Il decreto Milleproroghe, all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato dopo il via libera del Governo, potrebbe portare diverse novità. Dalla cancellazione della proroga del Superbonus 110% sulle villette ai dehors, senza tralasciare la proroga dell’Irpef nelle Regioni coinvolte dalle elezioni.
Superbonus 110%
Verso il ritiro l’emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Milleproroghe a prima firma Francesca Tubetti (FdI) che prevede l’estensione dal 31 marzo al 30 giugno del Superbonus al 110% per le ‘villette’. Lo riferiscono fonti parlamentari, a margine dei lavori delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato. Il governo avrebbe considerato il tema non tra quelli da valutare nell’ambito del decreto e quindi non avrebbe dato parere favorevole.
Dehors
Proroga al 31 dicembre 2023 dei dehors liberi: è quanto prevede la riformulazione di un emendamento al milleproroghe prevista all’interno del pacchetto proposto dal governo ai gruppi. Si tratta di una sessantina di riformulati che andranno votati nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali di Palazzo Madama.
Irpef nelle Regioni al voto
Più tempo sulle scelte Irpef nelle Regioni al voto. Le Regioni nelle quali, al 31 dicembre 2022, sono state indette elezioni, avranno più tempo per decidere se aumentare o meno l’addizionale Irpef, portandola dallo 0,50 fino all’1 per cento, si legge in un’altra riformulazione. Il termine per la decisione, attualmente fissato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui l’addizionale si riferisce, viene differito al 31 marzo di quest’anno, solo per le aliquote applicabili per l’anno di imposta 2023.
Turismo
Riassegnati al turismo gli sconti fiscali non fruiti – Un’ulteriore proposta di riformulazione di un emendamento prevede di riassegnare al settore turismo, ai fini di incrementarne la competitività e la sostenibilità, i 30 milioni di sconti fiscali non utilizzati nel 2022.
Mutuo giovani
Un altro emendamento riformulato prevede la proroga dal 31 marzo al 30 giugno di quest’anno per presentare le domande di accesso alle garanzie “potenziate” del Fondo di garanzia prima casa per i mutui da parte delle giovani coppie o i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori o i giovani sotto i 35 anni con un contratto di lavoro atipico e con un reddito non superiore a 40mila euro.