Bonus casa e famiglia a rischio nel 2025, gli incentivi che potrebbero sparire

Dal Sismabonus al Superbonus, come orientarsi tra tagli e cancellazioni. Il comparto casa quello più colpito

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Si avvicina la scadenza della Legge di Bilancio, e le famiglie attendono di conoscere il futuro di molti bonus e incentivi attualmente in vigore, in particolare quelli legati alla casa. Le prospettive, però, non sembrano positive. “Il 2025 sarà l’anno dei tagli ai bonus per le famiglie, con l’intenzione del Governo di ridurre sensibilmente sussidi e incentivi attraverso la prossima Legge di Bilancio,” dichiara Assoutenti. Il settore edilizio sarà tra i più colpiti, con numerosi bonus destinati a scomparire o a essere drasticamente ridotti già dal prossimo anno.

Tutti i conti dei bonus

Secondo l’associazione dei consumatori Assoutenti, il settore edilizio e della casa sarà il più colpito dai tagli previsti dal Governo nella prossima Legge di Bilancio. I bonus attualmente disponibili per l’edilizia e la riqualificazione energetica, che hanno svolto un ruolo cruciale negli ultimi anni per incentivare interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici, verranno eliminati o drasticamente ridotti a partire dal prossimo anno. Sicuramente non una buona notizia per le famiglie italiane, molte delle quali hanno beneficiato di tali incentivi per migliorare le proprie abitazioni e incrementare l’efficienza energetica.

In base ai dati più recenti, i crediti d’imposta accumulati grazie ai bonus edilizi attivati tra la fine del 2020 e il 2024 hanno raggiunto un costo complessivo intorno ai 220 miliardi di euro. Questo importo rappresenta un peso rilevante per la collettività, traducendosi in un impatto medio di 8.527 euro per famiglia residente e di 3.679 euro per singolo cittadino. 

In netto contrasto, i fondi destinati ai bonus non edilizi, cioè quegli incentivi rivolti a settori diversi da quello della casa, si attestano su cifre decisamente più modeste. Per il 2024, infatti, sono stati stanziati solo 2 miliardi di euro per questi sussidi, “dato che evidenzia una enorme sproporzione sul fronte delle risorse destinate alle famiglie italiane”, spiega Assoutenti.

Quanti tagli per il settore casa: tutte le modifiche

Tra i bonus attualmente in vigore figurano:

  • Ecobonus: detrazione fiscale Irpef o Ires fino al 75% per lavori di riqualificazione energetica su edifici unifamiliari e condomini;
  • Sismabonus: detrazione fino all’85% per interventi antisismici su abitazioni e immobili destinati ad attività produttive;
  • Bonus Verde: detrazione Irpef del 36% per la sistemazione di aree verdi scoperte negli edifici privati;
  • Bonus mobili ed elettrodomestici: incentivo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici a basso consumo energetico, come lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi;
  • Bonus decoder TV: contributo fino a 50 euro per l’acquisto di televisori e decoder compatibili con i nuovi standard tecnologici.

I bonus già ristretti

Alcuni bonus hanno già subito ridimensionamenti per il 2025. Il Superbonus, ad esempio, vedrà la detrazione scendere dal 70% al 65%, e sarà valido solo per lavori condominiali approvati entro il 17 febbraio 2023, con spese documentate entro il 29 marzo 2024. Il Bonus Ristrutturazione passerà dal 50% su una spesa massima di 96mila euro al 36% su un massimo di 48mila euro a partire dal 2025.

“L’elenco di incentivi e sussidi attualmente attivi che potrebbero sparire il prossimo anno è lungo: dall’Assegno di inclusione al Supporto per la formazione e il lavoro, passando per bonus Mamme disoccupate, bonus Bollette (tlc, acqua, energia), bonus Psicologo, bonus Asilo Nido, Carta Cultura e Carta del merito, Carta Acquisti, Dedicata a te, e il Bonus animali domestici, solo per citarne alcuni,” conclude Assoutenti.