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La Borsa del 14 febbraio, Milano chiude a +0,18% causa tonfo di Tim e Interpump
Il presidente Usa, Donald Trump, introduce dazi reciproci nei confronti degli alleati e dei rivali commerciali. Le nuove cifre Paese per Paese entro il 2 aprile
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Trump e Vance frenano gli investitori
Sul fronte macroeconomico, il posticipo delle tariffe Usa ad aprile lascia sperare gli investitori in una strategia di "minacciare per poi negoziare" da parte del nuovo presidente. Tuttavia, l'ottimismo è frenato dalla mancanza di dettagli sul piano di Trump per la pace in Ucraina. Il vicepresidente americano JD Vance, intervenuto alla Conferenza di Monaco, non ha fornito informazioni precise, concentrandosi invece su critiche all'Europa riguardo libertà di parola e immigrazione. Nuovi sviluppi potrebbero emergere dall'incontro tra l’inviato della Casa Bianca e il leader ucraino Volodymyr Zelenskiy.
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Milano positiva ma frenata da Tim e Interpump
Le Borse europee chiudono con andamenti contrastati, tra il sollievo per il rinvio dei "dazi reciproci" annunciati da Donald Trump e l'incertezza sulle trattative per la pace in Ucraina. Il Ftse Mib di Milano segna un +0,18%, mantenendosi sopra la parità, ma i forti cali di Interpump (-16,3%) e Tim (-7,59%) lo allontanano dal record dei 38mila punti raggiunto nel corso della giornata.
Sul mercato azionario, spiccano gli acquisti su Iveco (+2,84%) e Leonardo (+3,6%), con il settore della difesa in evidenza dopo l'invito degli Stati Uniti all'Europa a rafforzare le spese militari. Prosegue inoltre la stagione delle trimestrali: Unipol chiude in rialzo dello 0,66%, grazie a risultati sopra i target, anche se ridimensiona i guadagni nel finale. In netto ribasso Interpump, penalizzata dal deludente margine Ebitda e dalle previsioni per il 2025. Male anche Tim, appesantita dalle dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti sul golden power, che allontanano la possibilità di operazioni straordinarie nel breve termine.
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Milano passa avanti
Seduta senza slanci per Piazza Affari, con il Ftse Mib che mantiene comunque quota sopra la soglia psicologica dei 37.900 punti, segnando un +0,19% alle 12:10. A sostenere l’indice sono soprattutto Leonardo (+1,7%), Buzzi (+1,7%), Unicredit (+1,4%) e Stm (+1,2%).
Lo spread tra BTp e Bund si mantiene stabile a 107,9 punti base, mentre il Tesoro ha fissato le cedole minime garantite per il nuovo BTp Più a 8 anni al 2,8% per i primi quattro anni e al 3,6% per i successivi. Questo titolo, riservato ai piccoli risparmiatori, sarà in collocamento dal 17 al 21 febbraio, salvo chiusura anticipata, e introduce per la prima volta la possibilità di rimborso alla pari dopo quattro anni. Il rendimento del BTp decennale si mantiene stabile al 3,5%.
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Trump: “Gli alleati spesso si comportano peggio dei nemici”
Le borse europee aprono contrastate, con gli investitori che valutano le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sui dazi. Il tycoon ha affermato che, sul piano commerciale, gli alleati "spesso si comportano peggio dei nostri nemici" e ha criticato l’Unione Europea per il trattamento riservato agli Stati Uniti, lasciando presagire nuove tariffe punitive. Queste dichiarazioni hanno smorzato l’entusiasmo per le trattative di pace tra Stati Uniti e Russia sull'Ucraina, che nella seduta precedente avevano spinto gli indici europei su nuovi massimi.
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Spread a 107 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre stabile, attestandosi a 107 punti base, in linea con la chiusura della seduta precedente. Invariato anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ieri aveva segnato un calo grazie alle speculazioni su un possibile avvio dei negoziati per porre fine al conflitto russo-ucraino.
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Apre bene il comparto lusso
Sul Ftse Mib, Brunello Cucinelli guida i rialzi con un incremento dell'1,76%, portandosi a 133 euro. Seguono Moncler, in crescita dell'1,50% a 69,22 euro, e Saipem, che avanza dell'1,17% a 2,335 euro. Anche Unipol segna un progresso dell'1,10% a 13,78 euro, mentre Buzzi chiude la lista dei migliori con un rialzo dello 0,94% a 44,98 euro.
Sul versante opposto, Recordati registra la peggior performance della giornata con un calo dell'1,39% a 60,10 euro, seguita da Inwit, in ribasso dell'1,23% a 9,605 euro. Telecom Italia perde l'1,01% a 0,2946 euro, mentre Terna e Pirelli cedono rispettivamente lo 0,81% a 7,816 euro e lo 0,73% a 5,71 euro.
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Milano apre vicino alla parità
Le borse europee aprono la giornata con andamenti contrastanti. Francoforte avvia le contrattazioni in calo dello 0,38%, mentre Londra registra una lieve flessione dello 0,11%. Parigi si muove in territorio neutrale con un marginale +0,01%, segnalando un clima di incertezza. Anche Piazza Affari parte sui livelli della seduta precedente, con un ribasso dello 0,08%.
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Attenzione ai conti di Unipol
A Piazza Affari riflettori su Unipol, che ha chiuso il 2024 con un utile netto consolidato di 1,119 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,31 miliardi del 2023. La raccolta diretta assicurativa è cresciuta del 4,6% su base annua, raggiungendo i 15,6 miliardi, di cui 9,2 miliardi dal ramo danni e 6,4 miliardi dal comparto vita.
Intanto, secondo l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, Poste Italiane e la francese Iliad restano entrambe valide opzioni in un possibile scenario di consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni.
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Europa in ribasso
Le borse europee si avviano in ribasso (-0,36% il future sull’Eurostoxx50) dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'introduzione di dazi reciproci verso alleati e concorrenti commerciali. “Se ci impongono un dazio o una tassa, risponderemo con la stessa misura, è semplice”, ha dichiarato Trump dalla Casa Bianca, sottolineando che, in ambito commerciale, gli alleati “spesso si comportano peggio dei nostri avversari”.