Legge di Bilancio al Senato, al via l’esame: dura protesta delle opposizioni

Ha preso il via in Senato l'iter della Manovra di bilancio 2025. Insorgono le opposizioni per il "monocameralismo di fatto", ormai prassi dal 2018

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Redazione

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Pubblicato: 23 Dicembre 2024 13:11Aggiornato: 23 Dicembre 2024 15:24

  1. Medici e sanitari chiedono di correggere un grave errore che rischia di compromettere il Ssn

    L'intersindacale dei dirigenti medici, veterinari, sanitari (Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici eDirigenti Ssn, Fvm, Uil Fpl Medici) hanno scritto una nota urgente al ministro della Salute Orazio Schillaci per correggere un "grave errore che penalizza i dirigenti sanitari”.

    “Negli incontri intercorsi con il ministro nella fase di confronto sulla Legge di bilancio, avevamo contestato la grave sperequazione nel finanziamento dell’indennità di specificità inserito per il 2026 per tutti i professionisti, medici, veterinari e personale del comparto, ma non per i dirigenti sanitari”.

    La definiscono “un’ingiustizia che il ministro aveva da subito attribuito ad un mero errore materiale di trascrizione dei testi, assumendo nel contempo l’impegno a correggerlo nella fase emendativa”.

    Poi però hanno scoperto, "con disappunto", che nel maxi emendamento non è stato corretto nulla: in realtà, è una correzione che non comporta nessun aggravio di spesa, si tratta solo di distribuire più equamente il finanziamento di 327 milioni già previsto dal 2026 per medici e veterinari. "Non ci sono ragioni per non correggerlo, è una disattenzione istituzionale che non ha giustificazioni e che rischia di complicare ulteriormente le trattative del prossimo rinnovo contrattuale. Per questo – concludono – abbiamo chiesto al ministro di intervenire su questo refuso che può essere corretto prima dell’approvazione definitiva della Legge di bilancio, confidando nel buon senso e nel rispetto dell’impegno assunto con tutte le nostre organizzazioni sindacali, con le professioniste ed i professionisti del Ssn”.

  2. Emendamenti, c'è tempo fino alle 17

    E' stato fissato alle 17 di oggi lunedì 23 dicembre il termine per presentare alla Commissione Bilancio del Senato gli emendamenti alla Manovra. A dirlo è stato il relatore Guido Liris, che non esclude però l'ipotesi di non ricorrere alla fiducia qualora gli emendamenti fossero pochi.

    "Stiamo aspettando l'orario delle 17 per verificare la capacità della minoranza di fare emendamenti. C'è l'invito da parte del presidente Meloni, lo ha fatto in Aula, a fare pochi emendamenti. Nel caso ci fossero pochi emendamenti si potrebbe anche pensare di discuterli ed affrontarli", ha detto. Se invece "ci fosse un clima di ostruzione da parte della minoranza di 1.000 emendamenti evidentemente non si prenderebbero neanche in considerazione per motivi di tempo".

  3. Governo sotto attacco: la pensione a 64 anni riguarderà solo 100 persone

    Polemiche anche sul fronte pensionistico. La pensione anticipata a 64 anni inserita in Manovra dal governo riguarderà solo 100 persone.

  4. Aziende travolte dalla Manovra: Transizione 5.0 e Ires deludono

    Dalla Manovra, dice il mondo imprenditoriale, gravi danni anche alle imprese. Le correzioni al Piano Transizione 5.0 non contengono l’unica cosa che le aziende chiedevano, cioè la proroga al 2026 degli incentivi.

    L’Ires premiale poi muove soltanto 400 milioni, vale solo per un anno e  riguarderà appena il 2,4% delle imprese italiane che hanno accantonato utili per investimenti.

  5. Anche il settore edile contro la Manovra

    Durissima anche la reazione del mondo edile. Ben 15 bonus fiscali per la casa vengono rimaneggiati e abbassati, rischiando di piegare ancora una volta un settore che si era appena ripreso.

  6. Bufera per il mezzo milione in più ai ministri e l'1,80 euro appena ai pensionati

    Al centro delle contestazioni al governo di Giorgia Meloni e alla sua Manovra in particolare il mezzo milione di euro in più per aumentare l’indennità di pochissimi ministri e l'aumento ritenuto "offensivo" e "ridicolo" di 1,80 euro in più al mese per milioni di pensionati.

    Inoltre, salta il taglio dell'Irpef tanto promesso e persino la tassa sugli extraprofitti delle banche, altro cavallo di battaglia di Salvini e degli alti ministri. Le tasse non solo non scendono, ma aumentano.

  7. Patuanelli (M5S): "Una patologia per cui predisporre una cura"

    Anche il capogruppo del M5s Stefano Patuanelli ha puntato il dito contro il "metodo con cui cui ogni anno, ormai da troppo tempo, dal 2018, la Legge di bilancio viene affrontata in un unico ramo del Parlamento. Siamo di fronte ad un monocameralismo di fatto, una patologia per cui predisporre una cura".

  8. Borghi (IV) invoca dubbio procedurale: "Non ci sarà nessun emendamento"

    Tra le voci più forti si leva quella del capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi. "E' giusto dover sottolineare un aspetto di natura procedurale per evitare che questo diventi un rito stanco e trascinato e con un tasso di ipocrisia che sfiora l'insopportabilità. Sappiamo tutti che le procedure non saranno rispettate: non ci sarà nessun emendamento che verrà affrontato, discusso e votato".

  9. Opposizioni insorgono contro "monocameralismo che umilia il Senato"

    L'iter in Senato della Legge di Bilancio parte subito con durissime proteste delle opposizioni per l'iter blindato. L'attacco è sul "monocameralismo di fatto" che "umilia" un ramo del Parlamento.

  10. Via all'iter della Manovra in Senato

    Iniziato al Senato l'iter della Manovra 2025. Il testo oggi è all'esame della commissione Bilancio, per poi approdare in Aula venerdì 27 e ottenere il via libera, molto probabilmente con la fiducia, sabato 28 dicembre.