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La Borsa del 3 ottobre, lo shutdown non spaventa e Milano chiude a +0,4%
I servizi non essenziali sono ancora fermi negli Usa. Trump ha precisato che le entrate derivanti dai nuovi dazi stanno appena iniziando ad arrivare
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A Milano (+0,4%) bene Tim e Campari
Continua la corsa dei listini azionari europei: la febbre tech e la fiducia su nuovi tagli dei tassi di interesse americani in arrivo alimentano l'ottimismo degli investitori, che non si fanno intimorire dallo shutdown Usa, che ha avuto tra le conseguenze la mancata pubblicazione oggi dell'atteso dato sul mercato del lavoro di settembre.
Gli indici consolidano così le posizioni in area record, con il Ftse Mib di Piazza Affari che ha guadagnato lo 0,42%. Tra i principali titoli milanesi, gli acquisti hanno premiato Campari (+3,3%) e Tim (+2,57%), quest'ultima in seguito alle indicazioni fornite in merito agli investimenti per la digitalizzazione del paese. Ancora acquisti su Stellantis (+2,31%) dopo il rally della vigilia, mentre i realizzi hanno penalizzato Prysmian (-1,14%). In generale rialzo le banche, con l'eccezione di Mps (-0,83%) e Mediobanca (-0,66%) nel giorno del deposito della lista di candidati di Rocca Salimbeni per il rinnovo del cda di Piazzetta Cuccia.
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Milano in ribasso ma resta in positivo
Le Borse europee stanno rallentando il passo, sebbene in futures americani su Wall Street rimangano positivi. In particolare Francoforte ha invertito la rotta e lima dello 0,2%, così come Parigi che segna un frazionale -0,07%. Oscilla sulla parità' anche Amsterdam, mentre sono ancora in rialzo Milano (+0,3%) e Madrid (+0,63%), sebbene sotto i massimi della mattina.
Intanto continua a rafforzarsi l'euro rispetto al dollaro, arrivato a quota 1,1743 (ieri aveva chiuso sotto la soglia di 1,17 dollari). A Piazza Affari pesa la performance di Nexi (-2,46%). Sono in deciso calo anche le Mediobanca (-0,75%) e le Mps (-0,6%), pagando dazio ai dubbi sul processo di integrazione dei due istituti. Per contro e' in allungo Tim, che segna un progresso quasi del 5%.
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Pochi i titoli in calo questa mattina
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Sprint di Telecom
In avvio di giornata spicca il titolo Telecom Italia, in forte rialzo del 4,47% a 0,491 euro. Bene anche Brunello Cucinelli, che sale dell’1,84% a 91,68 euro, e il comparto bancario con Banco Bpm in progresso dell’1,35% a 12,80 euro. In terreno positivo anche Stellantis (+1,33% a 8,933 euro) e Campari (+1,28% a 5,53 euro).
Nome Valore Var % Telecom Italia 0,491 +4,47 Brunello Cucinelli 91,68 +1,84 Banco Bpm 12,80 +1,35 Stellantis 8,933 +1,33 Campari 5,53 +1,28 Leonardo 56,36 +1,26 Bca Pop Sondrio 13,73 +1,22 Saipem 2,526 +1,20 Azimut 33,00 +1,04 Bper Banca 9,798 +1,03 -
Borse in positivo
Le principali borse europee hanno aperto la giornata del 3 ottobre con andamenti positivi ma senza particolari slanci. A Londra l’indice segna un rialzo dello 0,33%, mentre Francoforte registra un progresso dello 0,36%. Anche Parigi parte con un guadagno frazionale dello 0,45%. Milano, pur mostrando un andamento senza particolare forza, avvia le contrattazioni in crescita dello 0,53%.
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Occhi su Tim e Eni
Sul listino milanese attenzione a Eni che con i suoi partner China National Petroleum Company, Korea Gas Corporation, Enh e Xrg ha raggiunto la decisione finale di investimento per lo sviluppo del progetto Coral North Flng, che sarà localizzato nelle acque profonde nell'offshore di Cabo Delgado, a nord del Mozambico.
Quanto a Tim, la divisione Tim Enterprise ha annunciato un piano di investimenti da 1 miliardo di euro entro il 2027 per potenziare la propria infrastruttura Ict, con l'obiettivo di consolidare la leadership nel cloud e nella cybersicurezza.
Tra le banche, focus ancora su Mps visto che Morningstar Dbrs ha rivisto al rialzo il rating di lungo termine a BBB da BBB (low), confermando il trend positivo dopo l'offerta conclusa con successo su Mediobanca.
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Atteso un nuovo aumento di produzione del petrolio
I trader restano cauti anche dopo le indiscrezioni emerse all’inizio della settimana, secondo cui l’Opec+ potrebbe aumentare la produzione di petrolio fino a 500.000 barili al giorno a novembre, tre volte il volume aggiunto questo mese. L’Arabia Saudita e altri produttori puntano a riconquistare quote di mercato, ma gli analisti avvertono che i barili aggiuntivi rischiano di saturare un mercato che mostra già segnali di indebolimento della domanda.
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Continua lo shutdown
Borse europee attese in frazionale rialzo (+0,18% il futures sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta. Positivi anche i futures Usa (+0,25% quello sul Dow Jones e +0,28% quello sull’S&P500) anche se il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che i dipendenti federali potrebbero essere licenziati e i progetti tagliati se la chiusura del governo dovesse continuare.
Il governo federale americano è in shutdown (terzo giorno) dopo che il Congresso non è riuscito a raggiungere un accordo sui finanziamenti, lasciando attivi solo i servizi essenziali.