Negli ultimi mesi, l’intero settore dei taxi ha subito significativi aumenti delle tariffe in tutte le principali città italiane. I rialzi sono dovuti a diversi fattori, tra cui l’inflazione e la necessità di adeguarsi ai costi operativi maggiori. Ogni città ha implementato gli aumenti in modo differente, rispondendo alle proprie esigenze e alle dinamiche locali del mercato del trasporto. Vediamo quanto e perché le tariffe dei taxi sono aumentate da Milano a Palermo.
Tariffe taxi fino a +16%: i motivi
I costi delle corse in taxi stanno aumentando per adeguarsi all’inflazione. Con l’avvio di nuovi bandi, grazie al decreto Asset, cresce anche il numero delle licenze in risposta a un numero di vetture in strada insufficienti. La qualità del servizio infatti non è ancora migliora e in estate si sente il peso dei turisti stranieri – sono previste 216 milioni di presenze entro fine agosto. I disagi sono tanti, dalle lunghe attese, alle corse fantasma, dalle app in tilt ai costi maggiorati.
Il Registro informatico pubblico nazionale (Rent) per taxi e Ncc, recentemente approvato, servirà a creare un quadro delle licenze e delle autorizzazioni nei prossimi mesi. Secondo i dati preliminari, in Italia ci sarebbero 28.604 taxi e 127.508 noleggiatori con conducente. Le autorizzazioni degli Ncc sono però bloccate in quasi tutta Italia, in attesa di una sentenza della Consulta che potrebbe sbloccarle.
L’Antitrust ha chiesto ai Comuni di aumentare il numero di taxi in strada, rinunciando a parte degli introiti delle nuove licenze fissato dal decreto Asset. Nonostante l’aumento delle licenze, i disagi continuano a crescere, specialmente in occasione di grandi eventi. Come nel caso del concerto di Taylor Swift a Milano.
I prezzi in ogni città: la lista
L’aumento delle tariffe dei taxi non è uniforme e ogni città ha adottato le proprie strategie e tempistiche per adeguare i prezzi alle nuove condizioni economiche e all’incremento della domanda – e a quanto guadagnano i tassisti.
La diversificazione delle tariffe riflette le specificità locali, come la presenza di grandi eventi, il flusso turistico e le decisioni amministrative. Vediamo nel dettaglio l’andamento dei prezzi nelle principali città italiane, evidenziando le differenze e le cause principali degli aumenti.
A Milano, le tariffe sono aumentate del +3,64%. Per esempio:
- la corsa tra Milano e Malpensa è passata da 110 a 114 euro;
- tra Linate e Malpensa da 124 a 128 euro.
Sappiamo già che da fine mese la tariffa iniziale diurna aumenterà da 3,90 a 4,10 euro e quella notturna da 7,60 a 7,90 euro. Il costo al chilometro salirà quindi da 1,28 a 1,32 euro.
A Roma sono in arrivo bandi per mille taxi e 2 mila NCC, che saranno in strada dall’inizio del 2025. Le nuove tariffe, con aumenti specialmente per gli spostamenti verso gli aeroporti, sono attese a giorni. Sono però previsti sconti fino al 15% per:
- giovani fuori dalle discoteche;
- donne di notte;
- over 70;
- corse verso gli ospedali.
Anche a Bologna è previsto un nuovo bando per 72 taxi, ma ci sono stati problemi con gli esami della patente KB. Al momento questo inciampo rende difficile l’accesso al concorso per molti aspiranti tassisti.
A Napoli non ci saranno nuove vetture. Il sindaco Gaetano Manfredi ritiene che la città non ne abbia bisogno, nonostante le 2.364 licenze attive siano solo 2,6 per 1000 abitanti. Le tariffe però aumenteranno anche fino al +15%, con l’inizio della corsa che costerà 50 centesimi in più, il costo minimo passerà da 4,50 a 5 euro, e la chiamata su Radiotaxi costerà il 13,33% in più.
A Firenze gli aumenti delle tariffe sono scattati in due tranche, tra gennaio e marzo, con un incremento complessivo del +16%. I disagi maggiori si riscontrano alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e nelle ore notturne.
A Bari la tariffa minima è salita a 9 euro da marzo, ma ci sono degli sconti fino al 20% per:
- taxi notturni;
- collegamenti con discoteche;
- collegamenti con ospedali.
A Cagliari e Palermo nei weekend e di notte i taxi sono introvabili e le tariffe elevate. A Palermo, per esempio, ci sono solo 320 licenze taxi attive e si registrano disagi tra abusivi e rinunce alle corse brevi.