La Borsa del 2 dicembre, Milano chiude in positivo con Generali e Lottomatica

Una seduta europea che si conclude in lieve rialzo, trainata dalla ripresa dei titoli tech a Wall Street e con un occhio alle nuove minacce di Vladimir Putin all'Europa. Così a Milano il Ftse Mib ha chiuso a +0,2%. Francoforte +0,5%, Madrid +0,5%, mentre l'Euro Stoxx 50 ha guadagnato lo 0,4%. Piu' cauta Parigi, dove il Cac 40 ha limato uno 0,3% in chiusura, così come Amsterdam (-0,3%) e Londra (-0,01%).

A Piazza Affari bene Lottomatica (+3,2%) e Generali (+2%) dopo il cambio di raccomandazione di Bofa. Mps ha invece perso terreno (-3,7%), con il titolo che a metà giornata ha risentito della notizia per cui nel cda dell'istituto di venerdì prossimo si parlerà anche dell'avviso di garanzia ricevuto dall'ad Luigi Lovaglio per l'indagine della Procura di Milano sull'alterazione dei prezzi delle azioni di Mediobanca (-0,3%) e sull'ops lanciata da Siena su piazzetta Cuccia. Vendite anche per Tenaris (-3,6%) e Saipem (-2,9%).

Borse europee in rialzo, con Madrid che tira la volata in progresso dell'1,66%. Milano, inoltre, segna un progresso dello 0,49%, Parigi dello 0,42%, Francoforte dello 0,79% e Amsterdam dello 0,18%. Dopo la frenata della vigilia gli indici del Vecchio Continente rialzano la testa, incoraggiati anche dai futures americani in verde. Gli investitori attendono le notizie da Mosca, dove oggi l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, incontra Vladimir Putin per trovare una quadra riguardo la pace in Ucraina.

A Piazza Affari si distingue Campari (+2,7%), dopo il report favorevole di Barclays. Sono inoltre ben impostate le azioni Lottomatica (+2,6%) e le Generali (+2,3%), quest'ultime spinte dal giudizio positivo di Bofa, oltre che dalla speculazione su possibili scenari futuri per il gruppo assicurativo. Tentano il recupero le banche, fatta eccezione di Mps (-1,3%), che continua a pagare dazio alle indagini della Procura di Milano emerse nei giorni scorsi. In coda Tenaris (-3,5%) e Saipem (-3,1%).

Apertura ancora stabile per lo spread tra BTp e Bund. A inizio della seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si è attestato a 72 punti, lo stesso livello della vigilia e sempre sui minimi da oltre 15 anni. Sale leggermente il rendimento del BTp decennale benchmark, che segna una prima posizione al 3,47% dal 3,46% del riferimento precedente.

Sul fronte dei ribassi si segnala Moncler, che scende a 57,72 euro con una variazione negativa dello 0,69%.​ Perdite contenute anche per Ferrari a 333,30 euro (-0,66%), Interpump Group a 43,76 euro (-0,64%), Saipem a 2,363 euro (-0,59%) e Tenaris a 17,515 euro (-0,54%).​

Tra i migliori progressi della giornata spicca Campari, che quota 6,054 euro con un guadagno del 2,54%.​ A seguire si collocano Generali a 34,52 euro (+2,01%), Lottomatica Group a 22,30 euro (+1,83%), Unipol a 19,75 euro (+1,54%) e Bper Banca a 10,56 euro (+1,49%).​

Le principali borse europee aprono la seduta di oggi senza grandi scosse, mantenendosi sui livelli della vigilia. Francoforte segna un lieve rialzo dello 0,2%, mentre Londra parte in leggero calo dello 0,05%. A Parigi prevale l’incertezza, con l’indice in flessione dello 0,15%. Milano mostra un andamento fiacco ma positivo, con il Ftse Mib in progresso dello 0,21%.

Borse europee attese poco mosse (+0,12% il future sull’Eurostoxx 50) dopo la chiusura in rosso di Wall Street. I listini avanzano con cautela, in un contesto appesantito dal crollo del Bitcoin e dalla nuova ondata di vendite obbligazionarie scatenata ieri mattina dall’annuncio di un possibile imminente aumento dei tassi della Boj in Giappone, mentre si guarda anche alla Federal Reserve della prossima settimana.

A Wall Street i future arretrano leggermente, mentre quelli europei restano piatti, dopo una seduta negativa in cui i tre principali indici statunitensi hanno chiuso in calo: il Dow Jones ha perso lo 0,9%, l’S&P 500 lo 0,41% e il Nasdaq lo 0,38%. A sostenere parzialmente il listino tecnologico è stato il rimbalzo di Nvidia (+1,65%) dopo le recenti correzioni. Il clima sull’azionario rimane comunque volatile, proseguendo lungo la traiettoria di instabilità imboccata dall’autunno, quando hanno iniziato a emergere timori su una possibile bolla dell’intelligenza artificiale.