Carrefour comprata da NewPrinces, torna lo storico marchio Gs

L’acquisizione di Carrefour Italia porta NewPrinces a 1.188 punti vendita e 7 miliardi di ricavi. Il piano di rebranding riporterà l’insegna Gs

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato:

Un’operazione da oltre un miliardo di euro che ridisegna la mappa della grande distribuzione organizzata in Italia. Dopo l’annuncio arrivato nello scorso luglio, NewPrinces ha perfezionato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Carrefour Italia. Il gruppo italiano, guidato dalla famiglia Mastrolia, diventa il secondo player italiano dell’agroalimentare per fatturato e il primo nel settore food & beverage per occupazione.

I numeri del nuovo gruppo

L’operazione era stata annunciata lo scorso luglio, ma ora ha ottenuto il via libera definitivo dalla Commissione Europea. Quest’ultimo ok trasferisce nelle mani di NewPrinces una rete commerciale di 1.188 punti vendita sparsi per la Penisola, tra ipermercati, supermercati, minimarket e cash&carry. Il risultato è un’entità di dimensioni inedite:

  • ricavi consolidati attesi di circa 7 miliardi di euro;
  • un patrimonio netto che dovrebbe superare 1,1 miliardi a fine 2025;
  • una forza lavoro di 13mila dipendenti diretti in Italia, più altri 18mila nel mondo.

Come spiegato dal presidente di NewPrinces Angelo Mastrolia, questa scalata “rafforza ulteriormente la solidità del nostro modello industriale e conferma la validità delle operazioni realizzate”.

Ritorna il celebra marchio Gs

Uno degli aspetti più simbolici dell’operazione è il ritorno dell’insegna “Gs” (Generali Supermercati), storico marchio italiano scomparso nel 2010 proprio quando fu rimpiazzato da Carrefour.

Il cambio di brand non sarà immediato: l’accordo prevede il mantenimento delle insegne Carrefour per un massimo di tre anni, per garantire continuità operativa e riconoscibilità ai clienti. Successivamente, verrà avviato un piano di rebranding, che riporterà il simbolo “Gs” sulle facciate. I fondi del piano di rilancio saranno destinati anche alla modernizzazione dei punti vendita e all’apertura di nuove sedi.

Le preoccupazioni dei sindacati

Secondo il management di NewPrinces, l’utile netto del gruppo supererà i 700 milioni di euro già nel 2025, con un miglioramento della posizione finanziaria netta di 300 milioni. Entro fine anno, si potrebbe quindi chiudere con una posizione finanziaria netta positiva (tra 150 e 200 milioni di euro). L’apporto di Carrefour Italia e di Plasmon (azienda che dal 2015 è in mano a NewPrinces) dovrebbe poi incrementare l’Ebitda di oltre 200 milioni nel 2026.

Sul fronte occupazionale, l’annuncio iniziale aveva sollevato preoccupazioni per i dipendenti. I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs avevano chiesto garanzie, proclamando anche lo stato di agitazione a luglio. Il Ceo Giuseppe Mastrolia (figlio del presidente Angelo) aveva però fornito rassicurazioni, dichiarando l’intenzione di includere il management di Carrefour nel nuovo corso dell’azienda.

La storia di Carrefour in Italia

Il colosso italiano NewPrinces ha un fatturato annuo di circa 7 miliardi di euro. Una cifra che si contrappone nettamente a quello della filiale italiana di Carrefour, la quale raggiungeva circa 3,7 miliardi.

Il ramo italiano del gruppo francese, infatti, navigava da anni in grosse difficoltà. Lo testimonia la chiusura del bilancio 2024 con una perdita di circa 150 milioni di euro e l’annuncio di 175 licenziamenti a Milano, decisione che aveva scatenato forti proteste.

La strategia di Carrefour è da tempo focalizzata su altri mercati. I suoi pilastri principali sono la Francia, seguita da Spagna e Brasile. A livello globale, il gruppo Carrefour mantiene numeri imponenti, con un fatturato complessivo di circa 85 miliardi di euro annui e un utile di 723 milioni nel 2024.