Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 29 settembre, male le banche a Piazza Affari ma si riprende Cucinelli
Il blocco dei lavori al Concresso degli Stati Uniti potrebbe portare ad un’ondata di licenziamenti. Attesa per la riunione della Fed di mercoledì 1 ottobre
-
Shutdown sempre più vicino
Oggi l'attenzione degli investitori é stata focalizzata sull'incontro tra il presidente americano, Donald Trump e i leader repubblicani e democratici al Congresso alla Casa Bianca, alla vigilia della scadenza per lo shutdown. Un blocco che potrebbe scattare se non venisse raggiunto un accordo su un provvedimento di spesa temporaneo. Secondo gli esperti di Goldman Sachs, uno shutdown a partire dal 1 ottobre, della durata di alcuni giorni, “appare piu' probabile che improbabile”.
Il mercato valuta così i possibili rischi che potrebbero ritardare la pubblicazione dei dati cruciali sull'occupazione in uscita venerdì, a cui la Fed guarda con molta attenzione e sulla base dei quali deciderà le prossime mosse in materia di politica monetaria. L'ipotesi di shutdown americano pesa sul dollaro, che secondo gli osservatori potrebbe indebolirsi ancora entro il primo ottobre.
-
Male le banche a Piazza Affari
Avvio di settimana prudente per le Borse europee, che terminano le contrattazioni a diverse velocità. Debole il Ftse Mib di Milano, che chiude in calo dello 0,22% a 42.554,4 punti, appesantito dal comparto bancario.
Maglia rosa invece per Brunello Cucinelli, che chiude a +9,02% in cima al listino principale, lasciandosi alle spalle le vendite della scorsa settimana innescate dalle accuse sulle vendite effettuate in Russia. In rosso tutto il comparto bancario, con gli investitori che si interrogano sulle mosse del governo, visto che il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha a più riprese chiesto un sacrificio del comparto in vista della prossima manovra finanziaria. In coda al Ftse Mib finisce Pop Sondrio (-2,8%), mentre le vendite colpiscono anche Unicredit (-2,75%), Mediobanca (-2,58%), Banco Bpm (-2,77%) e Mps (-1,64%).
-
Milano debole con le banche
Borse europee in cerca di direzione a metà giornata, anche di attesa di novità dagli States sul fronte dello shutdown. Milano è la peggiore, cedendo lo 0,18%, appesantita soprattutto dalle banche. Del resto le ipotesi che gli istituti di credito siano chiamati a un sacrificio nella prossima manovra finanziaria, come più volte detto dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, invitano gli investitori alla prudenza.
Banco Bpm (-1,9%) e Unicredit (-1,7%) sono le peggiori. L'attenzione è inoltre rivolta a Mediobanca (-1,3%) nell'attesa che Mps scelga la rosa dei nomi per la lista del cda da presentare all'assemblea dei soci che si riunirà il prossimo 28 ottobre per la nomina del board. Ovviamente il focus è soprattutto sull'amministratore delegato. Continua a far bene il settore della difesa con Leonardo su del 2%.
Ma il miglior titolo del Ftse Mib è Cucinelli che recupera il 7% dopo lo scivolone del 17% accusato nelle ultime due sedute della scorsa settimana, a seguito delle accuse di Morpheus Research sulle vendite in Russia, rispedite però al mittente dalla maison. Sono ben comprate le Saipem (+2,37%) che beneficia delle ipotesi di ripartenza dei progetti in Mozambico.
-
Deboli le banche
Sul fronte opposto, la giornata mostra vendite soprattutto nel comparto bancario: Banca Popolare di Sondrio arretra dell’1,25% a 13,40 euro, seguita da BPER Banca (-1,08% a 9,514 euro) e Unicredit (-1,02% a 64,77 euro). Deboli anche Eni, in calo dello 0,59% a 15,256 euro, e Banco BPM, che perde lo 0,58% a 12,905 euro.
Nome Valore Var % Bca Pop Sondrio 13,40 -1,25 Bper Banca 9,514 -1,08 Unicredit 64,77 -1,02 Eni 15,256 -0,59 Banco Bpm 12,905 -0,58 Stellantis 7,867 -0,48 A2a 2,176 -0,09 Intesa Sanpaolo 5,557 -0,05 Mediobanca 18,985 -0,05 Iveco Group 18,255 -0,03 -
Risale Cucinelli
La mattinata di Borsa vede alcuni titoli in forte evidenza sia in positivo che in negativo. Tra i rialzi spicca Brunello Cucinelli, in crescita del 3,68% a 86,68 euro, seguita da Stmicroelectronics (+1,74% a 24,235 euro) e Saipem (+1,36% a 2,527 euro). Bene anche Azimut, che guadagna l’1,34% a 31,75 euro, e Interpump Group, in rialzo dell’1,09% a 39,02 euro.
Nome Valore Var % Brunello Cucinelli 86,68 +3,68 Stmicroelectronics 24,235 +1,74 Saipem 2,527 +1,36 Azimut 31,75 +1,34 Interpump Group 39,02 +1,09 Recordati Ord 51,10 +0,99 Lottomatica Group 22,72 +0,80 Leonardo 53,40 +0,75 Banca Mediolanum 17,07 +0,65 Moncler 48,95 +0,53 -
Borse in positivo
Nelle principali piazze finanziarie europee la mattinata si apre con movimenti moderati. A Francoforte la seduta mostra un andamento poco vivace, registrando comunque un incremento dello 0,40%. Londra parte in lieve progresso con un +0,25%, mentre Parigi mette a segno un rialzo frazionale dello 0,36%. Anche Milano si muove sui livelli della vigilia, segnando un aumento dello 0,23%.
-
Cucinelli e banche nel mirino
Ancora al centro Brunello Cucinelli, con la Consob sta verificando se l’azienda abbia fuoriviato gli investitori sulle sue operazioni in Russia, dopo che lo short seller Morpheus Research ha pubblicato giovedì un report che accusa il gruppo italiano del lusso che hanno affossato il titolo.
Lo scrive il Financial Times, specificando che la richiesta della Consob rientra nel normale processo di vigilanza dell'autorità di regolamentazione quando un titolo azionario subisce forti fluttuazioni in un singolo giorno.
Rimangono in primo piano le banche, nell'attesa di sviluppi sul futuro del sistema creditizio italiano. In particolare i riflettori sono puntati verso Mps, dove sono in corso le discussioni per scegliere il top management di Mediobanca. Anche Banco Bpm rimane osservata speciale nell'attesa di comprendere se andrà in porto l'aggregazione con Credit Agricole Italia, come si ipotizza negli ambienti finanziari.
-
Rischio shutdown e licenziamenti negli Usa
I futures sull’Eurostoxx 600 si muovono bene (+0,45%) ma sullo sfondo c’è la minaccia del presidente Trump di licenziamenti in massa per evitare lo shutdown degli uffici federali dal 1° ottobre e le mosse della Fed.
Già la scorsa settimana l’amministrazione aveva chiesto alle agenzie federali di prepararsi a licenziamenti di massa se il Congresso non troverà un’intesa. Si tratterebbe di una rottura con la prassi abituale: durante gli shutdown, infatti, i dipendenti vengono in genere sospesi temporaneamente (furlough) e riassunti una volta approvata la legge di bilancio.