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La Borsa del 30 settembre, lo spettro shutdown non tocca Piazza Affari che chiude a +0,4%
Rischio shutdown negli Usa, mentre a Piazza Affari le banche saranno ancora sotto la lente tra ipotesi di tassazione e risvolti sulle aggregazioni in atto
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Rischio shutdown ma Milano regge
Il rischio di uno shutdown negli Stati Uniti incombe sui mercati azionari di tutto il mondo. L'Europa migliora solo verso il finale con Milano che chiude l'ultima seduta del mese a +0,4%, vicino ai massimi di giornata, e Parigi che riesce a strappare una chiusura sopra la parità. Debole Wall Street con i principali indici in territorio negativo. Da domani, a Washington, in mancanza di un accordo tra democratici e repubblicani sulla spesa pubblica, potrebbe scattare il blocco delle attività governative.
I mercati hanno già' vissuto altri shutdown in passato, per lo più senza gravi conseguenze a lungo termine. Ma, secondo diversi osservatori istituzionali, questa volta potrebbe essere diverso in quanto arriverebbe in un momento delicato per l'economia e la politica.
Sull'azionario, a Piazza Affari scivola Mediobanca (-6,8%) ai minimi da cinque mesi. Tra i peggiori del listino, anche Saipem (-3,6%) e Eni (-1,5%) in scia al calo dei prezzi del petrolio. A trainare gli acquisti sul Ftse Mib è Azimut (+4%) sostenuta da un report favorevole degli analisti di Mediobanca.
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Europa debole in avvio
Borse europee deboli in avvio, nonostante Wall Street abbia chiuso in rialzo. Gli investitori sposano un atteggiamento cauto nell'attesa che Oltreoceano sia trovata una quadra per scongiurare lo shutdown. In più domani e venerdì saranno annunciati dati macro cruciali per le decisioni delle banche centrali (l'inflazione Ue e l'andamento del mercato del lavoro Usa).
A Piazza Affari corrono le azioni di Azimut (+2,5%), vantando la performance migliore del Ftse Mib. Le banche sono contrastate: l'attenzione è rivolta a Mps (+0,9%) e Mediobanca (+0,1%) nell'attesa che a Siena siano scelti i nomi dei manager che guideranno Piazzetta Cuccia. Continua il recupero di Cucinelli (+1,3%), che ieri ha annunciato di anticipare la diffusione delle vendite del terzo trimestre a domani, per far chiarezza dopo le accuse di Morpheus Research. È debole Stellantis (-0,8%), con gli osservatori che seguono le vicende della famiglia Agnelli, dopo la notizia sul testamento segreto dell'Avvocato.
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Spread a 85 punti
Apertura stabile per lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco si è attestato a 85 punti base, lo stesso livello rispetto al closing di ieri. Lieve calo per il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione al 3,55% dal 3,56% del riferimento precedente.
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Va al ribasso Campari e Saipem
Sul versante opposto prevalgono i ribassi: Saipem cede lo 0,94% scendendo a 2,524 euro, Amplifon arretra dello 0,78% a 14,03 euro, mentre Nexi e Campari registrano entrambi un calo dello 0,71% (rispettivamente a 4,777 e 5,34 euro). In flessione anche Eni, che perde lo 0,64% a 14,986 euro.
Nome Valore Var % Saipem 2,524 -0,94 Amplifon 14,03 -0,78 Nexi 4,777 -0,71 Campari 5,34 -0,71 Eni 14,986 -0,64 Stellantis 7,94 -0,61 Snam 5,046 -0,47 Interpump Group 38,76 -0,41 Leonardo 53,88 -0,41 Terna 8,52 -0,35 -
In ripresa Cucinelli
In avvio di giornata a Piazza Affari si distinguono alcuni titoli in rialzo e altri in calo. Tra i migliori spicca Azimut, che guadagna il 3,29% portandosi a 32,69 euro. Bene anche Brunello Cucinelli (+1,73% a 92,72 euro), Buzzi (+0,64% a 46,86 euro), Banca Monte dei Paschi di Siena (+0,57% a 7,641 euro) e Telecom Italia (+0,50% a 0,4434 euro).
Nome Valore Var % Azimut 32,69 +3,29 Brunello Cucinelli 92,72 +1,73 Buzzi 46,86 +0,64 Banca Monte Paschi Siena 7,641 +0,57 Telecom Italia 0,4434 +0,50 Recordati Ord 51,35 +0,39 Banca Mediolanum 17,01 +0,35 Lottomatica Group 22,96 +0,35 Poste Italiane 20,21 +0,35 Bca Pop Sondrio 13,23 +0,30 -
Come aprono le borse europee
Le principali borse europee hanno aperto la giornata con cautela, muovendosi tutte intorno alla parità. A Francoforte l’avvio è stato sui livelli della vigilia, con un lieve calo dello 0,08%. Londra ha registrato un ribasso dello 0,15%, mentre Parigi ha mostrato un avvio fiacco con una flessione dello 0,2%. Andamento laterale, infine, per Piazza Affari, che ha segnato una variazione negativa contenuta dello 0,09%.
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Banche e Cucinelli ancora nel mirino
In Italia, gli investitori si interrogano su chi guiderà Mediobanca. Sul tavolo di Mps, che controlla oltre l'86% del capitale dell'istituto meneghino, secondo indiscrezioni di stampa, c'é il nome di Vittorio Grilli per la presidenza, mentre per la poltrona di ad sono in lizza Francesco Pascuzzi, ceo di Goldman Sachs Italia, Riccardo Mulone, alla testa di Ubs Italia e Alessandro Melzi d'Eril, numero uno di Anima, la società di gestione del risparmio controllata per la quasi totalità delle azioni da Banco Bpm.
Sotto la lente saranno anche i titoli di Brunello Cucinelli, all'indomani dell'annuncio che la società anticiperà a domani la diffusione delle vendite dei primi nove mesi del 2025.
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Gli appuntamenti di oggi
Le Borse europee dovrebbero aprire in lieve calo: il future sull'Eurostoxx cede lo 0,18%. É però stabile il derivato sul Ftse Mib. Ieri Wall Street ha rialzato la testa, dopo una settimana in calo, soprattutto grazie al rimbalzo dei titoli tech. Intanto sale l'attesa per importanti dati macro, sotto la lente delle banche centrali: domani sarà diffusa la statistica sull'inflazione Ue, mentre venerdì sarà annunciato il dato sul mercato del lavoro Usa.
Oltreoceano gli operatori trattengono il respiro nell'attesa che sia trovata entro domani una quadra per scongiurare lo shutdown. Sul fronte internazionale, invece, é apprezzato il piano di pace per il Medio Oriente annunciato ieri dal presidente, Donald Trump.