Bollette, flop del mercato libero: tariffe gas e luce più alte fino a 300 euro rispetto al tutelato

In nessuna città si registrano sul mercato libero opzioni più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato da Arera

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il mercato libero è un flop e le famiglie non registrano alcun beneficio sulla spesa in bolletta. Lo sostiene Assoutenti, che ha realizzato uno studio confrontando le attuali offerte degli operatori del settore dell’energia elettrica e del gas snelle principali città italiane tramite il portale dedicato di Arera e Acquirente Unico.

Gli aumenti di gas ed energia elettrica

Per il gas, in nessuna città le opzioni del mercato libero risultano più vantaggiose rispetto al regime di vulnerabilità regolato dall’Autorità, entrato in vigore il 10 gennaio scorso dopo la fine del mercato tutelato, secondo l’analisi dell’associazione. Anche le migliori offerte disponibili comportano una spesa fino a 300 euro all’anno in più per famiglia, specialmente a Catanzaro e Roma, che sono le città più colpite.

Anche per l’energia elettrica, che vedrà la fine del mercato tutelato il primo luglio, la spesa annua nel mercato libero risulta più alta, fino a oltre 130 euro per famiglia. Le città del Sud, insieme alla capitale, pagano le bollette del gas più salate nel mercato libero. In particolare, considerando la migliore offerta a prezzo fisso disponibile, una famiglia con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui affronta una spesa maggiore rispetto alla bolletta media in regime di vulnerabilità (alle attuali tariffe fissate da Arera), che va dai +111 euro annui a famiglia a Milano, Trieste e Trento, ai +305 euro a Catanzaro, fino ai +318 euro annui a Roma.

Di seguito la classifica delle città italiane in base alle offerte di fornitura gas sul mercato libero (offerte presenti alla data del 7.1.2024):

  • Roma: 2.045,57 euro
  • Catanzaro: 2.032,55 euro
  • Palermo: 2.024,03 euro
  • Napoli: 1.972,44 euro
  • Firenze: 1.931,25 euro
  • Torino: 1.927,99 euro
  • Genova: 1.927,99 euro
  • Ancona: 1.913,75 euro
  • Perugia: 1.889,82 euro
  • Aosta: 1.885,92 euro
  • Campobasso: 1.881,60 euro
  • Bari: 1.881,59 euro
  • Venezia: 1.876,39 euro
  • Potenza: 1.873,76 euro
  • Bologna: 1.866,61 euro
  • L’Aquila: 1.849,09 euro
  • Trento: 1.837,18 euro
  • Bolzano: 1.837,18 euro
  • Trieste: 1.837,18 euro
  • Milano: 1.816,66 euro

I prezzi sul variabile

La situazione non cambia se si considerano le migliori offerte a prezzo variabile. In questo caso, la bolletta media è inferiore rispetto al prezzo fisso, ma la spesa rimane comunque più alta rispetto al regime di vulnerabilità: l’aggravio annuo per una famiglia va da un minimo di +19,4 euro a Trento fino a un massimo di +230 euro a Roma, passando per circa +220 euro a Catanzaro e Palermo.

Una dinamica simile si riscontra nel mercato libero dell’energia elettrica. Secondo l’analisi di Assoutenti, la migliore offerta disponibile sul portale è la stessa in tutte le città e prevede, per una famiglia con 3 kW di potenza e un consumo di 2.700 kWh annui, una bolletta media di 677,92 euro per le offerte a prezzo fisso e di 681,40 euro annui per quelle a prezzo variabile. Rispetto alle tariffe del mercato tutelato dell’energia elettrica, la spesa annua nel mercato libero è quindi maggiore di +131,44 euro per il prezzo fisso e di +134,92 euro per il variabile.

  • Roma: 1.754,51 euro
  • Catanzaro: 1.739,28 euro
  • Palermo: 1.723,01 euro
  • Napoli: 1.679,17 euro
  • Torino: 1.645,28 euro
  • Firenze: 1.641,86 euro
  • Genova: 1.638,60 euro
  • Ancona: 1.624,35 euro
  • Perugia: 1.607,11 euro
  • Bologna: 1.604,42 euro
  • Aosta: 1.603,20 euro
  • Campobasso: 1.597,22 euro
  • Venezia: 1.593,67 euro
  • Potenza: 1.589,38 euro
  • Bari: 1.588,32 euro
  • L’Aquila: 1.564,71 euro
  • Milano: 1.554,46 euro
  • Bolzano: 1.554,46 euro
  • Trieste: 1.554,46 euro
  • Trento: 1.553,61 euro

Assoutenti: “Necessaria la proroga per tornare alle Tutele graduali”

L’attesa concorrenza tra operatori non si vede – commenta Furio Truzzi, presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti – e della riduzione delle tariffe che avrebbe dovuto comportare il nuovo mercato nemmeno l’ombra. Tutto ciò in un contesto nel quale, dal prossimo primo luglio, terminerà il mercato tutelato dell’energia elettrica, e gli utenti che decideranno di passare al mercato libero o che dal libero non rientreranno nel Servizio a Tutele graduali subiranno un sensibile rincaro della spesa per l’elettricità. Per questo ribadiamo la necessità di prorogare a fine anno il termine entro il quale gli utenti possono passare alle Tutele graduali, semplificando e velocizzando le relative procedure”.