Un respiro di sollievo per chi è alla ricerca di mutui e prestiti. Le nuove regole di Basilea, pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, promettono un impatto positivo sui requisiti di accantonamento delle banche europee, facilitando l’erogazione del credito.
Le nuove regole, parte dell’aggiornamento Basilea 3+, entreranno in vigore nel 2025, con alcune disposizioni attive già dal 9 luglio prossimo. L’applicazione delle norme sui rischi di mercato è stata posticipata al 2026, a causa dei ritardi nell’implementazione da parte delle istituzioni finanziarie statunitensi.
Introduzione di Basilea 3+
La normativa introduce significativi cambiamenti per il settore bancario europeo, con l’obiettivo di rendere i requisiti patrimoniali più uniformi e di limitare i rischi di esposizioni eccessive. Gli Stati membri avranno 18 mesi per integrare la Direttiva Crd VI nelle rispettive leggi nazionali, mentre il Regolamento Crr III sarà applicabile dal primo gennaio 2025, con alcune disposizioni, come anticipato poc’anzi, in vigore dal 9 luglio 2024.
Requisiti patrimoniali uniformi
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di una “soglia minima di rendimento” (output floor), che fissa un limite inferiore ai requisiti patrimoniali basati sui modelli interni delle banche, pari al 72,5% di quelli calcolati con misure standardizzate. Questa misura mira a ridurre le differenze tra istituti di credito, promuovendo maggiore trasparenza e stabilità nel sistema finanziario.
Le parole del ministro Giorgetti
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accolto positivamente le nuove disposizioni, definendole un progresso per il sistema bancario nazionale. “Le nuove regole di Basilea sulle banche rappresentano un piccolo passo in avanti positivo per il nostro sistema e agevolano i sistemi di credito all’economia”, ha affermato Giorgetti, sottolineando l’importanza di proseguire su questa strada per migliorare ulteriormente il supporto all’economia reale.
Benefici per le piccole e medie imprese
Per le Pmi italiane, che costituiscono una parte fondamentale del tessuto economico del paese, è stata confermata la riduzione del capitale da accantonare per i prestiti. Questa misura libererà risorse preziose per finanziare progetti aziendali. Inoltre, la riduzione delle riserve richieste per i prestiti garantiti dalla cessione del quinto rappresenta un ulteriore incentivo per il credito al consumo.
Valutazioni dell’Associazione Bancaria Italiana
L’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha espresso un giudizio positivo sulle nuove normative. Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, e Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario, hanno concordato con l’analisi del ministro Giorgetti, evidenziando l’accoglimento di numerose istanze presentate dall’Associazione. Le proroghe delle misure in vigore, come l’estensione della facilitazione per le vendite di crediti deteriorati e l’introduzione del filtro prudenziale sui titoli di Stato, sono state particolarmente apprezzate.
Nuove opportunità e criticità
Le nuove regole introducono misure innovative, come l’utilizzo dei terreni agricoli come garanzie per ottenere credito e l’eliminazione degli accantonamenti per le partecipazioni in Banca d’Italia.
Tra le proroghe di misure esistenti, si segnala l’estensione della facilitazione per le vendite di crediti deteriorati e l’introduzione del filtro prudenziale sui titoli di Stato, che sarà attivo dal 9 luglio. Queste misure permetteranno alle banche di incrementare il credito disponibile e di acquistare più titoli anche in periodi di volatilità.
L’Abi ha anche segnalato alcune preoccupazioni riguardanti l’inasprimento dei requisiti patrimoniali delle banche, con particolare riferimento alla restrizione nell’uso dei modelli interni e alla nuova metodologia di gestione dei rischi operativi.