La Borsa dell’8 ottobre, Piazza Affari chiude a +0,9% ed è ai massimi dal 2007

Crescono le pressioni su Emmanuel Macron affinché si dimetta o indica elezioni anticipate. Produzione industriale tedesca ad agosto scende a -4,3% dopo il +1,3% di luglio

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della borsa italiana ed internazionale.

  1. Ue raccoglie 11 miliardi con due operazioni Eu-bonds

    La Commissione europea ha raccolto 11 miliardi di euro sui mercati attraverso la nona operazione sindacata del 2025, emettendo EU-bonds. L’operazione si è articolata in due tranche: un “tap” da 5 miliardi su un titolo in scadenza il 13 dicembre 2032 e una nuova emissione da 6 miliardi con scadenza il 12 dicembre 2040.

    Il bond a 7 anni è stato collocato al 99,114% con un rendimento di 2,889% e ha registrato richieste per 96 miliardi, pari a 19 volte l’offerta. Il nuovo bond a 15 anni, prezzato al 99,518% con un rendimento di 3,666%, ha invece raccolto domande per 79 miliardi, 13 volte superiori all’importo offerto.

    Il titolo a 7 anni offre una cedola del 2,75% e presenta uno spread di 34 punti base sul mid swap, corrispondenti a 42,2 pb sul Bund con scadenza agosto 2032 e 26,7 pb sotto l’OAT francese con scadenza novembre 2032. Il bond a 15 anni, con cedola al 3,625%, mostra invece uno spread di 75 pb sul mid swap, pari a 55,2 pb sul Bund 2041 e 30,7 pb sotto l’OAT 2040.

  2. Aumentano sia petrolio che oro

    Prosegue il rally dell'oro, bene rifugio per eccellenza, che ad ottobre ha già messo a segno un +4,5% per effetto dei conflitti in corso, della crisi politica in Francia, delle incognite su impatto e durata dello shutdown negli Usa: le quotazioni restano stabilmente sopra i 4mila dollari l'oncia (+1,6% il contratto spot a 4.046,6 dollari).

    Prosegue in aumento anche il petrolio: +1,5% il Brent dicembre a 66,4 dollari al barile, +1,8% il Wti a 62,8 dollari. Sul mercato valutario, recupera terreno il biglietto verde nel cambio con l'euro (-0,38% a 1,1612 dollari) anche a causa delle vicende europee legate alla crisi di governo francese.

  3. L'Europa si riprende e chiude in rialzo

    Gli spiragli sul fronte della crisi politica francese, che sembrano scongiurare lo scioglimento dell'Assemblea nazionale e il voto anticipato, e il rally dei tecnologici a Wall Street ridanno slancio alle Borse europee che chiudono sui massimi di giornata. Il Ftse Mib di Milano chiude al top dal 2007 in rialzo dello 0,96% a 43.484,24 punti.

    Ad alimentare il clima positivo sui listini ci sono anche le dichiarazioni della direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, che prevede solo un leggero rallentamento della crescita globale, quest'anno e nel 2026. Secondo il Fondo, che pubblicherà nuove previsioni martedì prossimo, l'economia mondiale si è dimostrata più resiliente del previsto, nonostante le forti tensioni causate da molteplici shock.

    Sull'azionario a Piazza Affari, spicca la performance di Prysmian (+4,25%) che ha superato i 27 miliardi di capitalizzazione, più che raddoppiata dai 12,3 miliardi del giorno della nomina di Massimo Battaini a ceo dell'azienda. Acquisti anche su Leonardo (+2,41%) e sulle banche (Banco Bpm +2,32% e Unicredit +2,01%). In coda al listino finiscono Tim (-2,76%) e Stellantis (-1,23%) con la debolezza del comparto auto.

  4. Crolla Bmw

    Focus sul settore automotive, dopo che la casa automobilistica tedesca Bmw ha ridotto le sue previsioni sugli utili per il 2025 a causa della lenta crescita in Cina e dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti (prevede un leggero calo degli utili di gruppo prima delle imposte, rispetto alle precedenti previsioni che li avrebbero mantenuti più o meno allo stesso livello del 2024).

    Stellantis, colosso italo-francese dell'automotive, ha annunciato una serie di nomine nel suo Stellantis Leadership Team (SLT), in vista della prossima presentazione del proprio piano strategico aggiornato prevista per il 2026.

  5. L'Europa riprende il rally, +0,5% Milano

    L'Europa mette da parte le incertezze e riprende a salire con decisione, grazie alla spinta delle banche e delle materie prime e nonostante i cali delle auto e dei chip. A metà giornata Milano avanza dello 0,55% nel Ftse Mib a 43.310 punti, solido rialzo (+0,74%) per Parigi, con una timida apertura del primo ministro Sebastien Lecornu secondo cui un accordo sul bilancio potrebbe essere raggiunto entro l'anno. Sale anche Francoforte (+0,6%) nonostante il brutto dato della produzione industriale di agosto e il calo del settore auto. Segno più per Londra (+0,55%) e Madrid (+0,35%), mentre Amsterdam (-0,2%) paga il peso dei chip.

    A Milano debole St che perde lo 0,6%. Corre Prysmian sui massimi storici premiata da Goldman Sachs e Ubs (+3,7% a 90,68 euro), bene anche Leonardo (+2,37%) in attesa del disco verde della Germania a un nuovo ordine di Eurofighter. In rialzo le banche con l'eccezione di Mediobanca (-0,8%) e Mps (-0,6%).

  6. Stellantis, cambi nella leadership

    Stellantis ha aggiornato il leadership team, in vista della prossima presentazione del piano strategico, prevista per il 2026. Emanuele Cappellano è stato nominato Head of Enlarged Europe and European Brands, in aggiunta al suo attuale ruolo di responsabile di Stellantis Pro One. Jean-Philippe Imparato, che ricopriva il ruolo, si focalizzerà interamente sul potenziamento delle performance di Maserati, in qualità di ceo, e Stellantis &You, riportando a Cappellano.

    Tra le varie nomine si registra il ritorno in Stellantis di Francesco Ciancia: proveniente da Mercedes-Benz, tornerà nel gruppo come Global Head of Manufacturing a partire dal 1° novembre. In tale data, Arnaud Deboeuf lascerà l'azienda per intraprendere altre opportunità. Ralph Gilles entra a far parte dello SLT come Global Head of Design.

  7. Milano tenta la risalita

    Tentano di recuperare smalto le Borse europee, in un clima che resta comunque incerto. Milano è la migliore sostenuta dalle banche e sale dello 0,4% nel Ftse Mib, positiva anche Parigi (+0,23%) alle prese con la crisi politica e con le crescenti pressioni sul presidente Macron per nuove elezioni. Resta indietro Francoforte (-0,04%) gelata dal calo pesante e inatteso della produzione industriale tedesca ad agosto (-4,3% su mese e -3,9% su anno). Intanto, negli Stati Uniti prosegue lo shutdown governativo con il conseguente black-out dei dati macro, che lascia al buio gli investitori. Attenzione puntata sui verbali della Fed che saranno diffusi stasera e sugli interventi di diversi membri del board in calendario in settimana.

  8. In calo Stellantis

    Sul fronte opposto, tra i titoli in calo figurano Stellantis, che perde lo 0,75% a 9,362 euro, e StMicroelectronics, in flessione dello 0,74% a 24,23 euro. In lieve ribasso anche Amplifon (-0,47% a 14,85 euro), Diasorin (-0,33% a 78,78 euro) e Campari, che segna un -0,25% a 5,606 euro.

    NOME VALORE VAR %
    Stellantis 9,362 -0,75
    Stmicroelectronics 24,23 -0,74
    Amplifon 14,85 -0,47
    Diasorin 78,78 -0,33
    Campari 5,606 -0,25
    Ferrari 420,20 -0,21
    Moncler 51,32 -0,19
    Recordati Ord 53,35 -0,19
    Telecom Italia 0,485 -0,12
    Nexi 4,927 -0,10
  9. Sale Leonardo

    In apertura di seduta, il listino di Milano mostra alcuni titoli in evidenza. Tra i migliori spicca Leonardo, che guadagna il 2,19% a 56,08 euro, seguita da Prysmian in rialzo del 2,01% a 89,22 euro. Bene anche Saipem, che avanza dell’1,76% a 2,596 euro, Banca Popolare di Sondrio con un +1,45% a 13,685 euro e Bper Banca, in crescita dell’1,41% a 9,76 euro.

    NOME VALORE VAR %
    Leonardo 56,08 +2,19
    Prysmian 89,22 +2,01
    Saipem 2,596 +1,76
    Bca Pop Sondrio 13,685 +1,45
    Bper Banca 9,76 +1,41
    Tenaris 15,82 +1,38
    Eni 15,316 +0,94
    Lottomatica Group 22,50 +0,72
    Banco Bpm 12,785 +0,71
    Buzzi 46,96 +0,69
  10. Avvio incerto per le borse

    Le principali borse europee hanno aperto la giornata con andamenti contrastanti e senza grandi scossoni. A Francoforte l’avvio è stato sostanzialmente stabile, con l’indice che segna un lieve calo dello 0,01%. Leggermente meglio Londra, che parte in rialzo dello 0,32%, mentre Parigi mostra un atteggiamento incerto con un piccolo incremento dello 0,11%. Milano invece apre la seduta con un andamento moderatamente positivo, segnando una crescita dello 0,19%.

  11. Occhi su Mps e Leonardo

    Tra le banche, Mps, in seguito all'acquisizione di Mediobanca, ha presentato una lista di candidati per il consiglio di amministrazione, che sarà votata dagli azionisti il 28 ottobre. Come previsto, la lista propone Alessandro Melzi d'Eril per la posizione di amministratore delegato e Vittorio Grilli per la presidenza.

    Da monitorare anche Leonardo perché il comitato Bilancio del Bundestag è pronto a dare il via libera all’acquisto di 20 nuovi caccia Eurofighter Typhoon per un valore complessivo di 3,75 miliardi di euro. I velivoli sono prodotti dal consorzio Eurofighter GmbH, partecipato da Bae Systems (Regno Unito), Airbus (Germania e Spagna) e Leonardo (Italia).

  12. Produzione tedesca in calo

    Future europei incerti sulla direzione da prendere, dopo i realizzi a Wall Street e sui mercati asiatici, mentre l'oro non si arresta e aggiorna nuovi record sopra i 4mila dollari l'oncia anche sul contratto spot. I future sull'Eurostoxx50 sono fermi a +0,01% mentre quelli sul Ftse Mib sono in rialzo dello 0,10%.

    Il clima di incertezza resta protagonista sull'azionario, con la crisi politica in Francia e lo shutdown che prosegue negli Stati Uniti, contribuendo a rendere meno chiaro il quadro macro a causa del black out dei dati. L'attenzione sarà quindi tutta puntata sui verbali dell'ultima riunione della Fed, in calendario stasera, e su vari interventi di membri del board durante la settimana. Sul fronte macro europeo, forte battuta d'arresto per la produzione industriale tedesca, scesa ben oltre le stime in agosto (-4,3% rispetto al mese precedente e -3,9% in confronto a un anno fa) il che, insieme alla crisi francese, spinge ancora in ribasso l'euro sulla soglia di 1,16 dollari (a 1,1611).