In un momento delicato per via dei continui rincari nel settore energetico, causati anche da sommovimenti geopolitici su larga scala, è molto importante sapere di poter contare su aiuti come il bonus bollette dipendenti. Se, in passato, tale bonus era dedicato unicamente ai lavoratori dipendenti con figli a carico, la recente Manovra di bilancio ha sostanzialmente esteso il novero dei beneficiari a tutti i lavoratori.
Ciò significa che le aziende private possono concedere il bonus ai propri dipendenti, un aiuto importante, utile per fronteggiare i rincari delle bollette, che per chi ha figli avrà un importo maggiore. La Manovra di bilancio 2024 prevede di estendere tale bonus per tutto il 2024, concedendo alle aziende la possibilità di erogare fringe benefit che siano esenti da imposta per i lavoratori dipendenti. In realtà non si tratta di un vero bonus, bensì di un fringe benefit. Che cosa vuol dire? Che la retribuzione prevista:
- Non avviene sotto forma monetaria
- Non concorre alla formazione di reddito IRPEF
- Non è soggetta a tassazione
Per fringe benefits, in sostanza, si intendono dei compensi “in natura” che vengono riconosciuti ai lavoratori dipendenti in aggiunta alla retribuzione spettante da contratto.
Indice
Che cosa cambierà per i lavoratori nel 2024?
Il bonus bollette dipendenti privati e pubblici rappresenta uno strumento di supporto molto importante per difendere i lavoratori dai rincari dell’energia. Di solito, il limite massimo esente da imposta per i lavoratori riceventi il bonus era di 258 euro. La prima novità del 2023 è stata quella di aumentare tale limite a 3000 euro, ma solo per lavoratori dipendenti con figli a carico. Ecco, quindi, la prima vera novità prevista del 2024, ovvero il nuovo limite imposto a 1000 euro, che diventano 2000 euro per i dipendenti con figli. La prima sostanziale novità sarà dunque espandere il campo di applicazione di tale bonus bollette dipendenti, che non si rivolgerà più in modo esclusivo alle famiglie con figli. Non solo bollette però, il testo della manovra ha anche previsto la possibilità di destinare il bonus alle spese per affitto o mutuo per prima casa.
Nel bonus 2023, che ricordiamolo era riservato solo a dipendenti con figli a carico, rientravano tra i datori di lavoro compresi nell’agevolazione anche lavoratori autonomi e studi professionali, enti pubblici economici e soggetti che non svolgono una attività commerciale. Non esisteva alcun limite reddituale o di ISEE per i dipendenti, e potevano beneficiare del bonus anche i collaboratori CO.CO.CO. percettori di reddito assimilato e lavoratori autonomi occasionali.
Bonus bollette dipendenti come richiederlo
Chiaramente quando si parla di fringe benefit e di bonus bollette dipendenti come richiederlo è sicuramente uno degli aspetti più importanti da chiarire. Chi volesse usufruire di questo bonus deve sapere che non dovrà inoltrare alcuna domanda. Come già detto, infatti, l’erogazione del bonus bollette spetta a ciascuna azienda, che, nel caso, procederà ad aumentare la retribuzione del dipendente con questo bonus. Inoltre, dal momento che stiamo parlando di welfare aziendale, è bene sottolineare come tale bonus in busta paga non sia soggetto a tasse e contributi.
Quali documenti presentare
Ma quali sono i documenti necessari per poter aver accesso a tale bonus? Tanto per cominciare i lavoratori interessati devono consegnare al proprio datore di lavoro, ovvero colui che deve accettare o meno l’erogazione del bonus, il codice fiscale dei figli a carico. Sempre al datore di lavoro, occorre consegnare anche tutti i documenti giustificativi delle spese sostenute.
Per conformarsi alle normative fiscali, l’organizzazione deve assicurarsi di ottenere e tenere in archivio i giustificativi che dimostrino l’entità delle spese effettuate e la loro allocazione entro il limite di spesa previsto per il dipendente, al fine di precluderne la classificazione come reddito imponibile. Alternativamente, l’ente può avvalersi di una dichiarazione del lavoratore, attraverso la quale questi conferma di detenere le prove dei pagamenti effettuati per le utenze domestiche, specificando in tale documento tutti i dati identificativi delle fatture interessate: dal numero e dal nome dell’intestatario (specificando la relazione con il dipendente qualora non coincidano) al tipo di servizio, dall’importo saldato alla data e al metodo di pagamento.
Ulteriormente, è richiesto che il lavoratore presenti una dichiarazione in cui si attesta che le spese indicate non sono state utilizzate per richieste di rimborsi, sia totali che parziali. È obbligo del dipendente custodire questa documentazione per essere pronta in caso di ispezioni fiscali future.
Bonus bollette dipendenti: modalità di erogazione
Il bonus bollette dipendenti 2024 (fringe benefit 2024) prevede che le aziende possano decidere di erogare direttamente nella busta paga dei dipendenti somme a copertura dei costi delle bollette energetiche. Il massimo beneficio fiscale che si può ottenere, che esclude dalla tassazione del reddito (IRPEF), deve essere considerato sommando tutti i vantaggi aggiuntivi ottenuti durante l’anno. Una volta superate la soglia di 1000 o 2000 euro, sulla base dei requisiti soggettivi di ogni dipendente, l’ammontare totale risulterà imponibile ai fini delle imposte sui redditi.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione del bonus bollette dipendenti, è possibile ricorrere al rimborso in busta paga o all’erogazione diretta. Nel primo caso, il lavoratore richiedente riceve nella sua busta paga il rimborso delle bollette già pagate. Nel secondo caso, invece, l’azienda versa in busta paga la somma che il lavoratore dovrà utilizzare per pagare le bollette per le utenze domestiche in futuro.
I fondi possono essere distribuiti dall’impresa nel corso del 2024 e fino al 12 gennaio 2023, ma è possibile che si ricolleghino a bollette emesse nel 2025 relative a spese sostenute nel 2024. Ciò implica che, per i pagamenti già effettuati in precedenza, sia i lavoratori che le società hanno l’opportunità di richiedere il rimborso delle tasse versate senza dovuto.
Fringe Benefit da 1000 a 2000 euro: le novità 2024
Sulla base della legge del 20 dicembre 2023, n.213, della Legge di Bilancio 2024, sono state varate delle novità molto importanti per quanto riguarda il fringe benefit. Ad esempio, è stata innalzata la soglia di esenzione per l’assegnazione dei fringe benefit da parte del datore di lavoro fino a 1000 euro per i dipendenti che non hanno figli a carico. La soglia è stata aumentata a 2000 euro per i dipendenti che hanno figli a carico e il datore di lavoro avrà anche la possibilità di rimborsare le spese relative alle utenze domestiche.
La Legge di Bilancio 2024 ha sostanzialmente previsto una esenzione per tutti i datori di lavoro, sia privati che pubblici, che hanno la facoltà di dare fringe benefit e anticipare o rimborsare il pagamento delle bollette energetiche. Si precisa che tale novità riguarda i titolari di reddito di lavoro dipendente e di reddito assimilato al lavoro dipendente. I datori di lavoro possono assegnare fringe benefit anche al singolo dipendente e il limite dei 2000 euro si applicherà solamente nel caso in cui il lavoratore dipendente ne faccia richiesta al datore di lavoro presentando il codice fiscale dei figli.
Riassumendo, i datori di lavoro avranno la possibilità di riconoscere ai propri dipendenti il rimborso delle bollette di luce e gas (e acqua), con gli importi riconosciuti che vedono il tetto per lavoratori con figli a carico scendere da 3000 a 2000 euro. In compenso, il valore sale per il 2024 da 258.23 euro a 1000 euro nella generalità dei casi.
Infine, la nuova esenzione per i fringe benefit con limite 1000 e 2000 euro trova applicazione solo per il periodo d’imposta 2024. Un grande aiuto oltre al bonus per alleggerire la bolletta e il peso sulle spese familiari è sicuramente utilizzare uno strumento come il comparatore di Libero Tariffe. In questo modo ciascuno potrà trovare le offerte ideali per le proprie necessità, senza dover cambiare abitudini di consumo.
In collaborazione con Libero Tariffe