Il Gruppo Bf in Algeria per coltivare 36.000 ettari di terreno, con un investimento complessivo da 420 milioni di euro, nella provincia centro-settentrionale di Timimoun nel deserto del Sahara. L’accordo è stato firmato ad Algeri dal ministro dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale algerino, Youcef Chorfa, dal direttore generale del Fondo per gli investimenti agricoli dell’Algeria, Souad Assaous, e da Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bf Spa (ex Bonifiche Ferraresi), che controlla Bf International.
Bf in Algeria
Il piano prevede la realizzazione di una filiera integrata seme-prodotto finito totalmente sviluppata e gestita da Bf Spa insieme ad alcuni azionisti e partner industriali, con la collaborazione delle istituzioni locali. Nello specifico, l’investimento verrà sostenuto al 50% da Bf e per il 50% dal Fondo nazionale d’investimento algerino. Si tratta della più importante iniziativa italiana in un progetto di agricoltura rigenerativa ad alta tecnologia nel Sud Mediterraneo.
L’accordo andrà a regime nel 2028 e vedrà la coltivazione di cereali (grano duro e tenero) per circa il 70% della superficie. Il restante 30% verrà destinato alla produzione di legumi (lenticchie, fagioli, eccetera). Le produzioni saranno interamente destinate al mercato locale.
L’Italia diventa dunque capofila nell’ambito dei progetti per consentire all’Algeria di raggiungere l’autosufficienza alimentare.
Una nota di Palazzo Chigi spiega che il patto italo-algerino si inserisce nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa e dà seguito all’incontro bilaterale della premier Giorgia Meloni con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, a margine del G7 di Borgo Egnazia.
Le realtà coinvolte
I partner e gli azionisti di Bf Spa coinvolti a vario titolo nell’iniziativa (dall’approvvigionamento delle sementi alla dotazione di mezzi agricoli moderni, dallo sviluppo dei sistemi di irrigazione alla vivaistica, dalle tecnologie applicate all’agricoltura alla digitalizzazione) saranno: Sis – Società Italia Sementi SpA (società controllata da Bf SpA), i Consorzi Agrari d’Italia, Irritec SpA, la società Ocrim SpA, Giorgio Tesi Group, Farchioni Olii, Diagram, Acea, Biosyntex e il Gruppo Salvi.
Agli algerini verranno inoltre trasferite competenze: Bf Educational Srl (società controllata da Bf SpA) prevede una serie di programmi per la formazione dei professionisti algerini. Bf Educational si avvarrà di tutti i partner industriali del Gruppo, nonché dei professionisti e ricercatori della rete dei Consorzi Agrari d’Italia SpA, delle accademie e dei centri di ricerca che fanno parte del suo network e delle esperienze dei giovani imprenditori di Coldiretti.
I primi interventi
I primi interventi per il 2024 prevedono la costruzione di pozzi, basilari per la realizzazione dei moderni sistemi di irrigazione a goccia, specie in Algeria, Paese fra i più colpiti dall’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico. Contestualmente, a novembre 2024, verrà messa in atto la prima fase delle attività agricole con la semina a cereali dei primi 3.000 ettari, sul totale dei 36.000 concessi.
Esprime soddisfazione Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bf Spa: “Il progetto Algeria rappresenta per Bf international il più importante esempio della capacità del Gruppo di replicare la visione e l’esecuzione del Modello Bf e di progetti agricoli ad alta tecnologia (Agritech) e sostenibilità ambientale per una valorizzazione della terra e delle filiere alimentari. Un progetto frutto delle capacità organizzative di Bf e di una relazione storica tra Italia ed Algeria, oggi testimoniata dalla presenza degli esponenti dei due governi nelle figure dei Ministri algerini Youcef Chorfa e Laaziz Fayed e del Ministro italiano Francesco Lollobrigida e dalla presenza del Consigliere Diplomatico della Presidenza del Consiglio e Coordinatore del Piano Mattei per l’Africa, Fabrizio Saggio. Un eccellente avvio per un ruolo da protagonista dell’Italia e di Bf Spa”.