La Borsa del 3 gennaio, Milano chiude in rosso con i titoli dell’automotive e Campari

Gli investitori aggiustano i portafogli tenendo conto delle incertezze politiche ed economiche

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 3 Gennaio 2025 08:46Aggiornato: 3 Gennaio 2025 18:13

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Europa chiude in rosso, a Milano male Campari e Stellantis

    Il buon andamento di Wall Street  non è sufficiente a risollevare le Borse europee, che chiudono in calo nell'ultima seduta della prima settimana dell'anno.

    A Milano, il Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,7%, appesantito dalle vendite su Stellantis (-3,5%) e Campari (-5,2%). Stellantis soffre per i deludenti dati sulle immatricolazioni italiane, che a dicembre sono calate del 18,1% rispetto al -4,9% dell’intero mercato. La crisi del settore auto si riflette anche su Iveco (-2,8%) e Pirelli (-2,5%). Campari subisce invece un forte calo, in seguito a un report del Surgeon General americano che evidenzia un legame tra consumo di alcol e aumento del rischio di cancro.

    Sul fronte opposto, pochi titoli riescono a mantenersi in positivo: Saipem (+2,2%) prosegue il rally, seguita da Leonardo (+0,4%), Azimut (+0,2%) ed Eni (+0,1%).

  2. Milano giù per il crollo dell'automotive

    Anche il Ftse Mib resta in difficoltà e non riesce a avvicinarsi alla parità. Alle 12, il principale indice italiano registra una perdita dello 0,6%, avvicinandosi al rischio di scivolare sotto la soglia dei 34mila punti, attualmente fermo a 34.166 punti.

    A Milano, i titoli dell’automotive soffrono a seguito dei dati negativi sul mercato italiano del 2 gennaio 2025. Stellantis cede il 3%, Iveco perde l’1,4%, mentre StM, produttore di chip fortemente legato al settore automobilistico, scivola dell’1,3%. Al contrario, Nexi (+0,6%), Unicredit (+0,5%), Mediobanca (+0,5%) e Banca Mediolanum (+0,3%) registrano guadagni, dopo la debole performance del settore del credito il giorno precedente.

    Il sentiment negativo è alimentato dall’allarme lanciato dai Pmi manifatturieri dell'Eurozona, che potrebbe spingere la Bce a intensificare il taglio dei tassi, riducendo rapidamente il margine d’interesse delle banche. Anche Banca MPS perde lo 0,5% dopo aver richiamato un bond subordinato da 400 milioni di euro con un rendimento superiore al 10%.

  3. Borse europee in difficoltà

    Le Borse europee continuano a segnare segnali di debolezza, con gli investitori preoccupati per la crescita economica in Cina. L'attenzione è rivolta alle imminenti decisioni di Donald Trump riguardo ai dazi e alle prossime mosse delle banche centrali sulla politica monetaria.

    Parigi registra un calo dello 0,64%, mentre Francoforte perde lo 0,3%. Londra e Madrid sono poco mosse, con Londra in flessione dello 0,04% e Madrid in lieve rialzo dello 0,09%. I principali indici europei sono gravati dalle performance negative del settore lusso (-1,2%) e auto (-1%), oltre a una flessione del comparto tecnologico (-0,6%).

    Il settore energetico mostra una performance positiva (+0,6%) nonostante il calo dei prezzi del petrolio. Il WTI scende dello 0,4%, a 72,80 dollari al barile, mentre il Brent si attesta a 75,61 dollari, con una flessione dello 0,4%.

    Intanto nel terzo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al pil (deficit/pil) è sceso al -2,3% dal -6,3% dello stesso trimestre del 2023 (fonte Istat). Nello stesso periodo la pressione fiscale è salita al 40,5% (+0,8% annuo). Bene invece lo spread tra Btp e Bund decennale, sceso a 116 punti, e anche l’euro recupera sul dollaro e sale a quota 1,028 (+0,2%).

  4. Stellantis a -3% dopo il calo delle immatricolazioni

    Apre in forte calo Stellantis, che registra in questo momento un -3,3%. Questo a seguito del calo delle immatricolazioni del 18,1%, con il gruppo che ha immatricolato nel 2024 un totale di 454.013 unità, con una quota di mercato del 29,15%.

    In Italia, le immatricolazioni di auto a dicembre sono state 105.715, con una contrazione del 4,93% rispetto allo stesso mese del 2023, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti. Nel complesso, nel 2024 le immatricolazioni di auto in Italia sono ammontate a 1.558.704 unità, registrando una diminuzione dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

  5. Europa in calo, ma anche Usa e Cina faticano

    Le borse europee avviano la giornata in lieve calo, seguendo il rialzo registrato nella seduta precedente. Diversamente, Wall Street ha chiuso ieri in terreno negativo, appesantita dalla performance deludente di Apple e Tesla.

    I listini asiatici mostrano un andamento contrastato, con Shanghai in ribasso nonostante le misure di stimolo già intraprese dalle autorità di Pechino per sostenere l’economia nel corso del 2025. Secondo Reuters, questa settimana milioni di dipendenti pubblici cinesi hanno beneficiato di inattesi aumenti salariali. Inoltre, la People's Bank of China ha dichiarato al Financial Times l’intenzione di ridurre i tassi di interesse rispetto all’attuale livello dell’1,5% e di avviare una riforma della politica monetaria. L’obiettivo è avvicinarsi ai modelli della Federal Reserve e della Bce, privilegiando interventi sul tasso di riferimento e abbandonando gradualmente gli obiettivi quantitativi sui prestiti bancari.

  6. I rialzi e ribassi di oggi

    Nella giornata odierna, il Ftse Mib ha visto Unicredit tra i principali titoli in rialzo, con un valore di 38,495 euro e un incremento dello 0,30%. Segue Mediobanca, che ha guadagnato lo 0,21%, portandosi a 14,16 euro, e Prysmian, in crescita dello 0,10% a 63,12 euro.

    Sul fronte dei ribassi, Stellantis ha registrato la flessione più marcata, chiudendo a 12,268 euro, in calo del 2,79%. Iveco Group segue con un ribasso dell'1,64% a 9,116 euro, mentre Telecom Italia perde l'1,36%, attestandosi a 0,2463 euro. Pirelli & C e Diasorin chiudono in negativo, rispettivamente con cali dell'1,12% e dell'1,07%, a 5,458 e 99,42 euro.

  7. Spread a 116 punti

    I rendimenti dei titoli governativi dell'Eurozona sul mercato secondario mostrano un'apertura stabile, riflettendosi anche sui differenziali. Il Btp decennale benchmark registra un rendimento del 3,52%, in leggero rialzo rispetto al 3,51% della chiusura di giovedì. Lo spread con il Bund tedesco di pari scadenza si attesta a 116 punti base, in calo di un punto rispetto alla serata precedente. Durante il 2024, il differenziale tra il titolo italiano e quello tedesco è sceso dai 168 punti di inizio anno ai 116 di fine dicembre, toccando un minimo sotto quota 106 a inizio mese.

  8. Apertura cauta per le borse

    Le principali borse europee aprono la giornata con variazioni contenute e un andamento incerto. A Londra, l'indice segna un lieve calo dello 0,02%, mentre Francoforte si mantiene sui livelli precedenti con un progresso dello 0,02%. A Parigi, il mercato evidenzia un'apertura debole con un ribasso dello 0,08%, mentre a Milano la seduta inizia praticamente invariata, con un calo dello 0,01%.

  9. Attenzione a Stellantis e UniCredit

    Unicredit sarebbe pronta, nelle prossime settimane, a formalizzare un'intesa con Prelios per la gestione dei non-performing loan (NPL). Secondo fonti vicine al dossier, i consulenti e i legali stanno ultimando i dettagli tecnici dell'accordo. Prelios, servicer milanese, subentrerebbe a Dovalue, il cui contratto è in scadenza nella seconda metà dell'anno. L'accordo riguarderebbe un portafoglio di crediti deteriorati dal valore stimato tra 800 milioni e un miliardo di euro.

    Stellantis ha registrato a dicembre un calo delle immatricolazioni del 18,1%, scendendo a una quota di mercato del 23,25% rispetto al 24,86% di novembre, secondo calcoli Reuters. Nell'intero 2024, il gruppo ha immatricolato 454.013 unità, pari a una quota del 29,15%. A livello nazionale, le immatricolazioni di auto in Italia sono state pari a 105.715 unità a dicembre, con un calo del 4,93% rispetto allo stesso mese del 2023, come riportato dal Ministero dei Trasporti.

  10. Apertura debole per oggi

    I futures delle borse europee segnalano una partenza in calo per venerdì, con gli investitori impegnati a ricalibrare i portafogli alla luce delle attuali incertezze politiche ed economiche.

    In ambito economico, l'attenzione degli investitori venerdì sarà rivolta ai dati sulla disoccupazione in Germania e Spagna, oltre agli aggiornamenti sull'inflazione in Turchia e Polonia.