La Borsa del 26 settembre, Milano chiude in positivo con banche e assicurazioni

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato nuove tariffe su farmaci, autocarri e mobili prodotti al di fuori degli Stati Uniti

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Milano chiude a +1%

    Le Borse europee dribblano i nuovi dazi di Trump sui farmaci e chiudono in volata anche grazie all'inflazione Usa nelle attese, dato che dimostra come la guerra tariffaria finora non abbia riacceso la corsa dei prezzi. A trainare i listini del Vecchio Continente sono banche e assicurazioni.

    Il Ftse Mib rallenta sul finale ma chiude con un rotondo +1%. I titoli migliori sono Unipol (+2,9%) e Generali (+2,5%), ormai libera da un'eventuale penale se non andasse in porto l'accordo con Natixis. Seguono gli istituti di credito, sempre alle prese con il risiko, a partire da Bper (+2,1%) e Intesa Sanpaolo (+2,2%).

    In fondo finiscono St (-2%) in scia alla debolezza del comparto tech, che teme nuovi provvedimenti sui chip, e la maison Brunello Cucinelli (-1,7%) zavorrava dal taglio del rating da parte degli analisti di Oddo dopo il crollo a doppia cifra della vigilia (in seguito alle accuse degli hedge fund sul mercato russo).

  2. Risale Cucinelli

    Si muovono in cauto rialzo le Borse europee alla soglia di metà seduta, mentre il mercato digerisce le nuove tariffe annunciate dalla Casa Bianca su farmaci, autocarri e mobili. Positivo il Ftse Mib di Milano (+0,44%), come il Cac di Parigi (+0,44%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l'Ibex di Madrid (+0,57%).

    Sull'azionario brilla Unipol (+1,8%), mentre sale anche Generali (+1,7%), che ieri ha collocato il suo primo prestito obbligazionario perpetuo Restricted Tier 1 da 500 milioni. Ancora vendite su Brunello Cucinelli (-0,6%), che comunque recupera dai minimi della mattinata e dopo il -17% di ieri. Prende quota Prysmian (+0,5%), premiata dal rialzo del target di prezzo da parte di Goldman Sachs. Scivola in fondo al listino St (-2%), zavorrata con il comparto dei semiconduttori in tutta Europa, dalle indiscrezioni su un nuovo piano di tariffe Usa per i chip.

     

  3. Milano resta in positivo

    Le Borse europee aprono la giornata in territorio positivo, nonostante l’annuncio della Casa Bianca di nuovi dazi in arrivo dal primo ottobre. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6%, la stessa variazione registrata dal Cac di Parigi; Francoforte sale dello 0,3%, mentre Madrid e Amsterdam segnano rispettivamente +0,3% e +0,2%.

    A Piazza Affari riflettori puntati su Brunello Cucinelli, che continua a soffrire dopo il crollo della vigilia legato alle accuse degli hedge fund sulle attività in Russia: il titolo arretra del 5,4%, penalizzato anche dal taglio del rating a “neutrale” da parte di Oddo Bhf, che ha fissato il target price a 83 euro. Molto più vivace invece il settore bancario: la Popolare di Sondrio guida i rialzi con un +1,8%, seguita da Bper (+1,4%). Bene anche Unicredit (+1,4%) e Intesa Sanpaolo (+1,1%), che beneficiano ancora della promozione arrivata ieri da Fitch.

  4. Continua il rosso di Cucinelli

    In controtendenza, invece, spicca il calo di Brunello Cucinelli, che lascia sul terreno il 5,85% scendendo a 80,10 euro. Vendite anche su Stmicroelectronics (-1,05% a 24,055 euro), Telecom Italia (-0,55% a 0,4345 euro), Recordati (-0,20% a 50,60 euro) e Moncler (-0,06% a 48,87 euro).

    Nome Valore Var %
    Brunello Cucinelli 80,10 -5,85
    Stmicroelectronics 24,055 -1,05
    Telecom Italia 0,4345 -0,55
    Recordati Ord 50,60 -0,20
    Moncler 48,87 -0,06
  5. Avanti il bancario

    A Piazza Affari la seduta mette in evidenza soprattutto il comparto bancario, con diversi titoli in forte rialzo. Banca Popolare di Sondrio guida i guadagni con un progresso dell’1,51% a 13,445 euro, seguita da Unipol che cresce dell’1,39% a 17,92 euro. Bene anche Generali (+1,23% a 33 euro), Bper Banca (+1,15% a 9,526 euro) e Unicredit (+1,10% a 65,14 euro).

    Nome Valore Var %
    Bca Pop Sondrio 13,445 +1,51
    Unipol 17,92 +1,39
    Generali 33,00 +1,23
    Bper Banca 9,526 +1,15
    Unicredit 65,14 +1,10
    Buzzi 47,58 +1,06
    Ferrari 408,40 +1,04
    Banca Mediolanum 16,83 +0,90
    Stellantis 8,06 +0,88
    Interpump Group 38,90 +0,83
  6. Come aprono le Borse

    Le principali Borse europee hanno avviato la seduta del 26 settembre senza particolare slancio, registrando comunque piccoli progressi. A Francoforte l’indice avanza dello 0,28%, mentre a Parigi segna un aumento dello 0,34%. Milano si muove in linea con gli altri listini, in crescita dello 0,36%. Londra, invece, apre sostanzialmente piatta, con un lieve rialzo dello 0,01%.

  7. Attenzione a Brunello Cucinelli

    Sull'azionario, occhi quindi ai settori coinvolti dai nuovi dazi, che già alla vigilia avevano incontrato qualche battuta d'arresto sulla notizia di indagini da parte dell'amministrazione Trump. A Piazza Affari focus anche su Cucinelli, che ieri ha chiuso in ribasso di oltre il 17% a 85 euro, ai minimi da un anno, dopo le accuse degli hedge fund relative alle attività in Russia.

    Nel settore oil, Eni e Commonwealth Fusion Systems (Cfs) hanno siglato un accordo per l'acquisto di energia del valore di oltre 1 miliardo di dollari, ampliando così la partnership strategica di lunga data tra le due società per la commercializzazione dell’energia da fusione.

  8. Europa in rialzo nonostante i dazi

    Borse europee attese in rialzo (+0,59% il futures sull’Eurostoxx50) anche se il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato una nuova ondata di dazi punitivi su un'ampia gamma di beni importati negli Stati Uniti, del 100% su farmaci di marca e del 25% su camion pesanti, che entreranno in vigore la prossima settimana.

    Non è chiaro se le nuove imposte si applicheranno in aggiunta ai dazi nazionali o se le economie che hanno concluso accordi commerciali, come Unione Europea e Giappone, saranno esentate.