizza prevalentemente su TikToker e influencer, ma gestisce anche personalità di spicco in altri ambiti. Tra i nomi più noti che fanno parte del portafoglio di Doom ci sono Andrea Damante, Elisa Altamura, Andrea Zelletta, Natalia Paragoni e Gaia Visco Gilardi. Questi talenti beneficiano della vasta rete di contatti dell’agenzia, che facilita collaborazioni con marchi e sponsorizzazioni di rilievo.

In passato, Doom ha rappresentato anche figure di spicco come Marcell Jacobs e Nicolò Zaniolo. Tuttavia, la collaborazione con Jacobs si è interrotta a causa di una disputa legale.

Alla guida di Doom c’è Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez, che ricopre il ruolo di amministratrice unica. Durante l’assemblea dei soci del 28 giugno scorso, Berrinzaghi ha rappresentato anche la Zedef, la società di Fedez che detiene il 100% del capitale di Doom.

Il 2023 è stato un anno particolarmente proficuo per Doom, con gli utili che sono saliti a 1,3 milioni di euro, un netto miglioramento rispetto ai 392.502 euro registrati l’anno precedente.

La crisi dell’azienda di Chiara Ferragni

In contrapposizione a questi risultati, l’azienda di Chiara Ferragni, ex moglie di Fedez, sta affrontando un periodo di crisi. Le difficoltà che l’azienda sta vivendo sembrano accentuarsi sullo sfondo delle dinamiche personali e professionali dell’influencer.

La Fenice Srl sta attraversando un periodo di difficoltà economiche. I ricavi della società sono diminuiti di circa il 40%, una conseguenza diretta di vari scandali e problematiche di immagine, tra cui il noto “Pandoro-gate”. Questo scandalo ha portato a una multa da parte dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette, che ha ulteriormente danneggiato la reputazione dell’azienda e la sua stabilità finanziaria.

Le difficoltà economiche di Fenice Srl si manifestano in una fuga di sponsor e collaborazioni importanti. Marchi come Coca-Cola e Safilo hanno deciso di interrompere i rapporti commerciali con Ferragni. Attualmente, l’azienda sta affrontando una diminuzione dei ricavi annuali stimata tra uno e tre milioni di euro per i prossimi tre anni.

In termini di engagement sui social media, Chiara Ferragni ha visto un calo di oltre 500.000 follower su Instagram, il che ha ridotto il potenziale di guadagno dei suoi post sponsorizzati. Ogni post pubblicitario aveva un valore stimato di circa 93.000 euro, e con un ritmo di pubblicazione elevato, le perdite mensili potrebbero raggiungere fino a 1,5 milioni di euro, considerando anche le storie sponsorizzate.

Per cercare di recuperare terreno e stabilizzare la situazione finanziaria, Chiara Ferragni sta valutando la possibilità di raccogliere nuovi fondi attraverso l’espansione della base azionaria. La cifra necessaria per coprire le perdite e investire nel rilancio dell’azienda si aggira tra i cinque e i sei milioni di euro. Sarà molto difficile ottenere questi fondi dai soci attuali, il che rende necessario trovare nuovi investitori disposti a sostenere il marchio.