La Borsa del 1 ottobre, Milano chiude a +0,8% con le banche e il pharma

Gli Stati Uniti sono ufficialmente in shutdown, con conseguente congelamento di parte dell'amministrazione federale. Primi effetti sui cambi euro-dollaro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Europa ignora lo shutdown

    Ignorano le preoccupazioni legate allo shutdown negli Usa le Borse europee, che cominciano l'ultimo trimestre dell'anno all'insegna dei guadagni, con il Ftse Mib che termina le contrattazioni in progresso dello 0,83%. A trainare gli acquisti sono soprattutto i titoli farmaceutici, grazie all'accordo raggiunto da Pfizer sui prezzi negli Usa che sembra dare chiarezza alle prospettive del settore dopo la debolezza dell'ultimo periodo.

    Sull'azionario a Piazza Affari, svetta Tenaris in rialzo del 4,11%, seguito da Tim (+3,53%) e Stellantis (+3,51%). In grande spolvero, come detto, i titoli dell'healthcare:

    • Amplifon (+3,5%);
    • Diasorin (+2,83%);
    • Recordati (+2,51%).

    Gli acquisti premiano anche le banche, con guadagni per Mps (+2,93%), Bper (+1,89%), Pop Sondrio (+1,28%), Intesa Sanpaolo (+1,43%) e Mediobanca (+1,57%). In coda al listino finisce Lottomatica, in calo del 2,36%, tallonata da Brunello Cucinelli (-2,11%).

  2. L'Europa risale a metà seduta

    Inversione di rotta per l'Europa che, sostenuta dai titoli farmaceutici, arriva al giro di boa della seduta in rialzo. Ignorando i future Usa che prefigurano un'apertura in calo di oltre mezzo punto percentuale a Wall Street, dopo l'avvio dello shutdown negli Stati Uniti, nel Vecchio Continente prevalgono gli acquisti: Milano sale dello 0,2%, Parigi dello 0,45%, Francoforte e Amsterdam dello 0,5%, Londra dello 0,65%.

    A Milano corrono Amplifon (+2,5%), Diasorin (+2,12%) e Recordati (+1,8%). Realizzi su tutto il comparto della difesa in Europa e a Milano il prezzo lo paga Leonardo con un calo dell'1,9%. Bene auto e materie prime ed energia, a Piazza Affari ben comprate Tenaris (+2,5%) e Stellantis (+1,7%). Attesa per i dati sulle vendite di Brunello Cucinelli (-1%), anticipati ad oggi dopo il tonfo in Borsa scatenato dalle accuse di un hedge fund sulle attività della società in Russia.

    L'incertezza spinge ancora al rialzo, come detto, il prezzo dell'oro che aggiorna il record nel contratto spot a 3,895 dollari l'oncia (ora tratta a 3.866, in rialzo dello 0,76%).

  3. In calo banche e Leonardo

    Sul fronte opposto, prevalgono ribassi tra i principali titoli. Leonardo perde l’1,37% scendendo a 53,28 euro, mentre Bper Banca arretra dell’1,19% a 9,324 euro. In calo anche Banca Mediolanum, che chiude a 16,85 euro (-1,17%), e Banco Bpm, che segna -1,14% a 12,58 euro. Infine, Prysmian flette dell’1,09%, portandosi a 83,26 euro.

    Nome Valore Var %
    Leonardo 53,28 -1,37
    Bper Banca 9,324 -1,19
    Banca Mediolanum 16,85 -1,17
    Banco Bpm 12,58 -1,14
    Prysmian 83,26 -1,09
    Bca Pop Sondrio 13,125 -1,09
    Unicredit 63,78 -1,07
    Lottomatica Group 22,68 -1,05
    Poste Italiane 19,995 -0,97
    Brunello Cucinelli 92,14 -0,92
  4. In crescita Stellantis

    Tra le performance positive spicca Recordati, che ha chiuso a 52,75 euro con un rialzo del 2,03%. In progresso anche Diasorin, salita a 76,64 euro (+1,48%), e Saipem, che si è attestata a 2,48 euro con un incremento dello 0,94%. Avanzano inoltre Stellantis, a 7,921 euro (+0,72%), e Amplifon, che guadagna lo 0,69% portandosi a 13,95 euro.

    Nome Valore Var %
    Recordati Ord 52,75 +2,03
    Diasorin 76,64 +1,48
    Saipem 2,48 +0,94
    Stellantis 7,921 +0,72
    Amplifon 13,95 +0,69
    Terna 8,686 +0,56
    Hera 3,846 +0,42
    Campari 5,392 +0,41
    Ferrari 413,00 +0,34
    Mediobanca 17,29 +0,32
  5. Borse in calo, male anche i futures americani

    Borse europee in calo in avvio di seduta, eccetto Londra (+0,29%). Il Dax perde lo 0,44%, il Cac40 lo 0,02% e il Ftse Mib lo 0,19% a 42.645 punti. I futures statunitensi flettono ancora di più: -0,61% quello sul Dow Jones e -0,78% quello sull’S&P500. Da oggi, 1° ottobre, il governo americano ha interrotto buona parte delle attività dopo che profonde divisioni politiche hanno impedito al Congresso e alla Casa Bianca di giungere a un accordo per evitare lo shutdown, il quindicesimo dal 1981.

  6. Banche e industriali sotto osservazione

    Sul listino milanese attenzione a Banco Bpm; rappresentanti di Crédit Agricole nelle ultime settimane hanno discusso con funzionari del governo italiano circa le condizioni per una possibile fusione tra la divisione italiana della banca francese e Banco Bpm.

    Capitolo Mps, si prevede che la banca senese indicherà l'ex ministro, Vittorio Grilli, alla presidenza di Mediobanca, mentre l'ad di Anima Holding, Alessandro Melzi d'Eril, è il candidato principale per il ruolo di amministratore delegato.

    Nel settore industriale, Tenaris ha completato la sua prima tranche da 600 milioni di dollari del programma di riacquisto di azioni proprie da 1,2 miliardi di dollari. Con la prima tranche, iniziata il 9 giugno e conclusa martedì 30 settembre, il gruppo che produce tubi in acciaio ha acquistato 33.059.955 azioni, pari al 3,08% del capitale sociale. Intende annullare tutte le azioni riacquistate a tempo debito.

    Brunello Cucinelli pubblicherai oggi i risultati preliminari del terzo trimestre del 2025, alle 18.

  7. Shutdown negli Usa, cosa succede

    Borse europee attese caute in avvio di seduta (-0,07% il futures sull’Eurostoxx50) con gli Stati Uniti entrati ufficialmente in shutdown, con conseguente congelamento di parte dell'amministrazione federale.

    Il disegno di legge repubblicano che mirava a estendere i finanziamenti per sette settimane è stato respinto con 55 voti contrari e 45 favorevoli, non raggiungendo così i 60 voti necessari per l’approvazione. È stata la seconda votazione al Senato sullo stesso provvedimento, dopo che era già stato bocciato a metà settembre. Viceversa, il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro, che vale 1,1759 (+0,24%) e dello yen a 147,491 (-0,21%).