La Borsa del 17 settembre, il Dta affonda Milano a -1,3%

Il 96% dei trader si aspetta dalla Fed una riduzione dei tassi di di 25 punti base, ma non è escluso un taglio più corposo di 50 punti, come chiesto da Donald Trump

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Male le banche a Piazza Affari

    È iniziato il conto alla rovescia sui mercati in attesa del verdetto della Fed sui tassi d’interesse, che sarà annunciato questa sera alle 20 ora italiana. Nel frattempo, a Piazza Affari resta al centro dell’attenzione la possibilità che gli istituti di credito contribuiscano alla prossima manovra finanziaria, con l’ipotesi che il governo proponga un nuovo rinvio sulla possibilità di trasformare le imposte differite attive (Dta) in crediti d’imposta. Queste preoccupazioni pesano sulle azioni delle banche, trascinando al ribasso il listino milanese, che chiude in calo dell’1,3% sotto i 42mila punti.

    Le banche soffrono a Piazza Affari, con Unicredit in calo del 3,59% in fondo al listino. Male anche Mps (-1,38%), che ha raggiunto una quota del 62,5% nel capitale di Mediobanca (-1,12%) dopo la riapertura dell’Ops. In prima posizione chiude Nexi (+1,89%), seguita da Tim (+1,58%) e Stellantis (+1,2%).

  2. Ancora più giù Piazza Affari

    Milano si conferma fanalino di coda in Europa. L’indice Ftse Mib segna alle 13 una flessione dello 0,73% a 42.195 punti, in controtendenza rispetto agli altri listini europei. In difficoltà le banche, con cali medi superiori all’1%, mentre tra i titoli finanziari soffrono in particolare Fineco e Poste. Nel comparto automobilistico arretra Ferrari.

    Maglia nera del listino è Tenaris, in ribasso del 2% dopo il downgrade di Piper Sandler da overweight a neutral, con il target price rivisto da 48 a 41 dollari.

     

  3. Spread a 81 punti

    Rendimenti in lieve calo sul mercato secondario dei titoli di Stato dell'eurozona nel giorno della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve (e della Banca centrale canadese). Sulla piattaforma Mts, il rendimento del BTp decennale di riferimento (scadenza 1 ottobre 2035) arretra al 3,50% dal 3,51% di ieri sera e lo spread sul Bund tedesco di pari scadenza si restringe a 81 punti (da 82 di ieri sera). In calo minimo anche il rendimento dei titoli francesi, al 3,41%, per un differenziale rispetto al decennale tedesco di 73 punti base, in linea con la chiusura di ieri.

  4. In rosso il lusso

    Sul fronte opposto prevalgono invece i ribassi. Brunello Cucinelli cede l’1,47% a 100,40 euro, mentre Tenaris arretra dell’1,24% a 15,165 euro. Flessioni anche per Ferrari (-1,06% a 401,80 euro), Moncler (-0,99% a 48,86 euro) e Recordati (-0,28% a 52,85 euro).

    Nome Valore Var %
    Brunello Cucinelli 100,40 -1,47
    Tenaris 15,165 -1,24
    Ferrari 401,80 -1,06
    Moncler 48,86 -0,99
    Recordati Ord 52,85 -0,28
    Eni 14,928 -0,21
    Inwit 10,01 -0,20
    A2a 2,142 -0,19
    Italgas 7,50 -0,13
    Hera 3,684 -0,11
  5. In rialzo Diasorin

    In avvio di giornata a Piazza Affari spiccano alcuni titoli in territorio positivo. Diasorin guida i rialzi con un progresso del 2,10% a quota 79,64 euro, seguita da Telecom Italia che avanza dell’1,65% a 0,4494 euro. Bene anche Nexi (+1,42% a 4,73 euro), Stellantis (+1,23% a 8,24 euro) e Leonardo, che segna un rialzo dello 0,98% a 51,28 euro.

    Nome Valore Var %
    Diasorin 79,64 +2,10
    Telecom Italia 0,4494 +1,65
    Nexi 4,73 +1,42
    Stellantis 8,24 +1,23
    Leonardo 51,28 +0,98
    Banca Monte Paschi Siena 8,235 +0,86
    Mediobanca 21,68 +0,84
    Azimut 30,99 +0,81
    Saipem 2,377 +0,72
    Banco Bpm 12,85 +0,47
  6. L'apertura delle Borse

    Questa mattina le principali Borse europee hanno avviato la seduta con andamenti moderati e segnali contrastanti. A Francoforte l’indice segna un leggero rialzo dello 0,33%, mentre Londra parte con un incremento più contenuto, pari allo 0,16%. Andamento positivo, seppur privo di particolare slancio, anche per Parigi, che registra un progresso dello 0,30%. A Milano, invece, la giornata si apre all’insegna dell’incertezza, con un guadagno dello 0,19% nelle prime battute.

  7. Occhi su banche e Saipem

    A Piazza Affari occhi ancora sulle banche, con Banca Mps ha raggiunto il 62,5% del capitale di Mediobanca. Si guarda anche a Generali che, come riporta il Sole 24 Ore, nelle ultime settimane avrebbe ripreso il dialogo con Natixis a proposito della maxi alleanza nell'asset management.

    Intesa Sanpaolo ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie ordinarie avviato l'8 settembre a servizio dei piani di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti e consulenti finanziari del gruppo. Complessivamente ha acquistato 23.800.000 azioni proprie pari allo 0,13% del capitale sociale della capogruppo, a un prezzo medio di acquisto pari a 5,4349 euro, per un controvalore totale di 129,3 milioni di euro.

    Attenzione anche a Saipem, che sarebbe in trattative preliminari per la vendita di alcuni asset nel settore della robotica e della subacquea a Fincantieri, in vista della fusione con la norvegese Subsea 7 SA.

  8. È il giorno della Fed

    I mercati si preparano ad un'apertura in cauto rialzo, in una giornata in cui tutta l'attenzione degli investitori è rivolta alla decisione della Federal Reserve sui tassi d'interesse. È considerata certa una sforbiciata al costo del denaro, la prima del 2025, ma gli investitori si chiedono quale sarà l'entità del taglio. Focus anche sulle indicazioni che darà il Presidente Jerome Powell per le prossime mosse dell'istituto, in vista anche dalla sua successione alla scadenza del mandato a maggio.

    Così i future sugli indici del Vecchio Continente viaggiano con prudenza: avanzano dello 0,3% i contratti sull'Eurostoxx 50, mentre si muovono sulla parità quelli sul Ftse Mib di Milano a +0,1%. Verso un avvio prudente anche le altre piazze: +0,3% Francoforte, +0,25% Parigi. Fermi i contratti a Londra (+0,04%), mentre sono in calo quelli a Madrid (-1,3%).