Il Btp Più debutta sul mercato con un entusiasmo travolgente da parte dei piccoli risparmiatori, registrando volumi di sottoscrizione da record già nei primi giorni. Questo strumento di investimento, con una durata di otto anni e un meccanismo di cedole crescenti, rappresenta un’opportunità concreta per chi cerca stabilità e rendimento. Il titolo prevede inoltre un’opzione di rimborso anticipato dopo quattro anni, una novità che offre maggiore flessibilità agli investitori.
Il boom di richieste è amplificato anche dalle recenti modifiche normative sull’Isee, che permettono di escludere dal calcolo patrimoniale i titoli di Stato fino a un limite di 50.000 euro. Questa combinazione di innovazione finanziaria e agevolazioni fiscali ha acceso i riflettori su un’operazione che, a soli tre giorni dall’apertura, ha già superato la raccolta complessiva del Btp Valore del maggio scorso.
Indice
Btp più: durata, rendimento e date da segnare
Il Btp Più si può sottoscrivere fino alle 13 di venerdì 21 febbraio, a meno che il Ministero dell’Economia non decida di chiudere in anticipo per l’elevata domanda. Il titolo è disponibile tramite home banking abilitato al trading online o recandosi in banca o all’ufficio postale, sempre che si disponga di un conto titoli.
Le cedole minime, fissate il 14 febbraio, partono da un rendimento garantito del 2,80% annuo per i primi quattro anni e salgono al 3,60% per il restante periodo fino alla scadenza dell’ottavo anno. Al termine del collocamento, i tassi definitivi potrebbero essere ritoccati al rialzo, a seconda delle dinamiche di mercato. Un meccanismo che strizza l’occhio a chi cerca un porto sicuro per il proprio capitale senza rinunciare a un rendimento crescente.
Btp più: codice Isin, cedole trimestrali e rimborso anticipato
Nel pieno del collocamento, il Btp Più sfoggia il codice Isin IT0005634792, passaporto imprescindibile per chi vuole entrare nel gioco. Le cedole vengono pagate ogni tre mesi, con puntualità da orologio svizzero.
Il vero vantaggio arriva dopo quattro anni: chi vuole cambiare strategia può recuperare l’intero capitale o solo una parte, in base alle proprie esigenze. La finestra per esercitare questa opzione è limitata, ed è scaduta il 16 febbraio.
Btp più batte ogni record: domanda in crescita
Il Btp Più si affaccia sul Mot di Borsa Italiana con un prezzo alla pari (100) e senza commissioni aggiuntive, salvo i costi imposti dalla propria banca. Come per tutti i titoli di Stato italiani, il trattamento fiscale è un affare: tassazione sugli interessi ferma al 12,5% e niente imposte di successione. Ma il vero colpo di genio arriva dalla Legge di Bilancio, che consente di escludere questi strumenti dal calcolo dell’Isee fino a 50.000 euro.
Il collocamento del Btp Più ha fatto il botto fin dal primo giorno. Il 17 febbraio ha raccolto 5,6 miliardi di euro grazie a 160 mila investitori, mentre il giorno successivo ha rastrellato altri 3,7 miliardi con 113 mila sottoscrizioni. La terza giornata non ha rallentato il ritmo: 2,758 miliardi di euro raccolti e 82.007 nuovi contratti siglati. Il totale vola così oltre quota 12 miliardi, superando il risultato finale del Btp Valore di maggio 2024, che aveva chiuso la partita con 11,3 miliardi.
Btp più: come e dove si compra, cosa succede dopo il collocamento
I Btp Più si comprano senza troppi fronzoli: basta andare in banca, in posta o affidarsi al proprio home banking, purché sia abilitato al trading. Il taglio minimo è di 1.000 euro, una soglia più o meno accessibile che strizza l’occhio ai piccoli risparmiatori.
Dopo il collocamento, il titolo entra nel mercato secondario, dove le regole del gioco le detta la domanda e l’offerta. Chi vuole uscire può farlo, chi vuole entrare può approfittarne.